Freeway non-luogo di libertà di Fabrizio Rondolino

Freeway non-luogo di libertà « SUNSET BOULEVARD * Freeway non-luogo di libertà Fabrizio Rondolino SEBBENE/reeway letteralmente significhi (autolstrada gratuita, e niente più, è difficile non cogliere il riverbero dell'altro, fondamentale significato di /ree: libero. La strada, eternata in innumerevoli libri, film e canzoni, è senz'altro un'icona americana. E il concetto di libertà sembra indissolubile dalla realtà della strada, che è infatti un non-luogo, ma è un non-luogo esteso, virtualmente infinito, colmo di possibilità, e insomma libero. Non è esatto dire che le freeways di Los Angeles attraversano e lacerano la città, destrutturandola e disintegrandola, come potrebbe sembrare ad un primo sguardo europeo (nessuno di noi, in effetti, ha mai visto quattro autostrade a dieci corsie intrecciarsi intomo ad un centro urbano, come appunto accade a Downtown LA.). Bisogna invece pensare la griglia delle freeways come se fosse la rete di una metropolitana - dalla città le autostrade sono pressoché invisibili, e dalle autostrade non si vede quasi mai la città: proprio come accade con il metro -, le uscite come altrettante stazioni, e la città nel suo insieme come una sorta di confederazione che raccoghe quartieri residenziali, aree industriali, località balneari e così via, nonché vere e proprie città del tutto autonome tra loro. È vero: non è semphee orientarsi, e non è semphee neppure entrare o uscire da una freeway. II rigoroso limite di velocità (65 miglia, meno di cento chilometri l'ora) non è soltanto il massimo consentito: è anche il minimo praticato. Tutti vanno alla stessa velocità, e imboccare una freeway è più o meno come saltare su un tapis roulant in corsa. A complicare le cose, le corsie per ogni senso di marcia oscillano fra le quattro e le sei, e siccome si può superare tanto a sinistra quanto a destra, ne consegue che ci si trova letteralmente circondati da automobili in movimento - fino a che, inspiegabilmente (almeno per il profano), tutto si ferma ne grande ingorgo quotidiano. Che c'entra la libertà con tutto questo? Poco - oppure molto, perché la libertà somigUa più ad una possibilità inesauribile che ad un cammino preordinato.

Luoghi citati: Los Angeles