Borsellino, memoria e polemiche

Borsellino, memoria e polemiche PERA: «LA VITA DI UN UOMO CONTINUA SE ERA RICCA DI VALORI» Borsellino, memoria e polemiche Un incendio doloso distrugge un terreno confiscato a Cosa Nostra LaraSirìgnano PAURM0 *4^WH«4!#Nel giorno dedicato alla memoria Cosa nostra toma a farsi sentire. A poche ore dall'inizio delle cerimonie di commemorazione dell'eccìdio di via D'Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, un incendio distrugge un campo di grano à Pórtella della Ginestra, tra San Giuseppe Jato e Piana degli Albanesi. Le fiamme bruciano uno dei terreni confiscati alla mafiaeaffidatiallacooperativaPlacidoRizzotto-Libera terra. Palermo, intanto, ricorda. Inpiazza XEI vittime, dove l'Unione cronisti e l'Associazione magistrati piantano un albero in memoria delle vitti¬ me della mafia, poi nel luogo della strage dove il presidente del Senato, Marcello Pera, depone una cotona di fiorL"«Laìvita.di un uomtì *cdid9»j continua anche quando è scomparso, se essa è stata spesa per professare e perseguire valori che vivono anche dopo di lui. In quel fortunato caso l'esistenza diventa una testimonianza, un impegno una professione di fede». In via D'Amelio c'è anche la vedova del magistrato, Agnese, che continua la giornata della memoria a Palazzo di Giustizia, dove a ricordare il giudice sonoicolle^ùeil vicepresidente del Csm, Virginio Rognoni. Parla Ignazio De Francisci, ex magistrato del pool antimafia, oggi procuratore di Agrigento: «Se Paolo fosse ancora qui, lo pregherei di parla|f con qualche, l , dei gi^piua cui astato tóiéffite per spiegare a questi riformatori iihmw- visatlÉome si famtó IferifoniSè flello Stato». Ma quella di De Francisci non è l'unica nota polemica. Il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, partecipa alle manifestazioni rivendicando la sua presenza come un «dovere». Una puntualizzazione che segue alle aitiche dell'ex sindaco Leoluca Orlando, che aveva chiesto al Governatore di disertare le manifestazioni perchè indagato, conl'accusa di «avere violato il segreto istruttorio favorendo Cosa nostra». Nel giorno della memoria c'è anche don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che ammonisce contro il rischio del silenzio.

Persone citate: Borsellino, De Francisci, Ignazio De Francisci, Leoluca Orlando, Libera, Marcello Pera, Paolo Borsellino, Salvatore Cuffaro, Virginio Rognoni

Luoghi citati: Agrigento, Palermo, Piana Degli Albanesi, San Giuseppe Jato