«C'è paura bombe ma non e cambiato lo stile di vita italiano»

«C'è paura bombe ma non e cambiato lo stile di vita italiano» UN SONDAGGIO SUGLI EFFETTI DELL'ALLARME TERRORISMO «C'è paura bombe ma non e cambiato lo stile di vita italiano» intervista Jacopo lacoboni ALL'INDOMANI deb'11 settembre venne fuori che gb americani facevano di più l'amore, c'era da sublimare la paura di massa seguita al crollo di World Trade Center. Ecco: a noi italiani non succede nuba di simile, ora che minacciano direttamente anche noL Si, riteniamo l'attacco probabile ma non ne abbiamo davvero paura, e non cambiamo vita, abitudini, arte di amare. La maggioranza di noi, il 56 per cento, teme un attentato terroristico entro quindici giorni dab'ultunatum di Al Qaeda ab'Itaba. Eppure non ne è effettivamente preoccupata, almeno se osserviamo gb stib di vita: che non sembrano mutati in questo agosto 2004 rispetto abo stesso periodo deb'anno scorso. Piepoli, quali sono i dati delTultimo sondaggio? «Trenta miboni di italiani su cinquanta ritengono probabile un attacco terroristico, cioè ritengono che la minaccia di Al Qaeda corrisponda a un rischio reale. In percentuale, il 56 per cento degb intervistati ritiene probabile che accada da noi quello che è già accaduto in Spagna, con le bombe ad Atocha. Il 36 per cento non lo ritiene probabile, e l'otto per cento se ne disinteressa o non ha un'opinione». Il punto è: questa alta percezione del pericolo ha modificato i nostri stili di vita? «Ecco, è uno dei risultati singolari della ricerca. La gente ritiene probabile un attacco, ma non è poi effettivamente preoccupata. Gb italiani continuano a prendere il metrò e gli aerei; a fare la spesa nei granai supermercati, ce lo dicono per esempio i panel di catene come la Rinascente; viaggiano in treno come l'anno scorso, anzi, in questo agosto lo fanno leggermente di più che neb'agosto del 2003. Lo sappiamo con precisione millimetrica perché alcuni grandi dienti del nostro Istituto sono soggetti istituzionali, per esempio Trenitalia, che dispongono di questo genere di informazioni in tempo reale». Numeri come questi indicano che la psicologia dell'italiano medio è ancora distante dalla sindrome undici settembre, o che siamo un popolo di inguaribili supemciab, caschi u mondo ma noi ce ne stiamo in vacanza e non ci angosciate con Al Qaeda? «Di certo in vacanza gb indici di preoccupazione tendono a diminuire, e questo clima influisce sulla nostra più recente rilevazione. Ma c'è un'altra considerazione da fare: gb stib di vita di solilo mutano dopo gb attacchi, non prima. L'esempio classico in statistica è il caso Leningrado: nel '41 gb abitanti della città furono avvertiti dal governo centrale di Mosca che la città sarebbe stata 'segata' dab'Unione Sovietica. Ciononostante, i suoi abitanti rimasero b senza fuggire: il che costò loro quasi un mibone e mezzo di morti». . Il campione che avete intervistato come è diviso: donne, uomini, giovani, vecchi.. «Sono più le donne degb uomini a Eercepire l'attentato come probaile: il differenziale tra i due sessi è del dieci per cento, 62 per cento le femmine, 52 i maschi. La spiegazione potrebbe essere che, tradizionalmente, in questo genere di interviste la risposta del pubbbco femminile è influenzata anche da fattori emotivi». I giovani vedono il perìcolo più dei vecchi. «Diciamo che neba fascia tra i diciotto e i 54 anni, più del 60 per cento degli itabani ritiene l'attacco credibile; in queUa oltre i 54 anni, la percentuale scende quasi alla metà degb itabani». Cosa chiedono questi italiani al governo per sentirsi più tutelati? «In materia di sicurezza la prima richiesta ab'esecutivo è sempre la stessa: aumentare i controlli, soprattutto nei luoghi di transito. e soprattutto verso i cittadini extracomunitari». I nostri vicini europei la pensano come noi? «In Inghilterra abbiamo numeri assolutamente paragonabili, una percentuale che oscula intomo al 60 per cento dei cittadini ritiene possibile un attentato. La situazione è diversa in Francia, dove l'attacco non viene considerato all'ordine del giorno dalla maggioranza deba popolazione. Quanto alla Spagna, anche b la percentuale s'è molto abbassata: ma perché l'attacco c'è già stato, e la scelta del governo Zapatero, ritirare le truppe dab'Iraq, ha certo influito sulla percezione dell'opinione pubbbca». Ecco, dopo gli ultimi proclami minatori della rete di Bin Laden gli italiani ritengono che le nostre truppe devono rimanere in Iraq? «C'è im dato curioso che risponde a questa domanda. Diciamo che la popolazione si divide sostanzialmente a metà tra favorevob e contrari al rientro dei soldati da Nassiriya. Ma con un particolare significativo: se ci fosse davvero un attacco all'Italia, l'opinione pubbbca si inigidirebhe, e la maggioranza degb italiani scegbereBoe di restare, più propensa di prima a combattere». La maggioranza è convinta che la minaccia di attentati sia reale e incombente ma continua a comportarsi come prima METODOLOGIA IhondaMio qui pr««itato è stato eseguito il 2 atjosto secondo le seguenti modaiftà; D Bile comm'rtteirte; la Stampa . Dlstiluto esecutore; Istituto Piepoli D Campione: rappresentativo (iella popolazione italiana per sesso, età, titolo di stwfio, gran* ripartbiom geografica ampiezza centri D Numero interviste valide effettuate: m DM«}0«to4lfeténrfsta.'telefonico CA.T.!. (computer asslsttd tetephone imervicwlng) O Codice etico di riferimento; Esomar (EiaBpìean Scdrtyfor Opinion aiid Maketww Research) D Numeri di risposto valide; 82Vo La ricerca è stata inviata al sito della Presidenza del Consiglio www^»m.it ' QUAL E' LA DIFFERENZA TRA UOMINI E DONNE NELLA PERCEZIONE DELLA PROBABILITÀ' DELL'ATTENTATO? RITIENE PROBABILE L'ATTENTATO ^k It m della popolazione tra i 18 e 54 anni wmtamv^a^m/K QUANTO E' PROBABILE CHE L'ULTIMATUM DI AL QAEDA CORRISPONDA AL VERO? Si disinteressa o non ha un'opinione Molto o abbastanza probabile IL s Oy m della popolazione oltre i 54 anni QUAL E' LA CATEGORIA PROFESSIONALE PIÙ' PREOCCUPATA DA UN EVENTUALE ATTACCO? I commercianti con il 0; ' UOMINI DONNE 0 sono 20 punti oltre ia media nazionale Controlli di polizia su un passeggero all'aeroporto di Fiumicino

Persone citate: Bin Laden, Donne, Piepoli, Zapatero

Luoghi citati: Atocha, Francia, Inghilterra, Iraq, Italia, Leningrado, Mosca, Spagna