Papà Giorgioni a Palmas «Ti ringrazio» di R. Cri.

Papà Giorgioni a Palmas «Ti ringrazio» PESARO Papà Giorgioni a Palmas «Ti ringrazio» ANCONA Francesco Giorgioni, il padre di Alessandro, l'appuntato dei carabinieri ucciso a sangue freddo da Luciano Liboni il 22 luglio scorso a Pereto di Sant'Agata Feltria, ha telefonato ieri ad Alessandro Palmas, uno dei due militari deh'Arma che sabato hanno catturato a Roma il killer, morto in ospedale per il colpo di pistola sparatogli proprio da Palmas. «L'ho chiamato appena ho avuto il numero di telefono e l'ho ringraziato per quello che aveva fatto - racconta Francesco, anche lui con un passato di carabiniere, per 25 anni al comando della stazione di Alberese (Grosseto), dove tuttora abita - ho cercato di mettermi in contatto anche con l'altro, Angelo Bellucci, ma non risponde nessuno». Il colloquio con Palmas è stato breve, ma - sembra di capire commovente: Francesco Giorgioni conosce anche il padre dell' appuntato trentenne, più giovane dì sei anni di suo figlio Alessandro. «L'ho sentito tranquillo - racconta Francesco - le sue prime parole sono state 'me l'aspettavo questa telefonata, sapevo che mi avrebbe chiamato". Tra l'altro, conosco suo padre, anche lui carabiniere». Poche frasi, per mettersi d'accordo in modo da «vederci, non appena sarà possibile, per abbracciarci». Un incontro che potrebbe essere agevolato dal fatto che Bellucci, residente a Roma da 25 anni, è origmario di Tavolato, in provincia di Pesaro Urbino come Novafeltria: nel piccolo centro vivono ancora tutti i suoi parenti, [r. cri.]

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