Riesplode la rivolta sciita, scontri a Nassiriya di Marina Verna

Riesplode la rivolta sciita, scontri a Nassiriya SEDICI MORTI A NAJAF, ABBATTUTO UN ELICOTTERO AMERICANO. IN SERATA AL SADR PROPONE UNA NUOVA TREGUA Riesplode la rivolta sciita, scontri a Nassiriya Sparatoria contro gli italiani, in azione i blindati Marina Verna Tregua sciita violata, e prontamente ripristinata. Per qualche ora ieri la rivolta è tornata a insanguinare il Sud dell'Iraq: sedici morti a Najaf e due a Bassora, con una esplicita dichiarazione di guerra dell'esercito del ribelle al Sadr alle truppe britanniche. E a Nassiriya, dove c'era il rischio di un calata dal Nord di mihziani sciiti, il Governatore iracheno ha chiesto l'aiuto dei militari italiani, che avevano appena trovato un ben fornito arsenale vicino alla cittadina di Suq-AshShuyuk, perché la situazione nel ' settore settentrionale della città era sfuggita al controllo della polizia irachena. I lagunari sono intervenuti, appoggiati anche dagli elicotteri. Contro una pattuglia sono stati sparati colpi di anni leggere, ma anche di mortaio. Nessun ferito, i lagunari non hanno risposto al fuoco. Più tardi ci sono stati spari anche contro una pattuglia di Carabinieri della Msu. Dalla base italiana sono usciti i Dardo, i veicoli corazzati di trasporto truppe di recente acquisizione, inviati a Nassiriya neUe settimane scorse. E nella notte i lagunari hanno sparato colpi di mortaio illuminanti per continuare la caccia ai ribelli. Nessuno dei militari italiani è rimasto ferito, anche se alcuni uomini sono tornati a presidiare la base Libeccio, affiancando la polizia irachena. E un colpo di mortaio ha raggiunto la centrale elettrica provocando un black-out nella parte Sud di Nassiriya. Gh scontri più duri sono stati a Najaf, dove le truppe di Al Sadr sono riuscite ad abbattere anche un elicottero Uh-1 dei marines. Feriti, ma prontamente recuperati dai compagni, i due membri dell' equipaggio. Un soldato americano è invece rimasto ucciso e altri cinque feriti. Nel pomeriggio i ribelU sciiti si erano ritirati nella zona della città in cui, in base al cessate il fuoco stabilito lo scorso maggio con l'esercito del Mahdi, le truppe americane non hanno accesso. E invece sono entrate e hanno anche danneggiato uno dei tre minareti della moschea con il mausoleo dell'imam Ah, il massimo luogo santo per gh sciiti iracheni. Aerei americani hanno sorvolato Najaf lanciando missili. Un razzo è caduto sull'ospedale, uccidendo un medico e ferendo quattro malati. Si è combattuto sin nel cimitero, dove soldati americani erano entrati a piedi. Alla fine della giornata, i morti iracheni erano arrivati a quindici, i feriti erano decine. E con la notte, è arrivata la sorpresa: Moqtada Al Sadr ha chiesto di ripristinare quella tregua che era stata concordata a giugno per porre fine alla rivolta sciita dei mesi di aprile e maggio. E che ieri era stata violata con combattimenti così cruenti quali non si ricorda- vano da quei giorni. La reazione del nuovo governo iracheno agli scontri è stata durissima: Falah al Nakib, ministro dell' Interno, ha minacciato di «buttare fuori dal Paese» le milizie di al Sadr se continuano nel confronto violento a Najaf con la forza multinazionale e la polizia. «Non negozieremo. Combatteremo le mihzie. Siamo abbastanza forti per arrestarìi e buttarli fuori dal Paese», ha detto Al Nakib a Baghdad, da dove ha mandato un messaggio al leader radicale sciita: «Non sia suicida. Si stanno suicidando». Mentre nel Sud gh assalti si affievolivano, si accendevano a Baghdad, dove ieri sera una serie di colpi di mortaio ha colpito il centro. Si è vista una colonna di fumo levarsi vicino agli hotel Sheraton e Palestine: era l'effetto di un razzo che aveva colpito la terrazza di uno dei ristoranti estemi, creando un piccolo cratere e facendo vibrare le vetrate. Un secondo razzo è esploso nei pressi di un checkpoint fuori dal Palestine. C'è stato un terzo razzo, si sono sentiti spari, ma non si lamentano feriti. L'altro fronte di guerra - l'attacco alle forze di polizia irachene che si accingono ad assumere la difesa intema - ha fatto ieri nove morti: a Mahawil, 75 chilometri a Sud di Baghdad, un'autobomba davanti una stazione di polizia ha ucciso nove persone e ne ha ferite 21. Un morto anche tra gh ostaggi: un camionista turco è stato ucciso in un agguato nel Nord del Paese perché non aveva saputo recitare il Corano. Due suoi colleghi turchi sono stati rapiti da uomini armati, mentre il commerciante giordano rapito il 28 luglio è stato liberato, pare dopo il pagamento di un riscatto di 100 mila dollari. E' invece sempre più confusa la ricerca dei responsabili degli attacchi di domenica scorsa alle chiese cristiane. Un nuovo comunicato diffuso da un sito islamico e firmato da tre grappi islamici (Jihad Battahons, Islamic Army Brigades e Shura Council of Jihad) addebita ogni responsabihtà al govemo iracheno e smentisce il coinvolgimento di terroristi islamici: «Se solo un mujaheddin avesse voluto colpire queste chiese, sarebbero stato cancellato dalla faccia della terra e nessuno lo avrebbe trovato vivo». Il vero responsabile, è l'accusa, sarebbe un «agente americano» che faceva parte del disciolto Consiglio govemativo di Baghdad. A destra, soldati italiani seduti sul portellone di un elicottero HH-3F dell'Aeronautica Militare A sinistra fedelissimi di Moqtada al Sadr levano in alto i loro fucili dopo gli scontri del 29 luglio a Nassiriya con i soldati italiani

Persone citate: Falah, Islamic Army Brigades, Jihad Battahons, Palestine, Sadr

Luoghi citati: Baghdad, Bassora, Iraq