Lo avvistano ovunque ma non è LUI
Lo avvistano ovunque ma non è LUI L'EFFETTO PSICOSI Lo avvistano ovunque ma non è LUI Michela Tamburrìno ROMA Faceva colazione di primo mattino Luciano Liboni, in un bar di Orte. Lo sguardo stralunato ma di buon appetito, trangugiava un cappuccino accompagnato da due cornetti e portava i pantaloni aUa zuava. Naturalmente non era Liboni, ma chissà quale povero signore scambiato per U kiUer soUtario, oppure, megho, U tutto è frutto di un'immaginazione particolarmente fertUe. E non era certamente Liboni l'uomo che si aggirava nottetempo nei pressi dell'Ikea di via Anagnina a Roma, peraltro chiusa a queU'ora. Buontemponi, dicono in Questura, fortunatamente non molti e quelh che hanno segnalato avvistamenti da Ufo, certo non lo hanno fatto per sciacaUaggio o per foiba, soprattutto si è trattato di persone in buona fede, seriamente convinte di aver visto e dunque seguito l'assassino, investigatori fai-da-te spinti dai più buoni propositi. In sala operativa deUa Questura, se le ore che hanno seguito la sparatoria tra le vie centrali di Roma a ridosso deUa stazione Termini sono state contraddistinte da migliaia di telefonate stemperate nella notte, la giornata di ieri ha fatto segnalare avvistamenti molto meno fantasmagorici. Certo è che quando le descrizioni risultano più attendibili, daUa centrale si parte in assetto di guena, giubbotti anti prole', .ale, macchine corazzate e tutto queUo che segue. «Qualche segnalazione bislacca c'è stata - dicono in sala operativa - per lo più erano persone spaventate. Su cento telefonate ne abbiamo controllate venti. Tutti volevano coUaborare, hanno lasciato U loro recapito, si sono trattenuti sul posto, anche se noi chiediamo di stare attenti. Un altro motivo di preoccupazione è che Liboni spesso si muove in luoghi affoUati, dove è più facUe mimetizzarsi e dove una reazione deUe forze debordine è più problematica. Ed è appunto dai posti più frequentati che arriva il maggior numero di telefonate. Hanno chiamato persone giovani e anziani, casalinghe e studenti». Anche dal nucleo operativo dei carabinieri le stesse sensazioni. «Tantissime telefonate che vengono da sincera partecipazione emotiva. Purtroppo erano solo rassomiglianze». Foto apparse su tutti i giornali, identikit e minuziosa descrizione deU'abbigliamento, hanno fatto sì che alcuni lo vedessero, in mattinata, a passeggio sul litorale di Tenacina nei pressi di Latina. Informazione scartata, mentre ne è stata presa in considerazione un'altra, arrivata ancora da Latina. NeUa località balneare a sud di Roma U "lupo" avrebbe tentato di mettere a segno un colpo che avrebbe potuto aiutarlo neUa fuga. Nel pomeriggio si è avvicinato ad un uomo e con «fare minaccioso» avrebbe tentato di rubargli l'auto ferma neU'area di parcheggio. 33 quasi derubato avrebbe raccontato agh agenti: «È stato tutto molto veloce», Liboni avrebbe tentato sì di prendere la vettura ma non ci sarebbe riuscito perché disturbato daUe troppe persone presenti. Sempre a Latina, il killer sarebbe stato protagonista di una rapina ai danni di un autista del Cotral. E da qui, sembra proprio si possa ripartire.
Persone citate: Liboni, Luciano Liboni, Lui Michela
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