«A Nassiriya il rischio è alto ma gli italiani sono preparati» di E. St.
«A Nassiriya il rischio è alto ma gli italiani sono preparati» «A Nassiriya il rischio è alto ma gli italiani sono preparati» NASSIRIYA Il rischio per i militari italiani a Nassiriya è «molto alto» perché la situazione è «instabile» visto anche quello che succede nella città santa sciita di Najaf, ma «il nostro contingente è pronto ad affrontare le minacce come ha fatto nei giorni scorsi». Lo ha detto il generale Corrado Dalzini, comandante della task force italiana in Iraq. Dopo gli scontri di giovedì e venerdì con i miliziani di Al Sadr, ha spiegato il generale, «in accordo con le richieste del governatore della provincia di Dhi Qar, abbiamo deciso di mantenere un profilo più basso, con una presenza più discreta in città, ma - ha sottolineato - i punti fondamentali di controllo di Nassiriya sono accessibili anche ai nostri militari e l'attività di distribuzione di aiuti umanitari prosegue; solo, si evita di passare per il centro della città. «Monitoriamo quello che accade, lasciando spazio alle forze dell'ordine irachene - ha precisato - senza urtare la suscettibilità delle autorità locali e il loro giusto desiderio di autonomia e eh pienezza dei poteri». A pochi giorni dall'assunzione del suo nuovo incarico, il capo di Stato maggiore dellAeronautica, il generale Leonardo Tricarico, ha raggiunto ieri i militari del Sesto Reparto Operativo Autonomo (Roa) a Nassiriya per portare il saluto di tutta l'Aeronautica al personale impegnato in Iraq nella missione ((Antica Babilonia». Atterrato nella serata di venerdì all'aeroporto di Tallii, il generale Tricarico è stato accolto dal comandante Dalzini e dal Colonnello Stefano Mariotti, comandante del sesto Reparto Operativo Autonomo. Il capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica ha avuto parole di compiacimento e di incoraggiamento verso i militari: «Voi rappresentate uno dei due pilastri dell' Aeronautica nella lotta contro il terrorismo - ha detto - e la vostra attività è un contributo significativo per la stabilizzazione dell'area. Il secondo pilastro è quello della difesa dello spazio aereo nazionale». Durante la visita sono state celebrate le 3 mila ore di volo degh elicotteri del Sesto Roa. Dall'inizio della missione sono state 2.500 le missioni per contribuire al ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziah della provincia di Dhi Qar. Molte le missioni di evacuazione medica e trasporto feriti, di trasporto aereo tattico di contingenti militari, di ricognizione diurna e notturna delle linee elettriche e degli oleodotti con gli elicotteri schierati a Tallii. [e. st.]
Persone citate: Corrado Dalzini, Dalzini, Leonardo Tricarico, Sadr, Stefano Mariotti, Tricarico
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