La fuga del killer finisce nel centro di Roma di Fra. Gri.

La fuga del killer finisce nel centro di Roma MINUTI DRAMMATICI NEL CUORE DELLA CAPITALE: L'UOMO SI FA SCUDO CON UNA PASSANTE E APRE PER PRIMO IL FUOCO CONTRO I MILITARI La fuga del killer finisce nel centro di Roma Ferito alla testa, Liboni è morto in ospedale. Caccia a chi l'ha aiutato ROMA Viveva nascosto ai margini della città, tra i diseredati che s'affollano nelle mense dei poveri e dormono tra i cespugli di qualche giardinetto. Ma senza mai mollare la presa sulla pistola e sullo zainetto dove nascondeva una piccola fortuna, 33 mila euro, frutto delle sue rapine. Luciano Liboni, detto il Lupo Solitario, il killer che. il 22 luglio scorso aveva freddatoa tradimento un càr^'ihìèrer Alessandro Giorgioni, e che in questi mesi di latitanza non ha esitato à^ sparare coStro agenti ò 'cafàbìhien'/oiBemplici cittadini che l'avevano riconosciuto, è stato intercettato ieri mattina da una pattuglia di due carabinieri motociclisti nel centro di Roma, al Circo Massimo. Liboni ancora una volta ha sparato. Ma questa volta i carabinieri sono stati più veloci di lui. Un proiettile l'ha colpito alla nuca, attraversandogli l'intero cranio, e uscendogli dal davanti. Mezz'ora dopo, Liboni è morto in ospedale. Il Lupo Solitario proseguiva la sua fuga come al solito, muovendosi veloce, con uno zainetto in spalla, vestiti puliti, occhiali da sole. S'era tagliato il pizzetto e s'era fatto la barba di fresco. Cercava di mimetizzarsi tra i tanti turisti che affollano il centro storico e che ieri, al Circo Massimo, già confluivano per il gran concerto in piazza di Simon e Garfunkel. Ma propriouna signora dell?\ folla l'ha c riconosciuto. Si è avvicinata a due vigili urbani, Ivan Bianco e Giorgio, De Angelis. «Io non so se è davvero luì; ma gli assomiglia tàiito». I due, " in moto, addetti al controllo del traffico, si sono improvvisati investigatori. Hanno seguito a distanza Liboni per qualche minuto. Poi, incrociata una pattuglia di carabinieri, anche questi a bordo di motocicletta, h hanno messi al corrente. E' stato a quel punto che è scattata la trappola. I due carabinieri. Angelo Bellucci e Alessan¬ dro Palmas, si sond divisi. Uno ha proseguito a tallonare il Lupo assieme ai due vigili urbani. L'altro ha girato veloce per un'altra strada e l'ha atteso sul marciapiede. Quando finalmente è stato il momento, Palmas, che viaggiava a velocità lentissima, con la pistola in pugno, ha lanciato un grido: «Ehi, Luciano, fermati!». Non è successo niente per qualche secondo. Poi l'inferno. ...Sppp stati sparati almeno otto coipi di pistola nel giro di pochi secondi. Quattro colpi da Liboni, quattro dai carabinieri. Il Lupo ha^ "prèso in ostaggio una donna, una turista francese che si trovava a passare, come aveva già fatto giovedì scorso, quando riuscì a sottrarsi alla cattura tra la stazione Termini e piazza della Repubblica. Ma questa volta la fuga non gli è riuscita. Mezz'ora dopo, tutt'Italia sapeva della fine di un incubo. Il comandante generale dei carabinieri, Luciano Gottardo, si è spostato nella caserma dell'Eur dove sono di base i motociclisti romani. «Sono venuto a stringer^ loro la mano come è giusto per ogni comandante che avvicina i propri uomini quando, in condizioni di estrema difficoltà operano con determinazione, con grande coraggio e grande professionalità. Ricordo che nella circostanza non c'è stato altro spargimento di sangue di civih. Ma interprete anche dei sentimenti di umanità, che da sempre costituiscono il patrimonio del carabiniere, non posso non esprimere rammarico per la tragica conclusione della tormentata esistenza,.f!,el,LJboni, che facendo uso delle armi ha indotto i nostri uomini a reagire». Nelle stesse ore, i magistrati concludevano gli interrogatori di rito. Il procuratore aggiunto Italo Ormanni ha chiesto di identificare la signora che ha dato il via alla fase finale della caccia all'uomo. Le indagini comunque continuano: i carabinieri sono certi che Liboni avesse qualche complice che l'ha aiutato nella fuga. Si parla di un pregiudicato già identificato. Altri sono sospettati. E c'è da capire quale era la «base» dove s'appoggiava: forse un anfratto in qualche giardino pubbhco del centro, probabilmente dalle parti di piazza Vittorio. Da lì telefonava anche, mai con il cellulare, ma tramite cali center, nello Sri Lanka, dove aveva una fidanzata e anche qualche proprietà. Lì sognava di andare a rifugiarsi, ima volta chiusa la sua carriera criminale.. f,l Il presidente della Repubblica, Cario Azeglio Ciampi, ha telefonato ,, al generale Gottardo per congratularsi coi^ i carabinieri; Ciampi ha chiamato anche il sindaco di Roma Walter Veltroni complimentandosi per l'attenta vigilanza e il senso civico manifestati dalla Polizia municipale nell'individuazione di Liboni. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha espresso al generale Gottardo e al ministro dell'Interno Beppe Pisanu «vivo compiacimento» e «congratulazioni» per l'operazione compiuta [fra. gri.]

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