Barclays nel mirino del gigante Citigroup

Barclays nel mirino del gigante Citigroup AD HSBCIL19,90Zo DELLA CINESE BANK OF COMMUNICATIONS Barclays nel mirino del gigante Citigroup MILANO L'ultimo colpo è quello del Santander che ha messo le mani su Abbey National. Ma nel settore bancario le grandi manovre che coinvolgono i giganti del credito non pi fermano. Ieri, infatti, si è sparsa la notìzia che un'altro istituto di credito inglese, la Barclays, numero tre della graduatoria nazionale per asseta, sarebbe finita nel mirino di un cacciatore. In questo caso gli indizi portano al gigante americano dei servizi finanziari Citigroup. Le voci di una offerta imminente ieri mattina hanno fatto compiere ai titoli di Barclays un balzo del IC/o toccando un massimo 535 pence per chiudere poi la giornata con un rialzo del 4,210Zo. A scaldare i dealer, oltre alle voci riprese dalla stampa britannica, è stato un report pubblicato sul sito www.mergermarket.com secondo il quale Citigroup potrebbe offrire fino a 700 pence per azione Barclays. Barclays, che ha annunciato nei giorni scorsi un aumento del 230Zo dell'utile lordo nel primo semestre, non ha voluto commentare le indiscrezioni, lo stesso vale per Citigroup..Gli analisti restano comunque scettici e segnalano che Barclays continua a riacquistare azioni proprie, il che significa che «il management non ha in corso colloqui con nessun partner». Inoltre escludono che Citigroup abbia intenzione di lanciare un' opa ostile, anche se ha dichiarato di volersi rafforzare in Gran Bretagna. Nel regno di sua maestà, però, non ci sono prede ma anche cacciatori. E' il caso della Hongkong and Shanghai Banking Corporation, che nei giorni aveva fatto sapere di avere allo studio una controfferta su Abbey National mentre ieri ha messo a segno un nuovo importante colpo: l'ingresso nel capitale della cinese Bank of Communications, quinto gruppo creditizio del paese, per 1,75 miliardi di dollari. Si tratta del più grosso investimento estero di tutti i tempi nel settore SirJohn Bond, p residente Hsbc finanziario cinese. Bank of Comunications è infatti la quinta banca cinese, conta 2.700 filiali per un totale di 100 miliardi di dollari di depositi e ha chiuso il 2003 con 115 miliardi di asset. Hbsc, un istituto fondato ad Hong Kong e Shanghai nel 1865, diventa ora sua alleata e punta ad espandersi nel ricco mercato del risparmio cinese, valutato 1300 miliardi di dollari. La banca britannica è riuscita a battere la concorrenza di istituti come Citicorp e ha offerto 14,46 miliardi di yuan, pari a 1,747 miliardi di dollari, vincendo le resistenze di Bank of Comunications che aveva inizialmente chiesto 2 miliardi di dollari. Hsbc in Cina già controlla quote azionarie della Bank of Shanghai, della Ring An assicurazioni e il I5,90Zo della China Industriai Bank. Per Hsbc, questo è un momento magico. Nei giorni scorsi il gruppo ha presentato una semestrale da record dove spiccavano una crescita dei profitti, al lordo delle tasse, pari al SSWjWà ÌJJÌFil6«a9,37miliar1 di di dollari. Una ' ^èif^f óir'.tìià^eè che, ha sottolineato l'istituto, pone la Hsbc al terzo posto mondiale tra le banche per valore di mercato e che è andata ben oltre le attese degli analisti che si aspettavano una cifra intorno a 7,75 miliardi di dollari. L'ottimo semestre è stato consentito dal brillante andamento della Household International, l'unità statunitense del gruppo, che da sola ha portato profitti per 1,9 miliardi di dollari. Tempo di maxi-fusioni anche in Giappone. Sumitomo Mitsui Financial Group (Smfg) ha intenzione di fare una contro-offerta per Ufj holding, in concorreùza col progetto di fusione lanciato da Mitsubishi Tokyo Financial Group (Mtfg) che avrebbe creato la principale holding bancaria mondiale ma che è stato bloccato dal tribunale di prima istanza di Tokyo in seguito all'esposto di Smfg. Che però non ha ancora assunto una decisione definitiva. Se l'offerta lanciata da Smfg si concretizzasse, nascerebbe ugualmente la prima banca mondiale. [p. bar.] SirJohn Bond, presidente Hsbc

Luoghi citati: Cina, Giappone, Gran Bretagna, Hong Kong, Milano, Mitsubishi, Shanghai, Tokyo