A Nagasaki città martire della Bomba un anniversario con nuovi incubi

A Nagasaki città martire della Bomba un anniversario con nuovi incubi 59ANNI DOPO il SINDACO AL POPOLO AMERICANO: «GUARDA A Nagasaki città martire della Bomba un anniversario con nuovi incubi TOKYO Il Giappone è tornato a piangere nuove morti legate all'energia nucleare proprio nel giorno in cui a Nagasaki si ricordava il martirio atomico. La città giapponese vittima del secondo bombardamento atomico della storia, tre giorni dopo la tragedia di Hiroshima, ha ricordato ieri il 59" anniversario della catastrofe, accogliendo nel parco commemorativo epicentro dello scoppio un centinaio di aborigeni australiani e pacifisti americani reduci da 4500 chilometri di marcia per la pace. «Il popolo americano - ha detto nella sua introduzione alla cerimonia il sindaco di Nagasaki Iccho Ito - guardi in faccia la terribile realtà delle conseguenze di quel bombardamento che continuano tuttora e il governo de^li Stati Uniti fermi lo sviluppo di nuove Eirmi atomiche miniaturizzate, che uccidono quanto la bomba del 9 agosto 1945. Il mondo lotti contro il terrorismo non con le armi, ma rafforzando il ruolo dell'Onu. Il governo giapponese difenda la Costituzione pacifista del Paese e apra la strada ad un Estremo Oriente libero da ogni genere di armi nucleari. E Nagasaki apra le porte ai giovani che si impegnano perla pace in tutto il mondo». Parole accolte con commozione dai 54.000 partecipanti alla cerimonia commemorativa. tra cui il centinaio di partecipanti alla lunga marcia della pace arrivati dall'Australia. In otto mesi hanno percorso a piedi prima 2300 chilometri da una miniera di uranio nel Sud dell'Australia fino a Camberra, e poi altri 220.0 chilometri, in Giappone, giungendo a Nagasaki dopo aver toccato impianti nucleari al Nord e e al centro dell'arcipelago. «Abbiamo deciso di partecipare alla marcia dopo aver saputo che l'uranio estratto dalle miniere in Australia è causa della progressiva distruzione dell'habitat degli aborigeni e serve ad alimentare gli impianti nucleari giapponesi», hanno raccontato alcuni dei protagonisti dell'iniziativa. Di tipo diverso e forse per questo sperimentata dagli americani appena tre giorni dopo l'apocalisse di Hiroshima che aveva già sconvolto il Paese ancora in guerra contro gli Stati Uniti, la bomba su Nagasaki provocò all'istante la morte di circa 74.000 persone, metà della popolazione totale. Ma gli uomimi, le donne e i bambini che persero la vita dopo, per le conseguenze delle radiazioni sono 135.000. Quest'anno all'elenco delle vittime sono stati aggiunti altri 2707 nomi. A Hiroshima le vittime vaporizzate all'istante erano state 71.000, altre 20.000 morirono nella notte, 50.000 entro l'anno successivo, 60.000 entro il 1951, e altri ancora continuano a morire. [Ansa] ^*v-^ Il 11» Il m ' i Ulfi 11 Bambini accendono candele accanto alla fontana della pace a Nagasaki

Persone citate: Iccho