Tutti a Memphis per celebrare 50 anni del rock

Tutti a Memphis per celebrare 50 anni del rock NELLA CAPITALE DEL TENNESSEE: AL CENTRO DELLE MANIFESTAZIONI, NATURALMENTE, ELVIS E LA SUA MEMORIA Tutti a Memphis per celebrare 50 anni del rock Marco Fiocchi L Blues ha avuto un figlio e l'hanno chiamato Rock. That's ali right, "Tutto bene", cantava il suo papà: era il 5 luglio 1954, ai Sun Studio di Memphis, Tennessee, il nuovo sound a stelle e strisce lanciava i suoi primi vagiti dall'ugola di un diciannovenne di belle speranze, Elvis Presley. Alla faccia di Mrs. Morman, l'insegnante di musica alla locale L.C. Humes High School (659 Manassas Street), che non seppe proprio leggere nel futuro del Re del rock'n roll mettendogli un'insufficienza in pagella per convincerlo che la carriera di cantante non faceva per lui. Nel 2004, alle 11 del mattino dello stesso giorno d'estate, dagli stessi studi di registrazione, Scotty Moore, il chitarrista della magica session di 50 anni fa, ha fatto scendere di nuovo la puntina del giradischi sul piatto ma, questa volta, ha lanciato quella stessa canzone via sateUite in simultanea in tutto il mondo. ,. ftabris — E'stato solo l'inizio dei festeggiamenti per ricordare il 50" compleanno del Rock. E allora, quale spunto migliore per un viaggio degno di nota, sul pentagramma delle emozioni, dei luoghi e dei personaggi che hanno tenuto a battesimo quel genere musicale. L'epicentro è Memphis. A sottolineare la sua vocazione di «terra promessa della musica americana» basti pensare all'originale classifica stilata dagli artisti Usa che vede, tra le 100 canzoni da salvare, 12 testi scritti a Memphis o da cantanti che hanno forti legami con la metropoli americana. E in quel sorprendente juke-box cittadino la parte del leone la fa il rock, con That's ali right, JaiIhouse rock, Hound dog eHeartbreak hotel di Elvis Presley, Great balls of Fire e Whole lotta shakin' di Jerry Lee Lewis, Blue suede shoes di Cari Perkins, Pretty woman di Roy Orbison. Una visita al 706 di Union avenue, ai Sun Studio appunto, dove la maggior parte di quegli hit hanno visto la luce, è dunque di prammatica. L'hanno conservato come alle origini, con ancora gli stessi intemi e gli strumenti musicali degli Anni 50. Ovviamente il 5 luglio è stato il suo giorno, in programma anche il Rock'n Roll Reunion Party e un concerto commemorativo con la partecipazione straordinaria dell'attore Billy Bob Thomton. Tutto questo è stato il prologo. La vera protagonista, infatti, rimane Graceland, la leggendaria dimora del Re del rock'n roll, al 3764 di Elvis Boulevard ovviamente. Meta ogni anno di 700 mila persone (il che ne fa il secondo edificio più visitato d'America, prima di lei c'è solo la Casa Bianca, a Washington), per un tour di 60/90 minuti con l'ausilio di una guida speciale: la voce registrata di Elvis che fa gli onori di casa, raccontando ogni singola stanza, dalla Jungle Room con tanto di piscina e cascatella alla camera dei trofei discografici (113 solamente i dischi d'oro e di platino appesi alle pareti), a quelle che mettono in mostra i suoi sfavillanti costumi di scena, fino alla Sincerely Elvis dove si possono vedere fotografie e filmini della sua vita privata e al Walk a Mile in My Shoes, piccolo museo con in programma ogni mezz'ora un film di 22 minuti che ne ripercorre le fasi salienti della carriera. Le stravaganze certo non mancano a Graceland, dall'Automobile Museum con l'incredibile par¬ co auto di Presley, compresa la Cadillac rosa del 1955, al Lisa Marie jet, una specie di Graceland volante, imo dei due aerei privati del cantante. Per finire con la storia di Raising sun, il suo cavallo preferito, inumato con la testa