La tregua regge a Nassiriya, i miliziani sono scomparsi

La tregua regge a Nassiriya, i miliziani sono scomparsi I LAGUNARI E LA POLIZIA LOCALE PATTUGLIANO LA ZONA SUD, MENTRE LA POPOLAZIONE TORNA A USCIRE DI CASA La tregua regge a Nassiriya, i miliziani sono scomparsi NASSIRIYA «La situazione è tranquilla, assolutamente sotto controllo. Oggi non ci sono stati spari». Dopo due giorni di scontri a Nassiriya, con i militari italiani impegnati a respingere i guerriglieri di Al Sadr, il comandante del contingente italiano generale Corrado Dalzini dà notizie buone: la notte è passata senza scontri e il dispositivo del contingente italiano presente in città non ha rilevato la presenza degli uomini armati che avevano dato vita agli scontri di giovedì e venerdì. Regge dunque la tregua stabilita due giorni fa a Nassiriya tra il governatore della provincia di Dhi Qar, i leader dei miliziani sciiti e il comando della Brigata Pozzuolo del Friuli. «Le condizioni della tregua - ha spiegato il generale Dalzini - sono molto semplici: gli italiani restano a Nassiriya, come è giusto che sia, e le milizie se ne vanno da Nassiriya. Noi abbiamo semplicemente facilitato un loro esodo. Non abbiamo trattato le condizioni di questa tregua, che è il frutto di un'intesa tra le milizie di Al Sadr e il governatore della provincia locale». Come da accordi, gli italiani hanno arretrato le proprie posizioni nella zona Sud della città, per consentire il deflusso dei guerriglieri. E infatti, ha spiegato il capitano Ettore Sarli, porta- voce del comando, «si è registrato un movimento in uscita da Nassiriya. I nostri uomini stanno comunque monitorando la situazione per evitare ritorni e anche la polizia irachena svolge il suo compito a presidio della città». Negozi e mercati hanno ripreso l'abituale attività, la gente è tornata a uscire per le strade, i miliziani di al Sadr non si sono fatti vedere né circolavano iracheni armati. La polizia locale sembra aver ripreso completamente il controllo della situazione, ripristinando i servizi di controllo a Nassiriya. Tanta calma non è però una buona ragione per abbassare la guardia. «Oggi non si vedono milizia¬ ni - dice ancora il capitano Sarli - però non dimentichiamo che in città c'è una sede del partito di al Sadr, dove la gente del posto che ha partecipato agli scontri potrebbe essere rientrata. Quindi manteniamo sempre alta l'attenzione». All'interno della base Lepanto dei lagunari della Serenissima, dopo le venti ore ininterrotte di scontri a fuoco con i miliziani, si è vissuta una giornata di relativa tranquillità. Lo spirito e il morale - tengono a precisare i soldati della base restano alti. Ma ci si tiene pronti ad affrontare possibili recrudescenze delle ostilità tra le forze di al Sadr e il contingente militare italiano. [e. st.] Un militare italiano a Nassiriya

Luoghi citati: Nassiriya, Pozzuolo Del Friuli