«Baby moon» L'ultimo viaggio prima dei figli

«Baby moon» L'ultimo viaggio prima dei figli UNA TENDENZA AMERICANA «Baby moon» L'ultimo viaggio prima dei figli La gravidanza si festeggia con una vacanza Alberghi e agenzie organizzano pacchetti «ad hoc» Raffaella Silipo Lo chiamano «Baby moon» o «The Last Hurrah». H secondo slogan è meno carino ma decisamente più realistico: negli Stati Uniti si sta diffondendo infatti la moda di programmare un viaggio da sogno mentre si aspetta il primo bambino, nella previsione che poi, per un bel po', di ristorantini e lunghe ore di relax non si parlerà affatto. Una moda frutto anche del nuovo stile con cui si affronta la gravidanza: non più un interminabile perìodo da trascorrere a riposo, a sferruzzare maglioncini per il pupo, infagottate in vestitoni prémaman, ma un momento glorioso e persino sexy da godersi fino in fondo, bikini compreso, sulla scia di attrici e top model che affrontano allegramente e pancia al vento i loro nove mesi, buonultima Monica Bellucci immortalata su «Vanity Fair». In America è diventato un vero e proprio rito di passaggio: amore, matrimonio, concepimento, viaggio. Un sondaggio del sito «babycenter.com» ha scoperto che ben l'SS per cento delle donne pianificano un viaggio con il partner nel perìodo della gravidanza. Così molti hotel, incuriositi dal considerevole numero di signore incinte che facevano la coda alle toilettes nelle hall o chiedevano un surplus di acqua naturale in camera, hanno incominciato a offrire pacchetti turistici loro dedicati, comprensivi di massaggi prenatali, stuzzichini in caso di naursee o voghe improvvise, persino ed di ninne nanne. Il «Wall Street Journal» cita alcuni esempi. «The Five Gables Inn 8- Spa» a St Michaels in Maryland offre il pacchetto «Bundle of joy» a 510 dollari e ha attrezzato la sua videoteca con titoli del tipo «Senti chi parla». In primavera il «Planter's Inn» di Charleston ha lanciato '«Baby^on thè way» una tre notti da 1399 (.dollari .con tanto di confetti, sigaro e cognac per il futuro padre. Nella California del sud L'Hotel «Estancia la Jolla» propone la sua tre giorni dal duemila dollari con varie prelibatezze culinarie ma soprattutto un appuntamento con un «personal shopper» che conduce e consiglia acquisti in uno dei negozi più esclusivi dedicati ai bebé. Addirittura al Cliffs Resort di Pismo Beach in California il proprietario si è messo d'accordo con una società locale che produce gelati per creare un nuovo gusto dedicato alle mamme, Baby Brickle. Altri offrono orsetti o abiti da neonato con il logo dell'hotel. I sociologi spiegano la moda con il fatto che un po' dovunque in Occidente si fanno sempre meno figli e sempre più tardi: facile che le coppie in attesa abbiano una certa età, siano già affermate sul lavoro e molto concentrate sul pupo, dunque disposte a spendere per la «baby moon». Qui come ovunque fa premio il buon senso: non sono tutte Nina Morìe, instancabile animatrice nei party della Costa Smeralda fino al nono mese. Una futura madre media, allo champagne preferisce un buon massaggio, anche se a volte i massaggi possono avere effetti indesiderati, come ben ricorda la signora Catherine Lee che partorì a Cancoon in largo anticipo sul temine, causa massaggio un po' troppo vivificante. Generalmente vengono sconsighate le crociere a chi soffre di nausea ed è meglio evitare posti dove non ci siano toilettes a disposizione. Da escludere lo slalom speciale (persino Deborah Compagnoni dopo il sesto mese si è astenuta dalle discese) e le immersioni subacquee. Certo, Staffi Graf ha palleggiato con il marito André Agassi fin quasi in sala parto, ma sono eccezioni. Per quanto riguarda la scelta delle mete, occhio ai Paesi esotici con obblighi di vaccinazioni particolari e alla montagna oltre i 2500 dove si può incorrere in episodi di carenza di ossige.x no. Se .c'è un posto shs p.amaparticolarmente, meglio togliersi la voglia. Per non farlafìne di quel trentacinquenne intervistato qualche tempo fa in .un .sondaggio «Explorer-La Stampa», che alla domanda sul perchè non volesse figli rispondeva: «Voglio sempre potermi alzare e decidere di andare a Parigi».

Luoghi citati: America, California, Charleston, Maryland, Parigi, Stati Uniti