«In pensione con molti bond e poca Borsa»

«In pensione con molti bond e poca Borsa» L'INVESTIMENTO PER L'IMPIEGATO CHE RICEVE LA LIQUIDAZIONE «In pensione con molti bond e poca Borsa» Secondo i tecnici il risparmio gestito, condito con qualche Etf, è da preferire al «fai da te». Per le obbligazioni pochi corporate, nell'azionario meglio soluzioni globali con un po' d'Oriente forum Francesco Spini UN portafoglio per investire la liquidazione dopo una vita di duro lavoro? «La parte obbligazionaria - suggerisce Filippo Casagrande, responsabile area finanza di Banca del Gottardo Italia - dovrebbe ricoprire la parte preponderante, circa il 6007o del portafoglio, mentre ciò che resta può essere dedicato all'azionario». Ma partiamo dai bond. «Una notevole fetta - prosegue Casagrande -, pari al 1007o, dovrebbe essere dedicata alle convertibili europee». Una classe di attività «ibrida», che offre «rendimenti più elevati, tra l'I e l'I ,50Zo in più dei governativi e ha una certacóirelazione cótìH mercato azionario. Naturalmente, per ottenere una buona diversificazione, è meglio in questi casi propendere per un fondo o per un comparto di Sicav lussemburghese, senza tralasciare anche l'opzione Etf». Un altro 300Zo sempre restando nell'investimento di debito - Casagrande Io impiegherebbe in bond a tasso fisso, «con governativi area euro di durata finanziaria inferiore ai due anni». Quanto alla scommessa sulle valute se «l'area americana, a causa dell'incertezza del dollaro, la tralasce-, rei», un 307o si potrebbe puntare «su obbligazioni a tasso fine a breve termine in yen». La parte restante si potrebbe giocare tra cassa e titoli a tasso variabile in euro, soprattutto in ambito bancario, con scadenza massima 2008, tutti nello spettro più sicuro della scala di rating». Sul versante azionario, invece, Casagrande consiglia un 1007o di Giappone («fondi growth»). Il 2007o lo destinerebbe invece al mercato europeo, tra fondi, e scelte settoriali in titoli. Tra questi primeggiano i finanziari («hanno valutazioni inferiori rispetto al mercato e utili in salita») con società quali Abn Amro, Banco Popolare di Verona e Novara, Ing Groep e Bnp Paribas. Altro settore è l'energia («caro ma stabile e dall'elevato dividend yield») con i classici TotalFina e l'italiana Eni. Tre outsider per completare il portafoglio: «Un 407o da investire sul mercato indiano, che ha potenziali di crescita simili a quelli cinesi, ma su basi più solide. Un 307o in titoli auriferi mondiali». E un altro 307o, infine, «in fondi che puntano sui mercati emergenti europei». «La scelta di un'asset allocation per chi va in pensione non è facile commenta Stefano Fabiani, gestore azionario di Zenit Sgr - in quanto l'obiettivo non è una rendita nel lungo termine: i tempi sono meno ampi)). La prudenza spinge, anche in questo caso, a favorire la parte obbligazionaria, con il 4007o, seguita da un 3007o di azionario e da un altro 3007o di liquidità. «Quest'ultima va intesa come investimenti a rischi limitatissimi, come BoT a 6 mesi o BTp con vita residua non superiore ai 6-9 mesi. Sono utili per avere sempre riserve pronte da impiegare quando si abbia un bisogno stringente di cassa». La classe obbligazionaria, invece, «andrebbe suddivisa tra un 2007o di emissioni a tasso variabile e un 2007o a tasso fisso». Per le prime Fabiani si spinge anche sul corporate «tranquillo, per dare una leggera scossa sui' rendimenti, attraverso emissioni come Enel, Eni e Telecom)). Quanto ai governativi («è preferibile l'area euro, per non prendersi troppi rischi di valuta, un Btp va benissimo»), sarebbe bene suddividerne una parte ( 1007o) in durate medio brevi (3/5 anni) e un altro IO1)*) a 5-10 anni. Per il variabile, invece «punterei su un CcT». Quella che invece può fornire un extrarendùnento al portafoglio è la parte azionaria. «Stiamo parlando del 3007o di una cifra modesta, quindi non consiglierei scelte troppo frammentate, per non fiaccare la possibile performance con commissioni di ingresso e gestione con i fondi e di negoziazione per i singoli titoli». L'area preferita è l'Europa, con un consiglio di pesarla al 2007o, e si può cavalcare con «fondi indice, poco costosi, o con un Etf che rappresenti ad esempio l'EuroStoxx 50». Un 1007o lo riserva invece all'America, dove puntare con strumenti analoghi. Altro 1007o potrebbe essere dedicato al sovrarendimento derivante dalla gestione attiva dei fondi «con cui mirare a nicchie di mercato, come ad esempio i titoli a media e bassa capitalizzazione, che ritengo al momento interessanti». Ma anche tra i pensionati le categorie da considerare sono due, secondo il parere di Massimo Morchio, direttore investimenti di Ras Asset Management. «C'è chi dei soldi prevede di averne bisogno subito - spiega - e quindi non può andare molto oltre una gestione della liquidità, scarsamente remunerativa, o a un fondo total return che in un anno può dare qualche chance in più». E c'è chi, invece, può pennettersi un