«Bin Laden sta sostituendo i leader catturati» di Paolo Mastrolilli

«Bin Laden sta sostituendo i leader catturati» NUOVE LEVE PRONTE A PORTARE AVANTI I PIANI Dl ATTENTATI DOPO LA RAFFICA Dl ARRESTI IN PAKISTAN «Bin Laden sta sostituendo i leader catturati» L'America teme il «grande colpo» per le elezioni presidenziali di novembre Paolo Mastrolilli NEW YORK Al Qaeda aveva preso di mira gli alberghi e i casinò di Las Vegas, ma le autorità locali non avevano voluto sentire gli avvertimenti delTFbi perché la paura avrebbe paralizzato gli affari nella città del gioco d'azzardo. C'è anche questo nella serie degli allarmi che l'America sta ricevendo, mentre da una parte gli interrogatori dei terroristi catturati in Pakistan rivelano l'esistenza di una nuova rete organizzata per colpire in tutto il mondo, e dall'altra i dubbi sulla politicizzazione della minaccia favoriscono lo scetticismo tra la gente. La storia di Las Vegas è sorprendente. Nel 2002 gli investigatori avevano scoperto dei video in Spagna, durante i blitz compiuti nei covi di alcuni membri di Al Qaeda. Le immagini mostravano le strade della città del Nevada, e non si trattava di filmini turistici ripresi per i parenti a casa. Quasi nello stesso periodo, durante l'incursione per smantellare una cellula terroristica a Detroit, la polizia aveva trovato altri video di Las Vegas che riprendevano con precisione i tre alberghi MGM Grand, Excalibur, e New York New York. L'Fbi sapeva da tempo che la «città del vizio» era nel mirino degh uomini di Osama bin Laden, perché lo stesso capo dei dirottatori dell'I 1 settembre, Mohamed Atta, l'aveva visitata per un sopralluogo con alcuni complici. Quindi aveva chiamato le autorità locali e i responsabili dei grandi hotel e casinò per avvertirli del pericolo. Aveva offerto di mostrare i video sequestrati, per dare un'idea più precisa del rischio, ma solo due poliziorri si erano presentati alla proiezione. Secondo l'ex procuratore federale Richard Convertino, gli altri avevano rifiutato l'invito per tre ragioni molto prosaiche: se avessero visto quelle immagini avrebbero dovuto lanciare l'allarme, potenziare le misure di sicurezza, e pagare i danni in caso di attentati, perché toccava a loro impedirli dopo aver saputo della minaccia. Ogni giorno a Las Vegas passano di mano milioni di dollari, con il gioco d'azzardo e non solo, e le autorità locali pensarono che un avvertimento su possibili attacchi terroristici non sarebbe stata la mighore pubblicità per il business locale. H sindaco Oscar Goodman e i portavoce dei grandi alberghi hanno smentito di essere stati infonnati, ma l'inchiesta ancora aperta per l'incursione di Detroit potrebbe aiutare i magistrati a chiarire la verità. Notizie del genere si mescolano agli allarmi di portata globale, come quello lanciato ieri dalle brigate Abu Hafs al-Masri contro l'Itaha. Le autorità pakistane ieri hanno detto che la cattura di Mohammed Naeem Noor Khan, l'esperto di computer arrestato il 13 luglio scorso a Labore, ha permesso di smantellare un complotto per colpire gli Stati Uniti prima deUe elezioni di novembre che passava dal Medio Oriente a Londra, prima di raggiungere l'America. Infatti i complici di Khan, cioè il tanzaniano AhmedKhalfan Ghailani preso in Pakistan, e Abu Elsa Al Hindi, catturato nella retata in Gran Bretagna, avevano ricevuto ordini da Bin Laden per colpire. Obbedivano a un piano comune, il cui obiettivo era organizzare attentati negli Stati Uniti e in Inghilterra. Da qui sono nati gli allarmi più recenti lanciati a Washington che erano basati in parte su notizie vecchie di tre o quattro anni, ma anche su aggiornamenti recenti fino al gennaio scorso. I pakistani, però, sono risentiti con gh americani, perché rivelan- do il nome di Khan hanno fatto saltare un'operazione in corso per catturare altri comphei. L'esperto di computer aveva cominciato a collaborare, prendendo contatti con altri terroristi e inviando messaggi di e-mail per localizzarli. Così, ad esempio, si era arrivati a Ghailani e Al Hindi. Washington, però, aveva bisogno di dare dei particolari ai media per difendersi dalle accuse di politicizzare gh allarmi. Cosi ha passato il nome di Khan, provocando la fuga immediata di tutti i sospettati su cui Islamabad stava cercando di mettere le mani. Un errore grave, secondo il New York Times, perché Al Qaeda sta rimpiazzando i leader catturati con nuove leve, che forse potevano essere prese. Gh agenti federali, invece, hanno fatto un arresto preoccupante in North Carolina. Il 20 giugno scorso hanno fermato Kamran Akhtar, un cittadino di origini pakistane entrato illegalmente negli Usa. Akhtar stava riprendendo immagini dei grattacieli di Charlotte: ha raccontato che erano filmini da mostrare ai parenti, ma è finito in prigione. L'accusa, per ora, è aver violato le leggi sull'immigrazione. LA SICUREZZA m CIFRE Mezzi militari, di cui Navi so tteoD J& rinn Mezzi di terra 4KA. hi HI per sorvegliare PIPt UUU ronfini-Spii Aerei Militari (fra poliziotti, soldati e vigili del fuoco> per presidiare il Paese Miliardi di euro spesi per la sicurezza Fra telecamere e sensori elettrònici sistemati nelle strade ; Ve nelle piazze tir-Atene,' nella metropolitana, in aeroporti, nelle stazioni degli autobus Uomini delle forze speciali statunitensi pronti a intervenire in occorrenza di una crisi Dirigibile lungo 60 metri e dotato di sistemi elettronici e telecamere che trasmettono dati e immagini alla centrale operativa di controllo allestita al ministero degli Interni I nuovi siti internet allestiti per l'evento e sottoposti a un servizio di vigilanza coordinato da un'azienda italiana Agenti in borghese disseminati nelle zone più frequentate, nei ritrovi esc usivi, sulle spiagge di Glyfada, pronti a raccogliere e riferire indizi e soffiate Uomini della guardia costiera ed esperti sommozzatori per sorvegliare le acque del porto e (e coste di Atene Navi della Nato posizionate nell'Egeo e nello Jonio Paesi (Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, Australia, Spagna e Israele) fanno parte del gruppo che ha il compito di svolgere lavoro di intelligence a sostegno, fornendo informazioni utili al servizio segreto greco me Di missili difensivi Patriot pronti a essere lanciati in caso di attacco dal cielo