rivolta a est (là dove sorge il sole, appunto). Una chicca: se spedite una cartolina dall'ufficio postale intemo, arriverà a destinazione con il timbro ufficiale di Graceland. Quest'anno, complice il compleanno del Rock, il pellegrinaggio a Graceland comincerà con un mese di anticipo. Ma la summa dell'omaggio al Re rimane l'Elvis Week (nel 2004 dal 7 al 16 agosto), ogni giorno con un evento in programma a celebrarlo. E come sempre l'appuntamento da pelle d'oca sarà alle 9 di sera del 15 agosto, il Candlelight Vigli 5-VigilCast: a piedi, ognuno con una candela accesa in mano, si va in silenziosa processione a rendere omaggio alla sua tomba, al Meditation Garden, 24 ore prima della sua data di morte (avvenutali 16 agosto 1977). Prima di lasciare Graceland, firmate anche voi con una dedica il muro di cinta in pietra della lussuosa dimora. La più struggente recita Elvis reincarnate, pleasel, «Elvis reincarnati, per favore!». Detto fatto, ma un po' più lontano da casa. D 15 agosto alla Blaisdell Arena di Honolulu, alle Hawaii, e il 21 al Singapore Indoor Stadium di Singapore, infatti, Elvis è vivo e suona insieme a noi. In forma come ai bei tempi, con il costume di scena sfavillante di lustrini l'uni¬ ca, vera stella della musica americana tornerà a brillare sul palcoscenico. Miracolo sì, ma della tecnologia. Ad ancheggiare il bacino alla sua maniera non sarà proprio Elvis in carne e ossa. Sul palco saliranno tutti i vecchi musicisti di Presley, prenderanno posto con gli strumenti aspettando l'ingresso del Re. Spente le luci, la sua immagine proiettata su un grande schermo attaccherà a cantare gli hit più famosi con l'accompagnamento in perfetta sincronia della sua band. Se vi perdete il grande show in omaggio del più famoso fantasma dello spettacolo (sono in molti negli Usa i fan pronti a giurare di aver visto The King al ristorante o per la strada) almeno andate a donnire con lui. Nel ' senso buono della parola. Insomma, restate a Memphis e prenotate una delle 128 camere dell'Heartbreak Hotel (tei. 001/901/ 3321000; glsales@elvis.com; con The Graceland Package si pemotta a 146,95 dollari a notte, compreso l'ingresso alla casa e ai musei di Elvis). Già che ci siete, però, fate imo sforzo e scegliete una delle 4 suite a tema: la Graceland Suite, fatta a immagine e somiglianza della casa-madre; l'Hollywood Suite, con mini-cinema per rivedere tutti i film di Presley; la Gold 6- Platinum Suite, in stile Anni 50, che celebra i suoi successi discografici; e la Buming Love Suite, ispirata all'omonimo hit del 1972, la più richiesta dalle coppie in viaggio di nozze. Se poi per la colazione in camera ordinate un panino alla banana con burro di arachidi, uno dei piatti preferiti da Elvis, fate di sicuro un figurone. Prima di tomare a casa, fate ancora una visita, che vale doppio. Al Lansky's Clothes That Rock Shop, il sarto ufficiale del Re. O vi fate un guardaroba come il suo o ne approfittate per visitare il più bell'albergo della città, il Peabody Hotel (149 Union avenue) in cui si trova il negozio. E dove, alle 11 del mattino e alle 5 della sera, mezza dozzina di anatre scortate da un inserviente ad hoc (il Duckmaster), camminando impettite su una passatoia rossa, raggiungono appena sveglie e lasciano per andare a nanna la fontana nella Gran Lobby. Al suono di una marcetta marziale. Ma non di Elvis. Nobles, oblige. Il punto culminante dell'omaggio al Re sarà l'Elvis Week dal 7 ali 6 agosto: nella notte di Ferragosto tutti andranno a piedi, con una candela accesa in mano, in silenziosa processione per rendere omaggio alla sua tomba, al Meditation Garden ' Lai tomba di Eivìs e (sotto) il grande Presley in concerto nella sua Memphis