Ingratissimo 2004

Ingratissimo 2004 BUONGIORNO di Massimo Gramelllnl Ingratissimo 2004 ■to^NCHE 0 lettore più disincanRbS^ tato faticherà a rintracciare H^nella sua memoria un episodio ^cli ingratitudine cosmica che possa contendere il primato della grettezza a quello andato in scena il sabato di Ferragosto a Donoratico. lì un idiota professionale, buttatosi in acqua nonostante i cavalloni, è stato tratto in salvo a prezzo della vita da un senegalese di 27 anni. Ma dopo una sosta ritemprante sul bagnasciuga, si è dileguato senza dire grazie a nessuno né manifestare il minimo interesse per la sorte tragica del suo angelo custode. Un evaso? Un clandestino? Un membro del Ku Klux Klan che soffre d'allergia al solo pensiero di essere ancora vivo grazie al gesto coraggioso di un nero? O semplicemente un tirchio, paralizzato dal terrore di dover mantenere la famiglia del suo salvatore, che lascia moglie e bimba di dieci mesi? Si sono avanzate le ipotesi più orribili, nel timore di formulare la più banale. Che il miracolato non stia minimamente pensando al sacrificio dell'altro, perché troppo occupato a dibattersi nei propri sensi di colpa o a tentare di rimuovere l'accaduto. In entrambi i casi, mettendo il proprio ego al centro dell'universo. Una scelta specularmente opposta a quella compiuta dal giovane senegalese, quando ha deciso di tuffarsi in acqua per salvarlo. L'ingrato di Donoratico non è un mostro, ma la versione esasperata e caricaturale di un modo di abitare la vita piuttosto comune. Talmente diffuso che i pochi che se ne discostano, anche solo per un attimo, li chiamiamo eroi.