orizzonte temporale più importante per impostare un investimento. Con un'avvertenza: «Sotto i tre anni non si parla di investimento, ma di speculazione». Come agire? Morchio inizia col bocciare la soluzione «fai da te», con «qualche eccezione per gli Etf (per chi non crede nella gestione attiva) e per gli investimenti obbligazionari governativi». Con queste premesse «si può ipotizzare un portafoglio composto per il 6007o di azionario e per il 4007o da scelte sul campo obbUgazionario». Sul punto azionario, però, secondo Morchio, non serve acquistare un portafoglio sterminato di fondi «o, peggio, di titoli. Basta un 45-5007o rappresentato da un fondo azionario intemazionale, da scegliere con cura guardando i suoi risultati sull'arco temporale più lungo possìbile, almeno da 3/5 anni. In questo caso sarà il gestore a ricalibrare il portafoglio sulle opportunità offerte dai listini a livello mondiale». La scelta può essere condita da un 10-1507o di Paesi emergenti, «che costituiscono un investimento differente da quello tradizionale e che richiede uno stile di gestione ad hoc». Sul fronte bond, niente corporate o high yield, ma «titoli sovrani dell'area dell'euro, a scadenze contenute, massimo 5-6 anni, con una durata finanziaria media di 2 o 3 anni». In questo caso va bene anche il «fai da te»: «Cct per il 2007o di tasso variabile e un altro 2007o di titoli di Stato a tasso fisso». Strizza l'occhio al risparmio gestito anche il portafoglio messo a punto da Cristiano Busnardo, amministratore delegato di Sg Asset Manage¬ ment Italia. «C'è una regola americana che consigha di destinare alla parte a minor rischio - bond e monetario - una quota pari alla propria età. Un settantenne, in pratica, dovrebbe riservare solo il 3007o all'azionario. È una regola che si può condividere, perché con l'avanzare dell'età diminuisce la propensione al rischio». La parte azionaria residuale serve solo a «far partecipare alle fasi di rialzo dei mercati, senza mettere a repentaglio il patrimonio messo da parte». E se 0 portafoglio difensivo-tipo prevede «azioni al 1507o, bond al 6507(i e monetario al 2007o», in questo momento «sovrappeserei la componente azionaria, al 1807o, con sottopeso per le altre due, all'82%, con un 3407o di monetaria e 4807o di obbligazionaria». Lo strumento ideale «è mia sicav multicomparto, in cui sarà più facile ricalibrare di volta in volta le scelte ed è lo strumento più efficace per tempi, costi e oneri procedurali». Il focus sull'azionario considera fattori macro. «A livello globale - spiega Busnardo - si va verso una fase di normalizzazione della crescita: il venir meno dei sostegni fiscali e dei tassi bassi in Usa dovrebbe rallentare la corsa, senza comprometterla», mentre, nell'Eurozona la ripresa «sarà più graduale», sotto il peso ancora deUe incognite «di tipo strutturale». Ma per il mercato azionario (do scenario è ancora favorevole, salvo shock inattesi». Comunque, «per cifre così basse è meglio un fondo globale, che offre sufficienti spunti di diversificazione, magari con un 207o di Giappone». In vista di una tendenza al rialzo dei tassi «sulla parte bond è bene concentrarsi sulle durate brevi per non risentire di perdite in conto capitale». In particolare un 4307o «andrebbe dedicato all'area dell'euro, mentre un 507o lo possiamo giocare su bond esteri, prevalentemente in dollari, per cavalcare temi geografici e di duration con cui diversificare meglio il portafogho di reddito fisso». 66 Tra le scelte anche fondi che puntano sui titoli legati-ali'oro, in Asia andrà A A bene l'India Hy^y Per puntare sulle azioni conviene la gestione passiva che limita l'impatto dei costi 66 99 Ift^t La vera regola ™™ è questa: se hai 70 anni devi investire il 70o7o in basso rischio Se ne hai 30 si scendeal30oZo 99 ÉLféL Per diversificare lungo periodo basta un solo fondo globale scelto mettendo a confronto i risultati nel A&k FILIPPO CASAGRANDE Responsabile Area Finanza di Banca del Gottardo Italia STEFANO FABIANI gestore azionario di Zenit Sgr CRISTIANO BUSNARDO amministratore delegato di SG Asset Management Italia : [ I ^ ^'^" ; WmmuP ^ pPjf^ JSr i MASSIMO MORCHIO direttore investimenti di Ras Asset Management Titolo AUTOSTRADE BANCA INTESA UNICREDITO CAPITALI A B.P. VERONA NOV. SEAT P.G. B.P.VERONA NOV. UNCREDTO GLI ESPERTI CONSIGLIANO. Emittente . DEUTSCHE BANK DRESDNERBANK MORGAN STANLEY MORGAN STANkEV MORGAN STANLEY MORGAN STANLEY WEBSM : WEBS1M DRESDNER BANK ; WEBSM : WEBSM Giudizio FINMECCANICA UNIPOL PIRELLI&C. T.l. MEDIA ALITALA INTERPUMP GROUP TSCAL RASBANK RASBANK E SCONSIGLIANO... CHEUVREUX v RASBANK; RASBANK WEBS1M :CENTROSM : v ^{ASBANK;- WEBSM ' •, . MORGAN STANLEY MERR1LLTYNCH 0:; LE BORSE A CONFRONTO *mo ■(•2007c *1007o NASDAQ Target 7 20 •'••"I ^■0' 3,30 . "■j'oc"" *»"-* 5,20 jjj'c-i *- '' Sf^O n.d. ' — .Js!* 6 i'-jjig 'nHa~ "j*?.".... 3,62 n.d. asil 0,28 n.d. n.d. 4.80 3,20 n.d. 5 50 '■•j ...n.d. -nvi* Set.2003 Nòv.2003 Gen.2004 Mar.2004 Mag.2004 Lug.2004