«Nonna» Martina, l'inossidabile

«Nonna» Martina, l'inossidabile LA TENNISTA NAVRATILOVA, 47 ANNI, IN CAMPO PER LA SUA PRIMAOLIMPIADE «Nonna» Martina, l'inossidabile Cario Coscia QUANDO Martina Navratilova nel marzo del 1974,30 anni fa, vinse il primo dei suoi 167 tornei in singolare, un record che nessuno, donna o uomo, ha mai battuto e mai batterà, Richard Williams, il padre di Venus e Serena, le pantere nere che hanno quasi concluso la loro folgorante e luminosa carriera, era ancora ben lontano persino col pensiero da architettare il suo diabolico piano, vale a dire sposarsi con una donna robusta e capace di dargli due figlie che lui, il padre padrone, avrebbe poi plasmato giorno dopo giorno per condurle alla ricchezza e alla gloria. E Martina Hingis, che deve il suo nome alla sconfinata ammirazione della madre Melania per la campionessa di Praga, diventata poi americana nel 1981, non era ancora nata. Adesso, sfinita da stress di ogni tipo, ha già attaccato la racchetta al chiodo. Le avversarie di Martina Navratilova, mancina dal tocco meraviglioso, si chiamavano Chris Evert ed Evenne Goolagong, Andrea Jaeger, stelle quasi spente per la lontananza del ricordo, cartoline ingiallite, foto sbiadite dal tempo. Ejppvire lei, la grande Martina, la più grande di tutte, sul campo da tennis e anche nella vita mai piegata dal conformismo delle regole, e ancora lì, con la sua magica racchetta in mano, a deliziare ì suoi fan e a mostrare che non bisogna privare il mondo delle virtù che la natura ha voluto darle in dono. All'età di 47 suonati, essendo nata a Fraga il 18 ottobre 1956, Martina Navratilova prenderò parte alla prima Olimpiade della sua vita. Sarò la nonna esordiente dei Giochi, ma una nonna che può vantare, oltre ai 167 tornei vinti in singolare, i 174 conquistati in doppio, i 9 trionfi in singolare e i 20 in totale sull'erba sacra di Wimbledon, dove poco più di un mese fa ha battuto il suo ennesimo record: superando il primo turno è diventata la giocatrice più anziana a vincere negli ultimi 82 anni. Martina ha giocato sempre a rete e vissuto spesso sulle righe. Omosessuale dichiarata, portavoce dei diritti delle colleghe, presidente di oiganizzazioni di beneficenza, un personaggio che ha superato i confini spesso troppo rigidi dello sport. Si è ritirata più volte, per quatti o anni dal 1997 al 2000, e di recente, toccata duramente da guai fisici. Poi nel maggio scorso, in coppia con lisa Raymond, ha vinto il torneo di Vienna, a 30 anni esatti dal suo primo successo. Un fenomeno. La convocazione nella squadra olimpica insieme alle sorelle Williams, Jennifer Capriati, Chanda Rubin e lisa Raymond non è im omaggio alla carriera, uno di quei gesti un po' retorici che di solito accompagnano il tramonto di un grande campione. Nonna Martina, in verità, scenderà in campo ad Atene per vìncere il doppio, per baciare l'oro olimpico, non per commuovere 0 mondo con l'ultima volée. Trent'anni fa nel marzo 1974 Martina Navratilova vinse il primo dei suoi 167 tornei di singolare

Luoghi citati: Atene, Praga, Vienna