Parmalat anche Deutsche Bank nel mirino di Bondi

Parmalat anche Deutsche Bank nel mirino di Bondi L'ISTITUTO TEDESCO NON COMMENTA. STREGLIO IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA Parmalat anche Deutsche Bank nel mirino di Bondi Revocatoria del commissario straordinario che punta a recuperare 17 milioni di euro MILANO Continua il pressing di Enrico fiondi sulle banche che a suo giudizio hanno accompagnato Parmalat verso il baratro. Assicurando i propri investimenti, o rientrando per quanto possibile di essi, in maniera non del tutto ortodossa secondo il giudizio del nuovo management di Collecchio e della magistratura. Così, dopo Ubs, ieri è toccato a Deutsche Bank essere oggetto di un'azione revocatoria avanzata dal commissario straordiiiario del gruppo di Collecchio dinanzi al tribunale di Parma. La richiesta presentata da fiondi riguarda 17 milioni di euro. Denaro che fa riferimento in particolare ad un'operazione effettuata nel dicembre 2003 per effetto della quale l'istituto di credito tedesco è rientrato per quell'ammontare di alcune esposizioni con l'azienda. Una richiesta pesante, quella del commissario, non tanto sul piano economico, si apprende da fonti vicine al tribunale, quanto su quello etico e giuridico. Infatti, si fa riferimento ad un'operazione condotta nei giorni immediatamen¬ te precedenti il crac: un'azione che nessun altro istituto di credito esposto con Collecchio ha fatto, e che secondo le accuse mosse dagli inquirenti rende evidente il fatto che Deutsche Bank sapeva quanto stava accadendo. Una condotta che per gli inquirenti, così come per fiondi che ora agisce sul piano civile, dimostrerebbe la bancarotta fraudolenta operata. Da parte sua, l'istituto di credito tedesco ha opposto un «no comment». Fonti ufficiali della banca guidata da Josef Ackermann, interpellate dall'Ansa, ieri hanno spiegato che «per ora l'istituto non commenta» e si riservano di intervenire in seguito. La banca, probabilmente, attende di avere in mano anche la richiesta di risarcimento danni che fiondi è i suoi stanno predisponendo. Una richiesta che certo sarà ben superiore all'entità della (Èra chiesta indietro nell'azione revocatoria. È infatti di 1,5 miliardi di euro complessivi l'ammontare dei risarcimenti che verranno richiesti agli istituti di credito che hanno avuto a che fare con Collecchio nel solo 2003. Va ricordato che in una relazione inviata al tribunale, fiondi cita in particolare come istituti che hanno assistito Parmalat nel 2003 ITJbs, cui ha chiesto in sede revocatoria 290 milioni, la stessa Deutsche Bank oggetto dell'azione di ieri, Credit Smsse First fioston e Morgan Stanley. La richiesta di risarcimento, invece, è già stata fatta da giorni nei confronti dell'americana Citigroup, verso cui Collecchio ha avanzato una richiesta risarcitoria boom, quasi 10 miliardi di dollari. Una forte richiesta risarcitoria sarà presto avanzata, secondo quanto ci si aspetta, anche nei confronti di Bank Of America, l'istituto di credito che negli ultimi anni è stato forse più vicino all'azienda. Poi, sarà anche la volta delle banche itahane. Intanto, il nuovo management di Collecchio prosegue nel!' azione di risanamento: ieri il tribunale di Parma ha accolto la richiesta di stato di insolvenza della controllata Streglio ammessa dal 30 luglio alla procedura di amministrazione straordinaria. (r. e. 8.1 RATING FIAT L'agenzia di valutazione' internazionale Standard Se Pooi's ha confermato il rating per il gruppo Fiat, ma ha ridotto l'outlook, che passa cosi da stabile a negativo. La decisione è stata assunta per sulla base del rinvio al 2006 del pareggio previsto per Fiat Auto e dei possibili rischi di rifinanziamento che il gruppo nei prossimi 12 mesi. L'agenzia di rating, in una nota, ha comunque confermato la valutazione a «BB-» per il lungo termine e «B» per il breve termine. Una decisione, questa, determinata invece dal riconoscimento del fatto che «i risultati della prima metà del 2004 hanno evidenziato un sensibile miglioramento».

Persone citate: Bondi, Josef Ackermann, Morgan Stanley, Streglio

Luoghi citati: Collecchio, Milano, Parma