Scommesse, alla sbarra 33 giocatori e dirigenti

Scommesse, alla sbarra 33 giocatori e dirigenti TREDICI SOCIETÀ' NEL MIRINO, LE UDIENZE DAL 18 AGOSTO IN LEGA A MILANO Scommesse, alla sbarra 33 giocatori e dirigenti Parte il nuovo maxi processo del calcio. La serie B slitta al 12 settembre ROMA L'aula di tribunale sarà il salone al quarto piano nella sede della Lega Calcio in via Rossellini a Milano, la data quella del prossimo 18 agosto quando le toghe del pallone apriranno ufficialmente il nuovo maxi-processo sul calcio scommesse. In tutto 33 giocatori e tesserati di 13 società alla sbarra: quindici deferiti per illecito sportivo, IO per omessa denuncia e 15 per violazione dei principi di lealtà e/o del divieto di scommesse. A far tremare i club coinvolti, Chievo, Siena e Sampdoria per la serie A, il Modena per la B, sono i capi di imputazione con i quah il procuratore federale, Emidio Frascione, ha deciso i deferimenti dopo aver esaminato ore di intercettazioni telefoniche e rilet¬ to centinaia di pagine di interrogatori da parte dei pm del pallone: le società coinvolte finiranno sul banco degh imputati dopo Ferragosto per responsabihtà oggettiva (diretta per il Modena). Per i loro tesserati l'accusa è quella di illecito sportivo, una violazione deUe norme di giustizia sportiva che, alla luce della gravità dell'eventuale coinvolgimento, prevede sanzioni dai punti di penalizzazione fino alla retrocessione di una categoria. La posizione più critica è quella del Modena con il presidente Romano Amadei, il direttore sportivo Doriano Tosi e il centrocampista Antonio Marasco deferiti per illecito per la partita Chievo-Modena del 2 maggio scorso. Già retrocesso sul campo, per il club emiliano la pena potrebbe essere quella di una partenza ad handicap nel prossimo campionato. A tremare sono anche Chievo e Siena, le società i cui tesserati più volte compaiono neUe intercettazioni telefoniche: per i veneti pesa il deferimento per illecito del direttore sportivo Giovanni Sartori, coinvolto, secondo il teorema dell'accusa, in un giro di telefonate concentrate proprio alla vigilia della sfida con i toscani, ma anche il processo per omessa denuncia che vedrà sfilare a Milano Luigi Del Neri, ex tecnico del Chievo e del Porto (per lui come per Papadopulo, ex allenatore del Siena, e Galeone, fino a pochi mesi fa alla guida deh'Ancona, il rischio è una squalifica dai sei agh otto mesi). Il Siena si chiude in difesa e si dichiara tranquillo. «La partita con il Chievo per la quale venia- mo accusati di illecito, fu una sfida vera», così il presidente Paolo De Luca, ma, intanto, per quella gara il procuratore federale della Figo ha deferito l'ex direttore sportivo toscano, Nelso Ricci e i dirigenti Stefano osti ed Enrico Zanchi. A rischiare, ma in una posizione più defilata rispetto a Chievo e Siena, c'è anche la Sampdoria finita a processo per responsabihtà oggettiva dopo le intercettazioni telefoniche che hanno visto coinvolto Stefano Bettarini (anche lui accusato di illecito e a rischio di una squalifica di tre anni) e il giocatore del Modena, Antonio Marasco che, secondo i pm dell'Ufficio Indagini, avrebbero cercato di combinare il risultato di Modena-Sampdoria finita 1-0 per gh emiliani. «Il deferimento è un atto dovuto in conseguenza del coinvolgi¬ mento di un nostro tesserato, ma - spiega l'amministratore delegato della Sampdoria, Giuseppe Marotta - la società è totalmente estranea alla vicenda del calcio scommesse». Nel lungo elenco dei deferimenti c'è spazio, fra gli altri, per gh ex giocatori del Siena, Generoso Rossi, Roberto D'Aversa e Nicola Ventola, che, per l'accusa di aver violato i principi di lealtà e il divieto ai tesserati di scommettere rischiano un anno di stop. Stessa sorte potrebbe essere riservata a Salvatore Ambrosino, ex centrocampista del Grosseto e presente in tutti gh atti dell'inchiesta. Fra le altre società, tremano il Catanzaro neopromossa in B, il Benevento e il Chieti. Adesso il paUone avvelenato del maxi-processo sul calcio scommesse passa neUe mani del collegio giudicante composto dal presidente della Disciplinare, Stefano Azzali. Il processo milanese avrà la durata massima di quattro giorni, un ritmo serrato dovuto alla necessità di consentire gh eventuali ricorsi alla Corte d'appello federale entro i primi giorni di settembre : se il verdetto definitivo della Caf giungerà in tempo prima dell'inizio della nuova stagione, le sanzioni andranno a sconvolgere le classifiche del maggio-giugno scorso. Altrimenti, i campionati (anche la B partirà il 12 settembre) vedranno al via club con diversi punti di penalizzazione. Giovedì, intanto, ci sarà il varo dei calendari, ma Perugia e Empoli, e non solo, guardano al maxi-processo per fare il salto di categoria in zona Cesarmi. [g. bue] I capi di imputazione della procura federale: illecito, omessa denuncia e violazione dei principi della lealtà sportiva Chievo, Siena, Sampdoria i club della serie A chiamati in causa Tra le retrocesse grave la posizione del Modena Ma tutti negano