L'Enac alle compagnie «Aumentate i prezzi al livello di Alitalia»

L'Enac alle compagnie «Aumentate i prezzi al livello di Alitalia» PROTESTANO I CONSUMATORI: COSÌ NON SI FA L'INTERESSE DEI CLIENTI L'Enac alle compagnie «Aumentate i prezzi al livello di Alitalia» I richiamo vale per le rotte intercontinentali in nome di intese bilaterali Lufthansa si adegua, British Airways dice di no e si appella a Bruxelles Luigi Grassia Nei cieli italiani è scoppiata la guerra delle tariffe. L'Ente nazionale per l'aviazione civile si è mosso per fare aumentare i loro biglietti, su certe rotte intercontinentali, a ben 40 compagnie aeree, in modo da allinearne i prezzi con quelli di Alitalia; la British Airways ha protestato presso la Commissione europea mentre altri vettori si sono adeguati di buon grado. Sercondo l'Enac tutto è stato fatto secondo le norme; «intervento doveroso», precisa un comunicato, e con 1 imprimatur di Bruxelles. Ma sindacalisti e associazioni di consumatori protestano. Il segretario generale della Fit Cisl di Milano, Dario Balotta, dice che l'iniziativa dell'Enee «è volta a scoraggiare i clienti e vessatoria verso la concorrenza», mentre per l'Intesa dei consumatori la richiesta «ha un vago sapore di protezionismo, esorbita dai poteri dell'Ente e lede i princìpi di concorrenza». In dettaglio, l'Enac ha ingiunto alle compagnie di alzare i prezzi dei loro biglietti su voli come il Roma-New York, che British Airways e Lufthansa vendono con scalo, rispettivamente, a Londra e Francoforte a un prezzo più basso di quello chiesto da Alitalia per il volo diretto. Di fatto, il contenzioso dell'Enee è solo con British e Lufthansa mentre alle altre decine di compagine la lettera di richiamo è stata inviata pro-forma. L'Enac ordina di eliminare entro questo tipo di tariffe minacciando altrimenti «conseguenze immediate». Mentre Lufthansa «sta trattando», la Ba si rifiuta, spalleggiata dal governo di Londra secondo cui «si deve permettere alla British di continuare a offrire le tariffe che vuole». Ieri l'Ente nazionale per l'aviazione civile osservava che «la Commissione Uè ha già respinto un ricorso presentato dalla Ba nei mesi scorsi». Una nota spiega che «l'Enac ha avviato una serie di controlli tariffari» sulle aviolinee che trasporta¬ no passeggeri tra due Paesi diversi rispetto alla propria nazionalità. Questo perché «talune autorità delle aviazioni civili europee avevano imposto ad Alitalia di rimuovere alcune tariffe per destinazioni extraeuropee che risultavano inferiori» (in gergo «sottotaghavano») a quelle delle compagnie aeree che operano tra Paese estero e il proprio Paese. In parole povere Alitalia offriva qualche tempo fa tariffe più basse sulle rotte con partenza da Gran Bretagna e Germania; le autorità per l'aviazione civile di Londra e Berlino hanno chiesto di non farlo più in nome degli accordi fra compagnie e Alitalia si è adeguata; per reciprocità, adesso l'Enac chiede che British e Lufthansa facciano lo stesso con i loro voli in partenza dall'Italia. Nello scambio di battute trilaterale Londra-Roma-Bruxelles, la Commissione europea sottolinea che la tematica «è materia bilaterale» e che «la base legale per intervenire non è molto forte». I voli intercontinentali. spiegano a Bruxelles, non sono soggetti alla legislazione comunitaria: esiste solo il regolamento del '92 che liberalizza le tariffe aeree dei voli all'interno dell'Europa, mentre i voli intercontinentali ricadono sotto le regole degli accordi bilaterali. Il commissario Uè ai Trasporti, Loyola de Palacio, «ritiene ad ogni modo che le pratiche di restrizioni dettate da tali accordi siano contrarie allo spirito del mercato intemo europeo». A questo scopo «a fine luglio ha mandato una lettera ai 25 Paesi membri» per conoscere il contenuto esatto degli accordi bilate¬ rali nel settore aereo, rinviando alle «prossime settimane» una risposta ufficiale. Tuttavia, un legame fra voli inter-Ue e intercontinentali esiste. Ogni volo intercontinentale indiretto comporta un «connection flight», per esempio quello fra Roma e Londra, o fra Milano e Londra, per prendere il volo verso New York. Ebbene, in questo volo inter-Ue dovrebbe vigere la libertà di prezzo, ma gh accordi bilaterali fra compagnie di bandiera sui voli a lungo raggio obbligano indirettamente a mantenere i prezzi di questi voli interni europei al di sopra di una certa soglia, violando lo spirito, e forse anche la lettera, delle norme sul mercato unico; di questo si avvantaggiano i concorrenti terzi e in particolare le compagnie «low cost» che volano sulle rotte interne europee. La British ne soffre la concorrenza in modo particolare, perché nelle isole britanniche operano alcuni dei vettori più aggressivi; facendo saltare gli accordi sui voli intercontinentali (con Alitalia ecc.) la Ba avrebbe mano libera per far guerra sulle tariffe nei voli di connessione alle low cost, forse il vero nemico da colpire. ^MILANO UALPEWSA TRE BIGLIETTI A CONFRONTO IL COSTO E' TUTTO COMPRESO - ANDATA 7/9 E RITORNO 14/9 ^MILANO MALPENSA BERGAMO O AL SERIO CQNRYANAIR CON BRITISH AIRWAYS i Bie.Ol euro iLONDRA HEATHROW 1 CON BRITISH AIRWAYS | aey.is euro S 378 JS euro EWYORK '/ifei"""^ 5 spiegazione non dichiarata del recente braedò di ferro fra le compagnie. Se volo da Milano a New York ho la comodità del vote diretto a 683,04 euro. Con British spendo meno (però ho uno scalo che allunga il viaggio): 615,81 euro. Il biglietto Heathrow-JFK costa solo 327,15 euro: se me lo procuro via Internet e arrivo a Londra con Ryanair spendo altri 51 euro,t devo anche muovermi da Stansted a Heathrow, ma c'è un buon margine (con molto più tempo e fatica). Gli attuali accordi fra grandi compagnie impediscono loro di fare concorrenza alle «low cost» sui voli europei di connessione delle rotte intercontinentali; se questi accordi saltassero la British {nell'esempio illustrato, ma a condizioni analoghe su altre rotte questo varrebbe anche per Alitalia, Lufthansa e le altre) potrebbe tagliare I prezzo dei «connection flight».

Persone citate: Dario Balotta, Luigi Grassia