Come Grisham, ma con i tacchi a spillo
Come Grisham, ma con i tacchi a spillo E' UN BEST-S^LEB IL NUOViQ IEQALTHRILL6B PI LISA SCOTTOLINE. STORIA pi ITALIANi INTERNATI IN UN LA^ER D'AMERICA DURANTE L'ULTIMA GUERRA: Come Grisham, ma con i tacchi a spillo Fabio Sindici NEW YORK Ty OSATO e associati disse «IvMary Di Nunzio nel ricevitore. Dall'altra parte del filo c'era "Premestrual Tom", un tipo che voleva fare causa al Dipartimento di polizia di Filadelfia, al Congresso degli Stati Uniti e a una produzione di meloni locali. Era tutto il giorno che chiamava l'ufficio e a Mary faceva un po' pena». Inizia con la telefonata di uno scocciatore fuori orario in uno studio legale sommerso dalle risme di carta, Killer smile (Sorriso assassino), legai thriller di Lisa Scottoline, che sta scalando in questi giorni la classifica dei best-seller del JVew York Times. Dopo poche righe, il «premestruale Tom» si rivela un importuno meno inno¬ cuo di quello che sembrava; il caso al quale la giovane Di Nunzio sta lavorando deraglia dai binari della routine; e il libro di Lisa Scottoline sguscia via dai confini della letteratura gialla per sfociare nell'autobiografìa e nell'inchiesta storica. Il romanzo non è il solito best-seller ben costruito. E sta facendo sensazione negli Usa, perché alla trama del thriller s'intreccia una vicenda dissepolta di fresco dalla memoria della democrazia americana: l'internamento forzato di migliaia di cittadini italo-americani durante la seconda guerra mondiale. Lisa Scottoline, nonni nati ad Ascoli Piceno e una carriera interrotta di «litigator» in un prestigioco studio d'avvocati di Filadelfia, è al suo undicesimo libro. Tutti tradotti in Italia da Sperling fr Kupfer. Ha conqui¬ stato una posizione stabile nelle classifiche dei libri più venduti grazie alla febee invenzione della «Rosato e associati», uno studio di avvocati tutto femminile, coinvolto in casi a volte complicati, a volte truculenti. E' considerata la faccia in rosa di Grisham. L'altra metà del cielo del thriller legale, uno spazio editoriale pieno di succosi diritti d'autore. Nel precedente libro della serie. Dead Ringer, altro bestseller, Benedetta Rosato, la titolare dello studio, ha come nemica feroce la sua stessa gemella. Con Sorrìso assassino, Scottoline osa un racconto più complesso, partendo dalla sua vita personale. Due anni fa, il padre rivelò alla scrittrice che nel 1942 la loro casa era stata perquisita senza preavviso da agenti federali. L'unica ragio¬ ne: le origini italiano. I suoi nonni, immigrati dall'Abruzzo a Filadelfia trent'anni prima, vennero dichiarati «enemy aliens», stranieri nemici. In realtà, nemici in patria. Per Lisa fu uno shock. I coniugi Scottohne non furono soli: 700 mila italoamericani vennero rubricati come nemici potenziali all'entrata in guerra degli Usa, diecimila furono internati in campi speciali o costretti a prendere un nuovo domicilio lontano dalle coste. La sorte degli italiani ricorda quella dei 100 mila cittadini nippo-americani segregati in un campo californiano raccontata nel film di Alan Parker Benvenuti in Paradiso. Ma è meno conosciuta. Negli ultimi dieci anni, le violazioni dei diritti dei «nemici italiani» hanno parò prodotto molta carta e molta ricerca, dai libri degb accademici Lawrence Di Stasi e Rose Schermi ai siti Internet che rintracciano i destini degli ex-internati e delle loro famiglie. Killer smile è il primo libro in forma di fiction che affronta questo episodio «sensibile» della storia americana. Le rivelazioni del padre hanno portato la scrittrice fino a un campo d'internamento in Montana oggi trasformato in museo. Nel romanzo, l'awocato-detective Mary Di Nunzio scava nella vita di Amedeo Brandolini, suicida in un campo simile. Quando cominciano le minacce e gli omicidi, si scopre che la storia non è ancora passata. Per chiarire il concetto, la scrittrice ha messo online sul suo sito Internet le immagini dei documenti che registravano i suoi nonni come «enemy aliens», mentre il figlio, cioè il padre di Lisa, si arruolava nella U. S. Air Force. Le foto, ingiallite dal tempo, stringono ancora alla gola. Lisa Scottoline
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