Anvedi come parla Teo di Fulvia Caprara

Anvedi come parla Teo INCONTRO CON MAMMUCARI. IL CONDUTTORE DI «VELINE», POSSIBILE DISCO D'ORO COL «BALLO DI NANDO» Anvedi come parla Teo «La Rai non mi ama, forse andrò a Striscia» intervista Fulvia Caprara ROMA Sarà l'effetto del successo. La soddisfazione di aver potuto abbandonare la Rd dove si sentiva sottovalutato. La speranza di realizzare il grande sogno, ovvero condurre la «Striscia» immortale di quello che lui chiama il «guru Ricci». Fatto sta che Teo Mammucari d'estate, mentre su Canale 5 il suo «Veline» fa miracoli d'ascolto (con una media di share di oltre il 260Zo è stato il programma più visto di luglio), appare conciliante. Gentile. Quasi buono. Insomma, un controsenso per l'ex-perfido interprete delle gag telefoniche di «Libero». Che succede Mammucari? Alla giuda di questa edizione di «Veline» lei non è più il cattivo di una volta. Come mai? «Quest'anno ho pensato che era mutile stare li ad attaccare. Non ne ho avvertito la necessità, in questa fase mi sento appagato. Ma non è solo questo, la maggior parte delle ragazze che vengono in trasmissione sono studentesse, affrontano l'esperienza con grande tranquillità. Insomma, hanno un atteggiamento diverso, consapevole, che richiede uno spirito diverso anche da parte del conduttore. Il primo anno era tutta un'dtra cosa: le ragazze erano un po' vuote e io sentivo il desiderio di esprimermi, mi sono detto "mettiamoci dentro un po' di me stesso"». Ma lei, fuori dal video, è sempre caustico e aggressivo? «La mia ragazza dice che sono iracondo. Non so. Il fatto è che se devo presentare una pornostar non riesco a dire "ecco a voi una grande attrice", mi viene meglio se dico "ecco a voi un'attrice dalla vita in giù". Questo significa che sono una persona cattiva? No, la verità è che la tv ti offre una grande arma, ma non si può pensare di piacere a 5 di milioni di persone tutte insieme». Se n'è andato dalla Rai senza rimpianti, firmando un contratto che la lega per due anni a Canale 5. Quale ragione l'ha spinta verso questa scelta? «Sono convinto di essere stato trattato malissimo. E più di me, lo è stato il mio pubblico. Mi scusi, ma la Rd non dovrebbe appartenere alla gente, a noi cittadini che paghiamo gh abbonamenti? E allora se il pubblico in questi anni mi ha sempre premiato con ascolti record, perché non hanno pensato che io meritassi una promozione? Mi hanno chiamato dalla Endemol Itaha, e poi Fiorello, e Panariello, ma il direttore di Rduno Del Noce ha sempre detto di no. Eppure di saper essere sobrio l'ho dimostrato: sia in "Velone" sia con la Carrà. Quanto a Raidue, Marano mi aveva già fatto il contratto, ma sappiamo dov'è andato a finire. Dopo Freccerò, che è stato il mio scopritore, è già il secondo direttore della seconda rete che vedo sparire». Perché «Veline» piace tanto? «Come conduttore mi prendo la mia parte, ma la squadra è tutta di Ricci e quindi il successo si deve dia sua bravura. Poi, certo, io sono anche bello...». Siparlamolto della sua partecipazione alla prossima edizione di «Striscia»: conferma .o smentisce? «E un discorso prematuro. Mi sento un po' collie il giocatore del Parma Alberto Gilardino che dovrebbe passare alla Roma, ma ancora non sa bene che cosa succederà. Ultimamente il guru Ricci, io lo chiamo così, mi ha laudato uno dei suoi sorrisini, insomma, mi ha fatto capire che c'è una finestra aperta. Comunque l'importante è'che ora lavoro con lui, doè con il. numero uno, che mi ha dato fiducia». Quanta parte del suo successo di quest'almo si deve all'ormai celebre "Anvedì come balla Nando"? «Di sicuro nella mia vita privata "Nando" ha contato moltissimo, da quando è finita la trasmissione, in qualunque luogo vado, per la gente sono 'Nando'. Credo die tra una decina di giomi raggiungeremo l'obiettivo del disco d'oro, una bella soddisfazione per quello che era nato come il gioco del bidello trash». Come conduttore ha dei modem? «Quand'ero piccolo li avevo. Ma, a un certo punto, ho detto basta e ho deciso di tirare fuori la mia personalità, così mi sono affermato. Ci sono tanti che, invece, continuano a giocare a interpretare il molo del conduttore. Il mio modello è quello che ho dentro». Che cosa pensa del caso Baudo? «Sono un fan di Pippo e mi dispiace per quello che è successo. Non riesco a capire come la Rd possa pensare di farselo scappare; a dire la verità, a parte Bonohs, di personaggi bravi come lui non ne vedo. Anzi, gh mando un messaggio: "Baudo chiamami, sarei contento che se decidessi anche tu di venire da quest'dtra parte, a Mediaset"». Teo Mammucari: «Quest'anno non attacco le aspiranti veline»

Luoghi citati: Roma