Scambio di accuse per la strage Autostrade: «Velocità assurda» di Michela Tamburrino

Scambio di accuse per la strage Autostrade: «Velocità assurda» POLEMICHE SULLA SICUREZZA DOPO IL MAXI-TAMPONAMENTO SUL RACCORDO DI ROMA Scambio di accuse per la strage Autostrade: «Velocità assurda» E' morto l'uomo ricoverato sabato con gravi ustioni su tutto il corpo Il rapporto della polizia stradale ipotizza il reato di omicidio colposo Michela Tamburrino ROMA Si chiamava Maurizio Pizzitola e doveva raggiungere la moglie e i tre figli piccoli in vacanza in Abruzzo. Ma il suo viaggio si è fermato prima, sabato pomeriggio, sulla bretella autostradale Fiano-San Cesareo. Dopo una notte nell'ospedale romano Sant'Eugenio con il corpo per il 90 per cento ustionato è morto ieri mattina. È l'ultimo ad aver perso la vita nel disastro dell'Ai, dove, causa fumo da sterpaglie, è partita una sequenza di tremendi tamponamenti che hanno coinvolto quindici auto e mezzi pesanti. Tra le sei vittime (e non sette come si pensava), un'intera famigha di Ferrandina, in provincia di Matera. Restano ancora stazionarie le condizioni degh altri dodici feriti gravi ricoverati nei reparti di rianimazione di quattro ospedali romani mentre altre 34 persone accompagnate al Pronto soccorso sono già state dimesse. E dopo una notte di lavori, alle 7,30 di ieri mattina è stato riaperto al traffico il tratto coinvolto. La polizia stradale del compartimento di Roma ha inviato un'informativa preliminare al Pm di Tivoli, Luca Ramacci, titolare dell'inchiesta sull'incidente. Non è escluso che si possa configurare l'omicidio plurimo colposo, sostiene il primo dirigente di Polstrada, Stefano Bastreghi. Perché è certo che l'incendio è stato la causa scatenante del tamponamento a catena. Gli agenti della mobile escludono per ora la natura dolosa più inclini a pensare che sia stato un mozzicone di sigaretta a causare le fiamme. La società Autostrade rende noto d'aver inviato un furgone sul posto tre minuti dopo la chiamata di Polstrada che informava della coltre di fumo. Parla il responsabile operativo Igino Lai: «Ipotizzare ritardi e mancate segnalazioni è speculazione gratuita. Con un pannello luminoso e con bandiere rosse gli addetti hanno segnalato la scarsa visibilità agh automobilisti, invitando a decelerare. Il conducente del mezzo pesante che portava bovini, ha fatto ima manovra brusca e irresponsabile provocando il capovolgimento della motrice e quindi gli incidenti a catena». Immancabili le polemiche sulla mancata chiusura dell'autostrada quando si capiva che il fumo avrebbe potuto causare incidenti. «Critiche ingiustifica¬ te - dice il prefetto Serra - i vigili del fuoco erano già sul posto per domare l'incendio e hanno salvato tante vite». Però una nota dell'azienda di Perugia per cui lavorava l'autoarticolato con i tori a bordo denuncia: «L'incendio vastissimo che ha scatenato gh incidenti durava già da quattro ore senza che nessuno lo segnalasse per chiusura dell'autostrada». L'Associazione italiana familiari e vittime della strada punta il dito contro il mancato controllo mentre, su richiesta dell'Intesa dei consumatori, il ministero delle Infrastrutture ha deciso il blocco per i tir sulle autostrade anche di venerdì per i mesi di luglio e di agosto. Rispettare i limiti di velocità è indispensabile. Dice Bisemi dell'Asaps, «Rifletta bene chi vuole spostarli a 150 Km all'ora. A quella velocità servono almeno 175 metri come distanza di sicurezza». «Incuria e disattenzione sono causa principale degh incendi - informa il Corpo forestale nel 2003, 404 incidenti colposi sono stati determinati da mozziconi di sigarette o fiammiferi lanciati a bordo strada». Infine scende in campo anche la politica; Pecoraro Scanio dei Verdi chiede «che il ministro Lunardi venga subito in Aula a riferire sul grado di sicurezza delle nostre autostrade». L'incidente di sabato sul raccordo anulare di Roma

Persone citate: Bisemi, Igino Lai, Luca Ramacci, Lunardi, Maurizio Pizzitola, Pecoraro Scanio, Stefano Bastreghi

Luoghi citati: Abruzzo, Ferrandina, Matera, Perugia, Roma, San Cesareo, Tivoli