Baudo: «La Rai ha deciso di licenziarmi» di Fulvia Caprara

Baudo: «La Rai ha deciso di licenziarmi» VIALE MAZZINI METTE ALLA PORTA IL SUO UOMO-SIMBOLO Baudo: «La Rai ha deciso di licenziarmi» L'azienda: contratto violato. II presentatore: pulizia etnica Nasce un caso politico, l'Ulivo: non to lerano gli oppositori Fulvia Caprara ROMA La lettera è precisa, gelida, come qualunque documento legale. Parla di ((illeciti contrattuah ed extra-contrattuali», di ((risoluzione di diritto del contratto», di ((maggiori danni» e di un eventuale ((risarcimento». Pippo Baudo la tira fuori a sorpresa, nella sua Catania, alla fine della conferenza stampa di presentazione del Cda del Teatro Stabile. Tra le righe di quella missiva si consuma un evento cruciale per la storia della tv italiana: l'azienda di Viale Mazzini mette alla porta il suo uomo-simbolo. «Hanno aperto la guerra» dichiara l'interessato che ancora ieri sera andava in onda con un gala registrato a Macerata. E ancora: «Mi dicono che quello che ho fatto in questi giorni costituisce una violazione di alcune norme contrattuah, nonostante nelle mie dichiarazioni non abbia accusato alcun dirigente». La Rai replica secca facendo sapere, attraverso un comunicato ufficiale, che (da risoluzione del contratto con Pippo Baudo è legata esclusivamente alle sue dichiarazioni nelle quah, oltre a ricostruzioni arbitrarie, ci sono elementi offensivi espressi nei confronti dei dirigenti aziendah». Per Super Pippo la lettera Rai è il segno di «una pulizia etnica nei confronti di un passato che ricorda a tutti quella qualità che loro, oggi, non riescono ad eguagliare». La botta è forte, ma Baudo non si dà per vinto e anche se «avvilito, offeso, ingiustamente penalizzato», attacca senza peli sulla lingua: «Bonolis ha dichiarato che non avrebbe più votato per Berlusconi e continua a lavorare. Io, invece, per Berlusconi non ho mai votato...». Nella prima fase del lavoro di preparazione per il prossimo Festival di Sanremo, Baudo aveva sapientemente ricucito il rapporto con i discografici che, nella gestione Tony Renis, era saltato: «Dopo aver fatto da paciere con i discografici, non sono più servito». E quando qualcuno gli chiede se ha ricevuto telefonate da Viale Mazzini prontamente risponde: «Non mi ha chiamato nessuno. Per ora ho sentito solo i miei avvocati e tantissimi colleglli, primo fra tutti Fiorello che mi ha telefonato addirittura da Formentera». Nel pomeriggio, dopo l'annuncio shock, piovono reazioni politiche e non solo. Il direttore di Itaha 1 Luca Tiraboschi esprime tutta la sua stima al conduttore licenziato ed esprime un desiderio: «Sarebbe bello se lavorasse per noi, anche se, trattandosi di una rete come la nostra, dovrebbe mettersi parecchio in gioco e non so se ne abbia voglia dopo tutta una camera». Più tardi. durante un'intervista a Radio Capital, Baudo sentitamente ringrazia. Il gesto di Tiraboschi, commenta, è stato «simpatico e cavalleresco», ma lui ha un solo desiderio: «Voglio tomare a casa, voglio tomare alla Rai. Prima però devo andare da un medico, questa cosa mi ha molto ferito. Quindi non sto bene». Secondo il Codacons il repentino licenziamento di Pippo è il «segno dello sbaraglio in cui versa la tv di Stato». Il presidente della commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli annuncia di voler approfondire la vicenda seguendo (di criterio della trasparen¬ za». Per Giuseppe Giulietti, parlamentare Ds e portavoce di «Art.21», la decisione di risolvere il rapporto di lavoro con Baudo conferma che (da Rai degli abusivi non solo non tollera e non ha tollerato gli oppositori, ma adesso non tollera più neanche quei dirigenti, quegli autori, quei manager, che hanno sempre pensato che la Rai dovesse essere autonoma anche dal suo concorrente, anche se il proprietario è il presidente del Consiglio». Il segretario dell'Usigrai Roberto Natale fa notare che «alla Rai tocca di celebrare i suoi 50 anni sotto la guida del gruppo dirigente più chiuso e intollerante della sua storia» ; il responsabile comunicazione della Margherita Paolo Gentiloni gioca con le parole: «Un vertice Rai dimezzato e a fine corsa si aggrappa a una circolare per cacciare Pippo Baudo. Il cavallo di Viale Mazziniha lasciato il posto a un cavillo». Secondo Gabriella Pistone, parlamentare dei Comunisti Itahani e responsabile nazionale del dipartimento Spettacolo del partito, (da Rai attuale è lo specchio fedele dell'attuale governo che regna in uno stato eh confusione e di divisione». Una recente immagine di Pippo Baudo, alla mostra «Dreams» i sogni degli italiani in 50 anni di televisione e pubblicità

Luoghi citati: Baudo, Catania, Formentera, Macerata, Roma, Sanremo