Per la «Sei Giomi» di Torino epilogo da spettacoio di Franco Bocca
Per la «Sei Giomi» di Torino epilogo da spettacoio CICLISMO. DICIASSETTE COPPIE D113 NAZIONI DA MERCOLEDÌ IMPEGNATI SULLA PISTA DEL VELODROMO «FRANCONE» A SAN FRANCESCO AL CAMPO Per la «Sei Giomi» di Torino epilogo da spettacoio Villa e Quaranta sono al comando, Donadio è l'applaudito showman Franco Bocca SAN FRANCESCO AL CAMPO Dopo cinque giornate di gara ricche di contenuto tecnico, agonistico e spettacolare, si conclude alla mezzanotte di stasera, al Velodromo Pietro Francone, la quarta edizione della «Sei Giorni» di Torino, che è un'attraente manifestazione intemazionale su pista alla quale prendono parte diciassette coppie in rappresentanza di 13 nazioni. Sabato sera, prima che la pioggia inattesa e violenta costringesse gli organizzatori a sospendere la quarta serata dopo la terza delle 5 prove in programma, al comando della classifica c'erano i due big dello schieramento italiano, i cremaschi Marco Villa, 35 anni, e Ivan Quaranta, di 30, che paiono più che mai risoluti a cogliere il terzo successo in questa kermesse, dopo quelli ottenuti nel 2001 e nel 2002. Ma la loro non è una passeggiata e il successo, se arriverà, sarà il frutto di un impegno molto intenso. Fatto è che alle spalle dei due azzurri c'erano 6 coppie a pieni giri, e quindi potenzialmente ancora in grado di capovolgere a loro favore il risultato finale. E tra queste, tre coppie di assoluto valore e che tra un mese saranno fra i protagonisti certi nell'Americana ai Giochi Olimpici di Atene: i danesi Madsen-Larsen, gli slovacchi Liska-Zabka e gli ucraini Yakovlev-Rybin. Ancora in lizza per la vittoria, essendo 2" in graduatoria, anche il beniamino degli appassionati che ogni sera affollano le tribune del «Francone»: l'argentino Sebastian Donadio, rivelatosi il personaggio di gran lunga più interessante e versatile tra 134 atleti che partecipano alla «Sei Giorni» di quest'anno. Ha 32 anni, è laureato in giurisprudenza, titolare in patria di una avviata scuola di cichsmo per i giovani è, prima d'ogni altra cosa, un ottimo corridore. Non a caso per tre sere consecutive si è aggiudicato, grazie anche al poderoso lancio del tedesco Schlegel, suo compagno di coppia, la prova del Giro lanciato a coppie, che è fra le più spettacolari del cartellone seigiomistico. Ma Donadio è pure un cantante ed uno showman d'eccezione: ogni sera sale sul palco e, acclamato dal pubbhco, interpreta con grande bravura una canzone del suo vasto repertorio, che spazia fra i successi dei Beatles e i tanghi e le milonghe argentini. Insomma, un personaggio di grande spessore, di cui anche il ciclismo italiano avrebbe un gran bisogno per ridare ossigeno ad un settore, quello della pista, che dà l'impressione di essere sempre più asfittico. È in gara anche un corridore torinese, Stefano Marenco, 23 anni, che si è recentemente riconfermato tricolore dell'inseguimento a squadre e che a San Francesco corre in coppia con il vicentino Biolo. Stasera* dunque, il gran finale, che si preannunqia all'insegna delle emozioni fino all'ultimo colpo di pedale, come del resto è tradizione di ogni "Sei Giorni" che si rispetti. Da segnalare che, tra le gare giovanili di contomo, verrà recuperato il campionato regionale Juniores della Corsa a punti, che il 7 luglio scorso venne sospeso a causa della pioggia. Il programma di stasera. Ore 20 Eliminazione Gigante; 20,20 Scratch Esordienti (gara di contomo); 20,30 spettacolo; 20.50 Eliminazione Allievi (gara di contorno); 21,10 Corsa a punti Junior e s/Under 21 (prova unica di campionato regionale); 21,40 spettacolo; 21,50 Giro lanciato a coppie; 22,10 spettacolo e premiazione Trofeo Martinetto; 22,20 premiazione Trofeo Renzo Bensi; 22,45 Americana 50 km (125 giri); 23,45 premiazióne finale. L'argentino Donadio, beniamino del pubblico, col compagno, il tedesco Schlegel
Luoghi citati: Atene, San Francesco Al Campo, Torino, Velodromo Pietro Francone
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