Fallimento Parmalat Bond contro le banche

Fallimento Parmalat Bond contro le banche IL COMMISSARIO STRAORDINARIO FA PARTIRE ALTRE AZIONI LEGALI Fallimento Parmalat Bond contro le banche Al via una azione revocatoria da 290 milioni contro l'Ubs .'istituto svizzero si difende : per noi è tutto regolare Pronte nuove richieste di danni per oltre 1,5 miliardi di euro MILANO Un'azione revocatoria - la prima, per il momento - da 290 milioni di dollari nei confronti del gruppo bancario elvetico Ubs e più di 1,5 miliardi di euro di danni cbe che si ritiene il gruppo abbia subito nel solo 2003 e U cui rimborso verrà chiesto a breve a un nutrito gruppo di banche italiane e intemazionali. Alla Parmalat del commissario straordinario Enrico Sondi, dopo il momento dei contabili è arrivato quello degli avvocati. La settimana scorsa il gruppo aveva avanzato negli Stati Uniti una richiesta di risarcimento danni da 8-10 miliardi di dollari contro il colosso Citigroup e adesso prosegue sulla stessa strada con un'offensiva giudiziaria cbe ha come obiettivo il riconoscimento dei danni subiti dalla società, il loro risarcimento e l'utilizzo delle somme che verranno eventualmente incassate per migliorare la situatone fmanziwifrdella nuova Parmalat e dei creditori trasfonnati in azionisti. Un'offensiva preparata a lungo die adesso trae' forza anche dall'articolata relazióne della consulente della Procura di Milano Stefania Cbiaruttìni, secondo la quale (da tolleranza, ovvero la complicità di diversi operatori finanziari che hanno collaborato con Parmalat finanziaria ha consentito la sopravvivenza in Borsa di un gruppo da molti anni decotto, ma percepito, viceversa dai piccoli risparmiatori come una entità solida ed affidabile». Ubs e i «Totta bond». Contro la Uhs fiondi si muove con una citazione in giudizio presso il Tribunale di Parma, chiedendo una revocatoria da 290 milioni di euro, riservandosi di agire in separata sede per richiedere un risardmento danni. 1290 milioni di euro sono l'equivalente della somma cbe la Parmalat investì nelle obbligazioni del fianco Totta e Accores Sa come garanzia in caso di insolvenza a fronte di un'operazione di emissione obbligazionaria in due tranches - effettuata nel marzo 2003 e curata proprio da Ubs per un ammontare complessivo di 420 milioni di euro. I Totta : bond furono venduti a Parmalat dalla Ubs e una clausola segreta impediva alla società di vendere le obbligazioni Totta con scadenza 2008 proprio perché era previsto che in caso di insolvenza di Colleccbio ibondfinissero direttamente alla banca svizzera. Nelle casse di Parma di quei 420 milioni dell'emissione obbligazionaria una volta detratti 20 milioniidi commissioni e i 290 del Totta bond - finirono insomma solo 110 milioni. Da qui la richiesta di revocatoria e la prossima richiesta di danni. La banca svizzera ha reagito ieri alla notizia affennando che «gli impegni recenti di Ubs con Parmalat comprendono una sola transazione finanziaria, che riteniamo totalmente valida e pertanto ogni sforzo per dimostrare la sua invalidità incontrerà una strenua opposizione e difesa da parte di Ubs». Ancora, secondo la banca elvetica, «Parmalat si è presentata a Ubs come una società finanziariamente solida e come opportunità di investimento di alto livello. Noi non abbiamo assolutamente prova che alcun dipendente Ubs abbia commesso azioni eironee, fraudolente o illegali nella relazione con Parmalat, ovvero che alcuno sia stato al corrente della reale situazione finanziaria di Parmalat». L'attacco alle banche. Ma oltre alla prima revocatoria -mirata, fiondi si prepara anche a un'offensiva globale nei confronti del mondo bancario, imponente nella cifra prevista - più di un miliardo e mezzo di euro - specie se si pensa cbe si riferisce solamente al 2003. La previsione è contenuta in una relazione inviata da fiondi al Tribunale di parma e le richieste dovrebbero essere formulate nei prossimi giorni. Nel mirino dei legali dovrebbe esserci quasi certamente la fiank of America, uno degli istituti più vicini alla finanza creativa di Colleccbio, ma secondo le indiscrezioni potrebbero esserd richieste o revocatorie avanzate anche nei confronti della Deutsche fiank. A Milano, del resto, fin da febbraio la procura ha indagato una trentina di funzionari e dirigenti di sette banche: oltre a quelle già citate ci sono la Popolare di Lodi, Nextra (gruppo fianca Intesa) e Morgan Stanley. [f .man.] La sede centrale dell'Ubs a Zurigo

Persone citate: Morgan Stanley

Luoghi citati: America, Lodi, Milano, Stati Uniti, Ubs, Zurigo