Arafat rimescola le carte nel caos ci Gaza in rivolta

Arafat rimescola le carte nel caos ci Gaza in rivolta NOMINATO UN NUOVO RESPONSABILE DELLA SICUREZZA Arafat rimescola le carte nel caos ci Gaza in rivolta Il generale Majaideh sarà ora il superiore gerarchico del discusso cugino del Raiss a cui era stato affidato il comando della Striscia Ucciso un giudice israeliano, si indaga su malavita e terrorismo YarivGonen TEL AVIV Yasser Arafat ha profuso ieri ampi sforzi per riportare la calma a Gaza dopo i cruenti scontri a fuoco che nei giorni scorsi hanno opposto militanti del braccio armato di al Fatah, le Brigate dei martiri di al-Aqsa, ai quadri dell'intelligence militare fedeh al generale Mussa Arafat, un cugino del presidente palestinese ritenuto dalla popolazione figura corrotta e screditata. Ricoirendo alla tecnica lungamente sperimentata di rimescolare le carte per confondere gli avversari, Arafat ha stabilito che il generale^coiitestàto dalla base di al-Fatah sia adesso sottoposto ad un altro generale - Abdel Razek Majaideh -'che èra stato'soUevato dalle sue mansioni appena due giorni prima. Ha inoltre rifiutato ancora una volta di accettare le dimissioni del suo primo ministro Abu Ala. Questi ha aggiunto altra confusione ribadendo di restare determinato a lasciare la carica (in assenza di un impegno scritto di Arafat sulla attuazione di riforme) e inviando al tempo stesso a Gaza ima delegazione ministeriale incaricata di imbastire un dialogo con i quadri ribelli di al-Fatah. Da questo marasma sono comunque emersi due elementi nuovi, che rischiano di minare ulteriormente alla base il traballante regime di Arafat. Il primo riguarda i militanti delle Brigate al-Aqsa di Gaza che in due giorni hanno imposto al Raiss, fucili alla mano, di rimuovere dall'incarico il capo della polizia Ghazi Jebali e di ridimensionare Mussa Arafat. Il tutto nel nome della lotta alla corruzione politica. H secondo elemento riguarda il ruolo di Hamas che si è presentato ieri agh abitanti di Gaza come una forza politica matura e responsabile, proprio mentre al Fatah si trova coinvolto in lotte intestine. Ieri Hamas ha denunciato il ricorso alla violenza da parte dei quadri di al-Fatah, ma ha al tempo stesso lodato i loro sforzi di estirpare la corruzione. E fra quanti entrano nel novero dei presunti corrotti, il sito internet di Hamas ha voluto includere anche Mohammad Dahlan: l'ex responsabile della sicurezza intema indicato da più parti come il regista dei recenti disordini a Gaza. Israele intanto è sotto shock per l'uccisione di un giudice, la prima in assoluto nella storia dello stato ebraico. Erano le sette di sera quando Adi Azar, 49 anni, è stato fulminato da tre colpi di pistola (alla testa e al petto) mentre stava parcheggiando l'auto a casa, nel tranquillo sobborgo di Ramat ha Sharon, alla immediata periferia di Tel Aviv. Pochi minuti dopo era spirato. «Una cosa terribile è avvenuta stasera in Israele ha dichiarato il premier Ariel Sharon in parlamento - Un giudice israehano è stato ucciso». «Se è stato ucciso per l'incarico che rivestiva, allora si è varcata oggi una grave linea rossa», ha detto il capo della polizia Shlomo Aharonishky. Il «se» iniziale è significativo, perché dischiude la possibilità che Azar - un giudice del tribunale distrettuale di Tel Aviv - sia stato ucciso per ragioni legate alla sua vita privata. Ma altre piste che vengono investigate sono quella della malavita israehana (che negh ultimi anni si è fatta molto aggressiva) e la pista politica. In serata infatti un portavoce delle Brigate dei martiri di al-Aqsa (al Fatah) ha telefonato alla stazione televisiva al-Arabya e ha rivendicato la paternità della eliminazione di Azar. Alla Knesset, il ministro della giustizia Yossef Lapid è sembrato dare scarso credito, almeno per ora, alla ipotesi che il giudice sia stato uccìso da un militante della intifada palestinese. Testimoni oculari hanno infatti riferito che 1' assassino sembrava un ebreo, era vestito con la divisa delle guardie civili ed era in possesso di una pistola col silenziatore. Da giorni si aggirava nella zona, senza una spiegazione plausibile. L'uomo ha teso il proprio agguato sulla porta della abitazione del giudice, lo ha riconosciuto, gh ha sparato da distanza ravvicinata e poi ha lasciato la zona a bordo di ima motocicletta. Una operazione che non rientra negh schemi classici di attiWtà delle Brigate al Aqsa. Eppure - è stato fatto notare ieri - il giudice Azar si era messo in cattiva luce con la Autorità nazionale palestinese. Nell'ottobre 2003, quando aveva congelato i fondi dell'Anp nel contesto di un dibattito su una richiesta di risarcimenti avanzata dalla compagnia israehana dei trasporti Egged, i cui autobus sono stati spesso danneggiati da attentatori palestinesi. E poi anche nell'aprile 2004, quando Azar aveva ordinato all'Anp di versare 72 milioni di sheqel (18 milioni di euro) ai familiari di una nonna uccisa assieme alla propria nipotina da un terrorista palestinese in un attentato suicida. In una giornata già altamente drammatica si sono verificati altri episodi destabilizzanti. Fra questi, la eliminazione avvenuta in mattinata a Beirut di Ghalib Awali (Abu Mustafa), un responsabile militare degh Hezbollah, è rimasto ucciso dalla deflagrazione della Mercedes su cui viaggiava. Lo sceicco Hassan Nasrallah, segretario generale dei filoiraniani Hezbollah, ha attribuito ad Israele la responsabilità dell' «odioso crimine» e ha promesso ritorsioni. Awali, dal Libano, manteneva contatti con quadri militari della intifada palestinese in Cisgiordania. «E' stato martirizzato mentre lottava per la liberazione di Gerusalemme», ha commentato Nasrallah. Il generale Abdel Razek Majaideh GLI ANGELI CUSTODI DEL PRESIDENTE Forni sfcurma ; Ttàziopale: Quattordicimila uomini, è incaricata dell'attività militare nei Territori come il pattugliamento e i controlli sulle strade e nelle città. E' composta da veterani dell'Olp ed è reclutata in Cisgiordania e nella striscia di Gaza k polita civitei occupa del traffico e della lotta alla criminalità ordinaria e del antenimento dell'ordine Senna di sicurezza Imeventìvì: Composti da uomini in borghese (circa cinquemila) si occupano di azioni preventive antiterrorismo, di sorvegliare i gruppi di opposizione e li spiare Israele spionaggio QETierale. Tremila uomini die raccolgono informazioni all'esterno e all'interno ono ufficialmente incaricati di dare la caccia agli oppositori che mettono in pericolo la stabilità dell'Autorità palestinese e di reprimere le attività illegali degli altri Servizi ta polizia militarer Specializzata nel reprimere livolte e nella scorta aelle alte personalità dello Stato La guardia costiera: Una unità di élite che sorveglia le coste Forza speciale ? Ji sicurezza: Diretta personalmente da Arafat ufficialmente deve ; i spiare gli oppositori all'estero, in realtà serve al leader a tenere sotto controllo gli altri politici palestinesi La sicurezza piieSìdenziale: Deve proteggere Arafat e le altre personalità e arrestare i palestinesi accusati di collaborazionismo con Israele; ha inglobato la vecchia «forza 17»