Immigrati, Pisanu chiede l'intervento della Ue di Giacomo Galeazzi

Immigrati, Pisanu chiede l'intervento della Ue SI INFIAMMA IL DIBATTITO POLITICO DOPO I DRAMMATICI SBARCHI. IL CENTROSINISTRA ACCUSA IL GOVERNO DI XENOFOBIA Immigrati, Pisanu chiede l'intervento della U Calderoli : bisogna essere pronti a usare la forza per respingere i clandestini Giacomo Galeazzi ROMA Di fronte alla morte di 28 clandestini e alla drammatica ondata di sbarchi in Sicilia il Viminale si appella di nuovo all'Unione Europea per fronteggiare l'emergenza. «Questa ennesima tragedia del mare - afferma il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu - ripropone drammaticamente l'esigenza di governare i processi migratori attraverso ampie intese intemazionali che coinvolgano contemporaneamente i Paesi di origine, di transito e di arrivo dei migranti». Solo così, avverte Pisanu, l'Europa potrà da un lato garantire accoglienza e dignitoso lavoro agli immigrati regolari e, dall'altro lato, contrastare efficacemente lo sfruttamento dei clandestini ad opera di innumerevoli oi^anizzazioni criminali che su questi traffici lucrano un turpe fatturato di miliardi di euro all'anno. «Come ho sostenuto insistentemente durante il semestre di presidenza italiana, in sintonia con il Parlamento europeo - aggiunge il responsabile del Viminale, che ieri ha inviato a Tripoli il prefetto Alessandro Pansa, direttore della polizia di frontiera, per chiedere la collaborazione della Libia nella lotta all'immigrazione clandestina - l'Ue deve farsi carico fino in fondo di questo enorme problema se vuole davvero cqrrispondere alle sue responsabilitètetoriche davanti al terzo mondo». Intanto il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli infiamma il dibattito politico invocando la linea dura. «Porte chiuse agli immigrati clandestini - protesta Calderoli -, non siamo la Croce Rossa, chi cerca di entrare illegalmente in Italia deve essere respinto al mittente con le buone o con le cattive. Il terrorismo islamico utilizza come canale di accesso la porta aperta dell'immigrazione clandestina, perciò vanno subito cambiate le "regole di ingaggio* degh uomini incaricati di controllare le nostre coste. Ogni popolo ha diritto alla legittima difesa». Mentre Al Qaeda ci minaccia, replica il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, la Lega getta benzina sul fuoco e semina razzismo. «Sono degli xenofobi irresponsabili : proclamando di voler prendere a cannonate i boat people, espongono ancora di più l'Italia al rischio attentati - lamenta Pecoraro -. Intanto.il governo taglia i fondi della coòpetòzione intemazionale, quindi accresce il numero dei disperati in fuga dalla miseria e dalla guerra. Eppure spenderemmo meno ad aiutare gli extracomunitari a casa loro che a blindare il mare». Per Rosi Bindi, responsabile Welfare della Margherita, lo Stato deve mostrare i valori su cui è fondato, ossia il rispetto della dignità della persona e la solidarietà. «La Bossi-Fini è un manifesto ideologico inapplicabile e dannoso - sottolinea -, gli sbarchi sono in aumento, l'unica risposta è attrezzarci ad accogliere l'immigrazione di lunga durata di cui abbiamo bisogno. E' un fenomeno inarrestabile e inevitabile che va governato e non demonizzato irresponsabilmente come fa il Carroccio per coltivare una piccola base elettorale. Siamo l'unico Paese non integrato, abbiamo la sola nazionale m calciò di un unico colore. Oltre al calo demografico, è il provincialismo del governo a tagliarci fuori dai processi globali e a favorire lo scontro». Secondo Giuliano Pisapia, capogruppo di Rifondazione Comunista in commissione Giustizia, mettere sullo stesso piano i terroristi e gli immigrati impedisce di contrastare Al Qaeda: «Confondere le vittime con i carnefici svia le indagini e le difese contro chi real¬ mente attenta alla sicurezza del nostro Paese». Il Carroccio, però, rafforza la sua richiesta di misure drastiche. «L'immane tragedia awenuta davanti alle nostre coste - ribadiscono i senatori della Lega Nord Cesaiino Monti, Pieigior^io Stiffoni e Ettore Pirovano - grida vendetta verso quei Paesi che non rispettano gli accordi presi con l'Italia. Pisanu e Frattini devono intervenire presso le sedi competenti dell'Oua, l'Organizzazione dell'unità africana». Ora, infatti, il flusso dei disperati proviene anche dall'Africa centrale oltre che dal Como d'Africa. «Ciò evidenzia la Lega - fa pensare che c'è un piano della criminalità organizzata intemazionale con la connivenza delle autorità di alcuni Paesi nordafricani. Adesso è Bruxelles, visti i consistenti fondi già accantonati per contrastare questa ignobile mattanza, che si deve fare carico di questa tragedia». Per la Lega, il tam tam mediatico sulla proposta di far votare gli extracomunitari ha dato la sensazione di un abbassamento della guardia nei confronti dell'immigrazione clandestina: «Noi piangiamo questi morti, ma nello stesso tempo rimaniamo intransigenti nei confronti dell'immigrazione e di coloro che lucrano sulla disperazione». Il ministro leghista Calderoli, taglia córto Marco Rizzo, presidente della delegazione dei Comunisti italiani all'Europarlamento, è il volto razzista e xenofobo'dèi governo: ((Fomenta l'odio razziale e religioso, vuole prendere i disperati del mondo che cercano asilo da noi e, con le buone o le cattive rispedirli al mittente senza curarsi della loro sorte. E se muoiono in mare, peggio per loro? Carne da macello buona solo peri terroristi islamici». L'ACCORDO CON LA LIBIA LOTTA Al CRIMINALI Il testo dell'accordo raggiunto tra Italia e Libia nel luglio del 2003 per la «prevenzione e lotta alla tratta di esseri umani» afferma Innanzi tutto la volontà di stroncare ogni speculazione sui flussi migratori. «E' ribadita la ferma determinazione dei due Paesi a una lotta congiunta contro le organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani e che sfruttano spietatamente! migranti». PREVENZIONE «I colloqui bilaterali hanno consentito di approfondire i temi relativi all'immigrazione nelle zone di comune interesse e i gravi riflessi sul piano umano, economico e sociale, e di far riferimento all'opportunità di promuovere intese per lo sviluppo dell'economia locale e la stabilizzazione delle popolazioni interessate. Le due parti hanno convenuto di adoperarsi per contribuire a definire le possibili modalità per la prevenzione del fenomeno dell'immigrazione clandestina nei Paesi di origine dei flussi migratori». COOPERAZÌONE «Dopo aver esaminato i riflessi del fenomeno sulla sicurezza pubblio e sulla vita degli stessi migranti si è convenuto che esso va affrontato nel quadro regionale ed internazionale, sviluppando la cooperazione tra i Paesi di emigrazione, di transito e di immigrazione».