Biografie-boom da Christa Wolf a Glenn Gould di Mirella Appiotti

Biografie-boom da Christa Wolf a Glenn Gould PROSSIMAMENTE di Mirella Appiotti Biografie-boom da Christa Wolf a Glenn Gould LE «Vite narrate»: un tema al momento parecchio aggredito della nostrana editoria. E una delle più veloci a «sentire» la nuova tendenza è la romana e/o che, partita con la «Sylvia Plath» di Stefania Caracd e con «Valzer nero» ossia «D racconto della vita di Sissi» di Ana Maria Moix («eroine» per il vero sovresposte), proseguirà con altri pregevoli ritratti: «Christa Wolf» di Jorg Magenau e «Glenn Gould», biografia ufficiale del maggior esperto mondiale, Kevin Bazzana, del grande musicista e un «Fortebraccio da Montrone» di Marco Ruffini. D che è appena una punta d'iceberg nell'avventura di questo piccolo editore con larga notorietà, dedito soprattutto alla narrativa. E se stavolta la rubrica parla di lui è perché duplici sono le sue specificità: allargare progressivamente l'area geografica delle proprie ricerche; aver seguito nei 25 anni della sua attività ogni autore nel proprio percorso con un'acribia non così frequente sul fronte italiano del libro. Ne è la prova un catalogo, anche se il suo inventore Saniti Ferri non ama troppo pubblicizzarsi, che comprende 600 titoli e spazia in mezzo mondo. Partenza dai Paesi dell'Est (chi se non Ferri ha lanciato un grandissimo come Hrabal?); poi i russi; i tedeschi (chi se non lui ha «imposto» Christa Wolf?); l'America (con juicio, comunque tra gli altri due Pynchon); la Francia di Izzo e Schmitt (dopo «Ibrahim» e «Piccoli crimini coniugali» che debutterà in teatro con Andrea Jonasson, la moglie di.Strehler, è in arrivo «Milarepa» e, nonostante l'attacco della Rizzoli, «ho altri tre suoi romanzi nel cassetto» dice l'editore). Andando poi gradualmente verso il Sud, nel 2005: Vietnam, Mauritius («Blu Bay Palace», il romanzo di una scrittrice formidabile), ancora la Grecia (dopo l'ottima accoglienza, complice la Fiera del Libro, ricevuta dalle «Streghe di Smirne» di Mara Meimaridi). Quanto all'Italia, oltre ai dieci anni di sodalizio con Massimo Carlotto, altra scoperta (quando nessuno ancora credeva nel suo futuro di scrittore noir), da Ida Levi alla Ferrante acquisti significativi e sempre ben mirati. Adesso ima protagonista nelle collane e/o è come si sa l'Africa della collana «I leoni». nata due ansi or sono,una scommessa quando, di nuovo. Ferri ha puntato su sconosciuti come Achebe e Kouruoma (due nuovi loro testi in programma tra poco), NdioneeBeyala,oggi premiatissimi. Per ottobre un fuoriclasse come Zakes Mda «considerato con la Gordimer e Coetzee tra gli autori più rappresentativi della letteratura sudafricana», un hit in Usa. Al romanzo ((The heart of readness» seguiranno, come costume dell'editore, altri suoi titoli, «Ways of dying» e «The Madama of Excelsior». Tra i nuovi libri d'autunno, la e/o tiene a segnalare, oltre a due romanzi canadesi («Romantica» di Barbara Gowdy, calibro alla Alice Munro, e «Ascensione» di Steve Galloway, singolare storia di uno zingaro che fugge dalla Transilvania durante un pogrom contro la sua gente e per salvarsi si arrampica su un campanile: di qui la sua carriera di funambolo...), una raccolta di racconti di Etgar Keret (l'autore di «Pizzeria kamikaze») come sempre legati, entro il registro del surreale e dell'assurdo, alla tragica realtà israeliana nonché la «Trilogia sporca dell'Avana» di uno scrittore amatissimo come Gutierrez. Mettendo però avanti a tutti il romanzo italiano, nella fattispecie «La badante» di Paolo Teobaldi, ironico e struggente Giorgio Paletti: storia d'amore e di provincia. Ferri crede fortemente in questo autore pesarese che ha oltrepassato la mezz'età e di cui ha già pubblicato tre titoli. Si prepara a fare, anche di lui, un caso. Senza distogliere l'occhio dal suo prossimo traguardo che è la Cina. Niente di vero... Verissimo, al contrario. «Niente di vero tranne gli occhi» è il titolo del nuovo romanzo di Giorgio Paletti, a ottobre da Baldini Castoldi Dalai: questa volta ambientato (in parte) in America, protagonista una donna... e un uomo. Per impegno con l'editore, cui ha già consegnato il malloppo, la neosuperstar italiana del thriller non dice oltre. «Sarebbe come affossare il libro prima die esca». Stiamo al gioco (noi, quantomeno). Intanto «Io uccido», tuttora in classifica, ha toccato il milione duecentomila copie. E adesso? «E' tanto che d penso, finalmente scriverò dei racconti», confida al telefono dalla sua casa di Capoliveri all'Elba. Nonostante un' auto repentinamente fusa Paletti è di ottimo umore. A parte le formiche.,. Ma tutto non si può avere. Una delle case editrici più veloci a «sentine» la nuova tendenza è la romana e/o che ha già pubblicato «Il racconto della vita di Sissi». Le altre «scoperte» e il buon catalogo Giorgio Paletti: ad ottobre il nuovo romanzo