Il «treno del mare» supera l' esarne della domenica

Il «treno del mare» supera l' esarne della domenica NON SI ETERIFICATO IL CONSUETO SOVRAFFOLLAMENTO, I CONDIZIONATORI HANNO FUNZIONATO Il «treno del mare» supera l' esarne della domenica Viaggio senza problemi per chi ha preso il convoglio che porta alle spiagge liguri Trenitalia: il famigerato «treno del mare», almeno quello partito alle 8,35 da Porta Nuova, diretto a Ventimiglia, in passato oggetto delle più pesanti contumelie dei turisti diretti in Riviera, questa volta se la cava diciamolo, un po' a sorpresa con un 7 in pagella. E' vero che il temuto assalto di viaggiatori c'è stato solo in parte, ma il convoglio ha retto bene all'ondata di turisti carichi di zaini e valige; non solo è riuscito a rispettare, più o meno, gli orari, ma il viaggio è stato abbastanza gradevole, sull'antica e tormentata linea Torino-Savona. Le carrozze della seconda classe avevano tutte l'aria condizionata in funzione e quando alle 11 è comparso, preannunciato dal campanello da bicicletta, un tocco fin de siècle che non guasta, pure il carrello del servizio bar, prova incontrovertibile che i corridoi, nei vagoni, erano sufficientemente liberi, s'è capi¬ to che ieri è stata una giornata molto speciale; quando poi il controllore, dall'aria serena e non congestionata come in altre drammatiche occasioni, ha fatto capolino nelle vetture per controllare i biglietti, è quasi l'apoteosi, il miracolo. «Siamo in un Paese normale, dunque gli spot di Trenitalia non raccontato le cronache di un altrove immaginario», è stato il commento incredulo. Il Regionale, che ha vissuto un breve e comprensibile momento di crisi all'inizio del percorso (prima che, a Cavallermaggiore, scendessero decine di ragazzi diretti verso un noto parco acquatico che ormai fa concorrenza al mare), s'è poi ripreso, sino a raggiungere la stazione di Savona con «solo» 12 minuti di ritardo rispetto all'orario. E in carrozza l'atmosfera era relativamente rilassante, in un rassicurante mix di viaggiatori dai comportamenti più che civili. Diciamo questo perchè, l'anno scorso proprio in questi giorni di fine luglio, era accaduto il finimondo. Gruppi di teppisti devastarono gli scompartimenti e, alla fine intervennero in forze i carabinieri, per scortarli - tra l'altro - in una discoteca della Riviera allora oggetto di cult. Invece niente di niente. Si dorme, si legge il giornale, si fanno programmi per la giornata al mare. Ci sono signore anziane e gruppi di ragazzi già pronti per la spiaggia. Poche valige e tanti zaini colorati. Assorbita senza danno persino una lunga colonna di boy scout. A ogni stop in stazione, gli habitué volgono gli occhi al cielo: «Ecco, adesso arrivano in massa...». Possano, Mondovì, Ceva. No, nessun problema. Il treno è esaurito sì, ma niente effetto carro-bestiame. Volendo sottilizzare, si potrebbe lanciare una critica sulla scarsa pulizia dei vagoni, dai vetri opachi e polverosi per finire ai corridoi, non esattamente tirati a lucido. Ma per carità. Quisquilie, rispetto alle tradotte horror del 2003. Giuseppe Codino, classe 1931, è stupito: «Mah, l'altra domenica la musica era ben diversa, si vede che c'è meno gente perchè il numero delle carrozze non è stato aumentato, son sempre le stesse». Anche il rientro, in apparenza, osservando i ritardi che compaiono via via nel display dei cartelloni appesi nell'atrio della stazione, pare di quelli non da tregenda, da segnare nel libro nero. Scompartimenti affollati, un po' di caos sulle banchine, ma nulla di particolarmente grave; nella tarda serata, dopo gli ultimi arrivi, il bilancio non è sconfortante. Speriamo solo che per i viaggiatori del week end non sia solo una fortunata, casuale, circostanza. L'estate è lunga, gli esami per Trenitalia non finiscono mai. [in. nu.l

Persone citate: Giuseppe Codino

Luoghi citati: Cavallermaggiore, Mondovì, Savona, Torino, Ventimiglia