Nassiriya, 18 ore di battaglia con cannoni e tank

Nassiriya, 18 ore di battaglia con cannoni e tank MILIZIANI SCIITI ALLA FINE ACCETTANO DI FIRMARE UNA TREGUA E DI RITIRARSI Nassiriya, 18 ore di battaglia con cannoni e tank Intercettata autobomba contro gli italiani. Telefonata di Berlusconi ROMA Diciotto ore di scontri a fuoco sotto un sole a picco che. ha portato l'aria a 55 .Kalashnikov e razzi contro i blindati italiani, che hanno risposto al fuoco. Anche a cannonate: due i colpi. E sono almeno sei i morti tra i miliziani, decine i feriti, nessuno colpito tra gli italiani. Nella notte di giovedì, la rivolta sciita si è allargata furiosa da Najaf alle varie roccaforti del leader radicale sciita al Sadr. A Nassiriya c'è stata un'ennesima battaglia per il controllo dei ponti. Ma questa volta gh italiani hanno rischiato di brutto: a metà mattinata, quando guadagnavano il controllo sul campo e con i Centauro e i Dardo stavano ormai ricacciando all'indietro i miliziani sciiti, hanno visto un'automobile avanzare a gran velocità contro di loro. I lagunari hanno sparato con tutto quello che avevano. E l'auto è saltata in aria. Era quasi certamente un'autobomba che i miliziani volevano lanciare contro le postazioni italiane. A sera, finalmente, a Nassiriya si è tornati a respirare. I miliziani hanno parlamentato a lungo con il governatore Hamid al Rumayad, l'esponente locale che è subentrato a Barbara Contini, e hanno ottenuto una tregua. «Ma senza concessioni particolarie .Continuiamo a. pattughare l'area meridionale della i. città. Sono i miliziani armati che se ne devono andare», fanno sapere dal comando. Silvio Berlusconi ha potuto parlare anche con il generale Corrado Dalzini, che comanda la brigata «Pozzuolo del Friuli» di stanza in Iraq. Una telefonata lunga e cordiale, informa palazzo Chigi, per verificare la situazione. «L'Italia vi è vicina, consideratemi in ogni istante al vostro fianco. Grazie dell'impegno», ha detto il premier al generale. Subito dopo Gianni Letta ha convocato a Palazzo Chigi il direttore del Sismi, Nicolò Pollali, per un largo esame della situazione. Tregua, dunque. Ma il buio è calato su una città traumatizzata e ancora non sgombra di uomini armati. L'accordo prevede che il dispositivo del contingente italiano arretri consentendo l'uscita dei miliziani dalla città, restando comunque nei punti cruciali a monitorare il ritiro. Soldati della Coalizione sono stati schierati anche lungo le strade di accesso alla città. Ed è sulla rotabile verso Suq ashShuyukh che alcune pattuglie rumene sono state aggredite con colpi di mortaio e razzi. La battagha era nell'aria da giovedì pomeriggio. Il leader senta al Sadr aveva chiamato le sue milizie a insorgere contro gh americani. E scontri a fuoco si sono verificati un po' dappertutto. A Nassiriya, il governatore ha verificato che i miliziani si stavano impadronendo della città e ha chiamato gli italiani a rinforzo della pohzia locale. Da quel momento, è stato un lungo confronto, con improvvise sparatorie e periodi di minaccioso silenzio. Sono stati impegnati in tanti. lagunari, carabinieri, bersagheri, uomini della Cavalleria. All'alba, lo scontro più duro. «I lagunari si sono comportati benissimo», commenta il colonnello Emilio Motolese, comandante del reggimento. Per oltre venti ore i suoi soldati hanno difeso la base Libeccio, ribattezzata «Base avanzata Vanzan», in memoria del commilitone morto lo scorso maggio. Il reggimento si era mosso verso Nassiriya alle 22 di giovedì, quando la pohzia irachena del colonnello al Hussainy aveva avuto problemi a entrare in città. Sono stati subito attaccati con lanci di razzi Rpg e raffiche di armi automatiche dai miliziani, attestati sulla sponda Nord del fiume Eufrate. I lagunari hanno però evitato di proteggersi nelle case, per coinvolgere al minimo la popolazione civile. Finalmente, dopo tanto fuoco, una richiesta di tregua è arrivata al generale Dalzini attraverso il governatore. «La prima richiesta - ha spiegato il capitano Ettore Sarli, portavoce del contingente - ci chiedeva di ritirarci per permettere ai miliziani di andare via. Ovviamente il generale ha rifiutato». Poi, su ima nuova richiesta di al Rumayad «di permettere comunque ai miliziani di ritirarsi daUa città, abbiamo allentato il dispositivo a Sud, spostandoci di un centinaio di metri, ma rimanendo a monitorare la situazione», ha spiegato Sarli. [fra. gri.) LO SCENARIO A NASSIRIYA LA SITUAZIONE DELLA PRESENZA ITALIANA NELLA CITTÀ ifTALIL Nella base Camp Mittica risiede la maggior parte dei militari italiani il BASE UBECCIO Un tempo occupata dai carabinieri, ora sede di una centrale operativa delle forze di sicurezza irachene li ANMWM,, HOUSE — La base dei carabinieri attaccata il 12 novembre 2003 (19 le vìttime italiane) ' e poi abbandonata dal nostro contingente ^1 pE PONTI—^, Teatro della sanguinosa battaglia dello scorso 6 aprile, in cui 12 bersaglieri rimasero feriti édrversii iracheni furono uccìsi. Venerdì uno dei ponti è stato occupato dai miliziani di Al Sadr H{ WHITE MORSE Ex base americana passata sotto il controllo del contingente militare italiano ■I SEDE DELLA CPA La palazzina dell'ex Autorità provvisoria della Coalizione, già guidata dall'italiana i Barbara Contini, ,. è finita sotto i colpì dì mortaio del fedelissimi dì Al Sadr. È la isettima volta: è stata attaccata cinque volte nel mese di aprile e una nel mese di maggio LE REGOLE D'INGAGGIO "LA FORZA Uso della fòrza minima necessaria proporzionale all'offesa, esercitata i al livellò, più basso . :; SICUREZZA La isposta deve assicuraeDAI vMfm VINCENTE Veicolo corazzato per il trasporto di una squadra di ^ •^1^11^'!^.'E" stato inviato in Iraq dopo le imboscale in cui hanni pèrsola^vi^tcuni.so^ ^ESG:J23,4tcircaf1;...'i-;,.VT. -.r-, '; Éf EQUIPAGGIO: 2+7 uomini equipaggiati jjj^R^jyiÈ/WD: cannone da 25 mm con MG, \ancMòliÌJÓW,X Lancfafiimdgénì ^VELOCITA' MAX: 70 km/h LE REGOLE D'INGAGGIO "LA FORZA Uso della fòrza minima necessaria proporzionale all'offesa, esercitata i al livellò, più basso . :; SICUREZZA La risposta deve assicurare, . nel modo più efficace, la tutela e la sicurezza^ personale 1 MODIFICHE Le regole d'ingaggio possono essere cambiate con il modificarsi delle.condizioni sul teatro di guerra ■ IL CODICE I soldati sono soggetti al codice penale militare di guerra, previsto nelle azioni militari internazionali

Luoghi citati: Iraq, Italia, Nassiriya, Pozzuolo Del Friuli, Roma