«Vogliono sabotare il voto I soldati sono stati perfetti»

«Vogliono sabotare il voto I soldati sono stati perfetti» IL GENERALE ALEXITCH «Vogliono sabotare il voto I soldati sono stati perfetti» L'alto ufficiale racconta il giorno di scontri con i miliziani intervista Francesco Crignetti ROMA DA tempo in questa zona non si vedeva una simile ondata di violenza. Significa che il processo di normalizzazione procede. E qualcuno cerca di sabotarlo». Il generale Vladimiro Alexitch è l'ufficiale italiano più alto in grado in Iraq. Dal comando di divisione, a Bassora, ha un quadro aggiornato su tutta l'area merichonale. Dice: «E' eccessivo accreditare al Sadr di una strategia ad ampio raggio: Certo, con le sue dichiarazioni e con le prediche fomenta i gruppi armati. Ma quello sciita è un movimento molto frammentato. Ci sono gruppi che hanno altri obiettivi dal suo. Vengono su nuovi leader. Ma in questi giorni possono essersi coalizzati per un piccolo grande obiettivo: ieri a Bassora, e domenica a Nassiriya, sono previste le elezioni per il Consilio provinciale. I gruppi armati non partecipano e vogliono far saltare il voto. Vedremo se il governatore di Nassiriya confermerà la data». E' stata una fiammata violentissima che da Najaf si è estesa in tutto l'Iraq meridionale. «Sa, il cattivo esempio... Ma queste violenze sono senza sbocco e la popolazione se ne rende conto. I gruppi armati possono incendiare qualche macchina o qualche casa, ma finisce lì. La gente comune è piuttosto provata e non li segue sulla via della rivolta armata». A Nassiriya però s'è combattuto a lungo. «Il governatore locale, dopo due giorni di inutili mediazioni, s'è reso conto che aveva bisogno di aiuto. E ha chiamato gli italiani. Sono uscite tre nostre compagnie e ci sono stati conflitti a fuoco intomo ai soliti ponti. Per fortuna non si lamentano feriti o peggio. Non sap- piamo per parte dei miliziani». E' stato il battesimo del fuoco per i nuovi carri armati che l'esercito ha inviato in Iraq. Hanno sparato nella notte anche i cannoni? «Sono usciti i Dardo e i Centauro, non i carri pesanti, gh Ariete, che pure erano stati approntati. E posso conferma¬ re che sono stati sparati due colpi di cannone da 105 su ima postazione particolarmente insidiosa». E i miliziani? «Erano circa due-trecento. Raimo sparato con armi leggere, i sohti kalashnikov. E poi mortai e razzi Rpg». Generale, risulta però che a metà combattimenti una macchina di mili¬ ziani sia saltata per aria. Erano kamikaze? Cercavano la strage? «Guardi, siccome a Nassiriya finora si alternano momenti di tregua e sporadici colpi d'arma da fuoco, ancora non possiamo andare in ricognizione da quelle partii. E quindi non so dire se a bordo c'erano kamikaze o semplici armati. Di sicuro la macchi- na era imbottita di esplosivo ed è esplosa per dei colpi di fucile. Non sappiamo se volevano lanciarla contro uno dei nostri check-point oppure se era un semplice trasferimento. Comunque i soldati sono stati bravi. Il loro comportamento è stato ineccepibile, a mio modo di vedere, nel senso che è stata esercitata la giusta fermez¬ za senza alcun eccesso». Comportamento della polizia irachena? «Ottimo. Non è scappato nessuno. Rispondono agli ordini dei loro capi. Ed è pronto a intervenire anche un battaglione della Guardia nazionale. Altri novecento uomini appena addestrati e bene armati». Scusi, ma gli incidenti con gli sciiti arrivano abbastanza all'improvviso. Che cosa avete capito delle intenzioni di al Sadr? Scioglie o no la sua milizia? «Ecco, torniamo al discorso di partenza: non si deve immaginare che quello di al Sadr sia un movimento organizzato. La sua leadership è piuttosto insidiata da altre figure emergenti. Si spiegano solo così anche certi proclami contraddittori. E certe scelte». Aveva annunciato di rientrare nell'alveo della politica. «Sì, ma non si deve pensare a un partito organizzato. Anche quanto a radicamento sul territorio, lascia molto a desiderare. Alle elezioni provinciali, il suo cosiddetto partito non s'è presentato. Ma dei duecento candidati di Nassiriya, pochissimi fanno riferimento a partiti. La stragrande maggioranza rappresenta solo la propria famiglia o al massimo il clan. Sta riemergendo con forza la struttura tribale». ito&k Sonos1:ati "" sparati due colpi di cannone da 105 su una postazione insidiosa E' stata esercitata una giusta fermezza senza alcun eccesso. Non conosco le A A pèrdite irachene ^^ éblfe Que"0 sc''1:a ^ ^^ un movimento molto frammentato. Ci sono nuovi leader che hanno scopi diversi da quelli di Al Sadr. Domani si doveva eleggere il consiglio locale A A Loro non vogliono ^^ li generale Vladimiro Alexitch

Persone citate: Dardo, Sadr, Vladimiro Alexitch

Luoghi citati: Bassora, Iraq, Nassiriya, Roma