Wall Street s'interroga: Bush o Kerry? di Glauco Maggi

Wall Street s'interroga: Bush o Kerry?L'ULTIMO SONDAGGIO DELLA SOCIETÀ' FINAZIARIAISI GROUP: PER IL 70o7o DEI GESTORI DI FONDI D'INVESTIMENTO VINCERÀ BUSH Wall Street s'interroga: Bush o Kerry? n Borsa più guadagni con un democratico alla Casa Bianca Glauco Maggi NEWYORK CHE autunno borsistico si prepara, a Wall Street, con l'aumento della tensione preelettorale? Contro Bush che, agli occhi dei gestori, vanta il merito di aver tagliato le tasse, c'è Kerry, il contendente che ha promesso di ripristinarle, oltretutto spalleggiato da Edwards, l'avvocato bestia nera delle corporation. L'approccio pro-business dei RepubbUcani, finora, si è riflesso in un maggiore entusiasmo della comunità di Wall Street nel finanziare la campagna di Bush rispetto a quella dell'avversario. Quanto agli indici, il primo semestre è passato invece all'insegna della volatilità, ma non ancora per cause politiche. Nei mesi che mancano al voto il mercato non potrà però ignorare la nuova incognita, e sconterà speranze e paure. Un buon punto di osservazione sono i sondaggi condotti periodicamente dall'Isi Group, società finanziaria di New York specializzata in gestioni patrimoniali per conto di investitori istituzionah. «Nel corso degli incontri settimanali del 2003, compreso l'ultimo meeting con, la nomina già ufficializzata di Edwards quale vice, tra il 7096 e rac^ dei partecipanti ha previsto la vittoria di Bush» ha detto a La Stampa Jason Trennert, capo delle strategie. «Ciò è preoccupante per i destini a breve-medio termine del mercato, perché significa che una vittoria di Kerry non è ancora stata scontata negli attuali livelli di prezzo. La paura di attentati, il prezzo del petrolio, la Fed che alzerà i tassi sono già nelle quotazioni, invece, e hanno provveduto a stoppare i compratori, a dispetto della stagione piuttosto buona dei profitti aziendali annunciati». Le aspettative degli uffici studi, in proposito, concordano nell'ottimismo: per First Cali, il 2004 vedrà un incremento del 18,207o degli utili delle 500 azioni dello Standard S- Poor's sul 2003; per lo stesso Isi Group l'aumento sarà più alto, del 20,70Zo; e per Standard S- Poor's ancora maggiore, pari al 23,70Zo. Che ruolo giocherà, in questo contesto, l'incognita Ker- ry? Trennert (che si dichiara repubblicano) si mantiene positivo e lo dimostra suggerendo alla clientela un portafoglio in cui le azioni tecnologiche sono sovrappesate. E pensa sia probabile che la negatività in Borsa nei prossimi mesi, almeno per quella componente legata alla «paura di Kerry», si risolverà per il meglio in caso di una sua elezione. Non solo per la legge di Wall Street, che teme di più l'incertezza di un evento che l'evento stesso, ma anche per i precedenti storici. Nelle ultime due volte in cui un candidato democratico ha sfidato e battuto un presidente repubbhcano in carica, i tre mesi precedenti sono stati negativi, e i bimestri novembre-dicembre, a voto noto, positivi. Nel 1976, con Carter (democratico) che cercava di subentrare a Ford (repubblicana), lo S&P 500 ha perso lo 0,50Zo da agosto a ottobre per risalire del 4,407o negli ultimi due mesi dell'anno. Nel 1992, l'elezione di Clinton (d) ai danni di Bush padre fu preceduta dal -l,30Zo dell'indice e seguita da un rimbalzo del 4,407o. Nel 1960, JF Kennedy (d) non dovette scalzare un presidente repubbhcano, perché Eisenhower stava finendo il suo secondo mandato. Nondimeno, da democratico incassò un -3,80Zo in autunno, per ottenere poi V8,80A di guadagno dal momen- to dell'elezione a fine dicembre. In media, il periodo di tre mesi che precede il voto è comunque meno brillante del bimestre che «festeggia» il nuovo inquilino della Casa Bianca: dal dopoguerra al 2000 il «prima del voto» ha dato 1' 1,907o e il «dopo» il 2,20Zo. Cercare di ricavare una legge più generale, che in base alla storia passata consenta di dire se fa meglio alla Borsa avere un presidente a guida repubblicana o democratica nell'ultimo anno del suo mandato, per capire come finirà il 2004, è invece esercizio impervio. I presidenti, se influenzano i trend borsistici, è più per le misure precedenti prese sull'economia (fisco e lavoro) o sulle decisioni generali (guerre, e, oggi, antiterrorismo) che per l'effetto psicologico sull'umore degli investitori, già orientati a pensare a chi verrà dopo. Carter, nel 1980 che vide la sua sconfitta contro Reagan, chiuse l'anno con un ■f32,40Zo che è la performance record dal 1940 per il quarto degli anni dei mandati presidenziali. Ma Reagan, celebrato come chi ha rivitalizzato l'economia americana debellando l'inflazione, ha avuto nel 1984 e nel 1988 due performance non entusiasmanti, del 6,2 e del 16,80Zo. Di Clinton si ricordano gli anni d'oro per l'economia della sua presidenza, ma il suo ultimo anno, il 2000, chiuse a -9,l0Zo. Ottimistiche le aspettative degli uffici studi. Nel 2004 per First Cali l'incremento gli utili delle 500 azioni dello S&P sarà del 18,20Zo per Standard 8( Poor's arriverà almeno al 23,70Zo Le statistiche dicono che durante la campagna elettorale la previsione di un cambio della guardia ha fatto scendere le quotazioni per poi risalire subito dopo il voto L'ANDAMENTO DI S&P 500 DA AGOSTO A OTTOBRE NELL'ANNO DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI 10,20 10,20 10- 5- 5,80 2jÈmmJ\ WALL STREET E LA CASA BIANCA Anno Andamento Presidente -5- -3,50 SSBI C. Coolldge (R) H.Hoover(R) 34,0 F. RooseveH(D) F. RooseveH(D) F. Roosevelt(D) Truman (D) Truman (D) D. Eisenhower (R) D. Eisenhower (R) J. Kennedy (D) L Johnson (D) R. Nlxon (R) G.Ford(R) 32,4 J. Carter (D) — R. Raagan (R) R. Reagan (R) G.H.W. Bush (R) W. Clinton (D) W. Clinton (D) G.W. Bush (R) ^■3.80 -0,50 -1,30 1 I i w -10 - i 1 -7,b 1948 '52 '56 '60 '64 '68 '72 '76 '80 '84 '88 '92 '96 '00 '04 L'ANDAMENTO DI S&P 500 TRA NOVEMBRE E DICEMBRE DURANTE LE ELEZIONI PRESIDENZIALI 8,40 8,80 ^ 5.80 W 500 4,40 \ # l0^ i Zo 10 1948 '52 '56 '60 '64 '68 72 76 '80 '84 '88 '92 '96 '00 '04

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