NEGLI USA I TRADITORI DEL RISPARMIO SONO SOTTO PROGESSO

NEGLI USA I TRADITORI DEL RISPARMIO SONO SOTTO PROGESSO NEGLI USA I TRADITORI DEL RISPARMIO SONO SOTTO PROGESSO Valeria Sacchi LI AUTHORITY delle telecomunicazioni guidata da Enzo Cheli batte un colpo che va diretto al cuore degli italiani. Afferma infatti Cheli che i cali center delle compagnie telefoniche sono pessimi. Tutti, indistintamente. Non solo perchè i tempi di attesa sono chilometrici - soltanto il 380Zo delle chiamate riesce ad avere la risposta entro un minuto - ma le informazioni fomite sono nel 360Zo dei casi scorrette, nel 620Zo incomplete. Il garante richiama quindi le società a maggiore serietà, confermando quello che i comuni mortali avevano capito da tempo. Per la verità Cheli di colpi ne batte parecchi, ma molti sono talmente comphcati da non essere percepiti dalla massa dei cittadini i quali, nel frattempo, continuano a pagare bollette salatissime. Intanto dal Giappone arriva la notizia che due grandi gruppi delle Tic, Nec e Hitachi, hanno deciso di sostituire, per le chiamate vocali infragruppo, il sistema fisso con quello via Internet: una mossa che taglierà i costi del 200Zo. Mentre a Londra la British Telecom presiedu- Bill Gates ta da Pat Gallagher annuncia che il prossimo gennaio trasferirà i suoi primi 1000 abbonati londinesi dalla rete telefonica alla rete Internet. Nonostante le pressioni e le interferenze delle grandi banche, che avrebbero preferito un collocamento tradizionale. Serge Brin e Larry Page, i ragazzi terribih che hanno inventato Google, decidono di andare avanti per la loro strada: sbarcheranno in Borsa attraverso il meccanismo inconsueto ma più democratico dell'oasta on line», attraverso la quale contano di raccogliere 2,7 miliardi di dollari. E non basta: ignorando le lusinghe di John Thain, amministratore delegato del New York Stock Exchange che avrebbe voluto quotare Google al Nyse, i due maghetti scelgono il Nasdaq, il listino dei titoh tecnologici sul quale sono già quotate la Microsoft di Bill Gates e Yahoo!. Con undici capi d'accusa sulla testa e il rischio di una condanna a 175 anni, arriva alla sbarra Kenneth Lay, ex presidente della Enron, il potente gruppo texano dell' energia il cui fallimento - dicembre 2001 - scoperchiò negli Stati Uniti il pentolone delle maxi-truffe societarie e dei maxi-manager corrotti, propagandosi per contagio in tutti i paesi industrializzati. A metterlo nei pasticci, quando già si illudeva di essere al sicuro, sono state le confessione del responsabile finanziario del gruppo Andrew Feston. Lay si dichiara innocente, ma la la sua via crucis giudiziaria appare tutta in salita e potrebbe creare problemi anche alla Casa Bianca di George Bush, di cui Lay era stato un appassionato sostenitore. Parallamente, sempre negli Usa, parte il secondo processo contro Dannis Kozlowski e Mark Swartz, ex ceo ed ex direttore finanziario di Tyco International, accusati di aver rubato dalle Kenneth Lay casse della società 600 milioni di dollari. Secondo processo, perchè il primo ha dovuto essere annullato a causa del comportamento strampalato di uno dei giurati, un'anziana signora che, di colpo, aveva dichiarato di essersi perdutamente innamorata del principale imputato: Kozlowski. Estate bollente per autostrade e dintorni. Luciano e Gilberto Benetton mettono in vendita il IQo/o di Autostrade (dove scendono al 520Zo) e la richiesta degli investitori istituzionali supera di tre a uno l'offerta. Nel frattempo, runicredit guidato da Alessandro Profumo fa sapere di essere disposto a uscire da Autostrade cedendo la sua quota del 6,670Zo di Schemaventotto (che ha in pancia il 620Zo di Autostrade), operazione che, alla luce del collocamento appena chiuso, potrebbe valere 350 milioni. Inoltre, sempre Unicredit venderà il suo 20,30Zo della Serenissima, dove spera di incassare 200 milioni di euro: le trattative sono in corso e il nome più gettonato è quello di Mario Rino Gambari, affiancato dalla Criverona di Paolo Biasi. A Milano, ìl ribaltone alla Provincia dove l'uscente Ombretta Colli è stata defenestrata da Filippo Marcellino Gavio Penati, sta cambiando le carte in tavola nella Serravalle presieduta da Giancarlo Elia Valori. La nuova alleanza tra Penati e il sindaco di Milano Gabriele Albertini non solo blinderà la società contro i tentativi di scalata di Marcellino Gavio, ma dovrebbe portare in autunno al rinnovo del consiglio di amministrazione con il ritomo dell'ex direttore generale Bruno Rota, il tutto in vista di una futura quotazione. Resta da chiarire la vicenda dell'appalto di dieci milioni di euro concesso senza gara dalla Serravalle alla Valdata (20% Gavio, 80% Serravalle) per la costruzione del raccordo Rho PeroFiera di Milano e dalla Valdata subappaltato allo stesso Gavio. Una storia intricata: da mesi la magistratura ha aperto un'inchiesta, che vede indagati per corruzione Gavio, la Colli e l'ex assessore all'Ambiente della Provincia Luigi Cocchiaro. 30 ài o e Bill Gates Marcellino Gavio