La Freccia nera Fantoni da Cuneo alle Olimpiadi di Giancarlo Spadoni

La Freccia nera Fantoni da Cuneo alle Olimpiadi DICIANNOVENNE NATO IN CONGO, ADOTTATO DAL PADRE ALLENATORE La Freccia nera Fantoni da Cuneo alle Olimpiadi «Dalla scuola di Mondovì mi hanno portato su un campo d'atletica prima per saltare, poi nella corsa. I Giochi? lo ancora non ci credo» personaggio Giancarlo Spadoni UN giorno del 1999 nella mia scuola di Mondovì si presentò Milvio Fantoni, allenatore di atletica. Cercava un saltatore in alto. Mi squadrò e mi portò in pista. Allora giocavo a calcio: ma saltai subito un metro e 77. Poi venne la corsa. Non ci misi molto a capire che l'atletica poteva diventare un futuro. Più diffìcile immaginare che, oltre a essere il mio allenatore, Milvio poi l'avrei chiamato papà». Quella di Koura Kaba Fantoni, 19 anni, è una bella favola, ma anche storia vera. Nato in Africa, poi in giro per il mondo fino ad arrivare nel Cuneese, e crearsi una nuova vita, ima nuova famiglia. Poi anche r« esplosione» sportiva. Qualcuno l'ha già chiamato «L'angelo nero dell'atletica italiana», e anche «Freccia Fantoni», condensando nel nome quello di chi questa freccia l'ha scoperta, Milvio Fantoni, il padre adottivo-allenatore. Koura Kaba Fantoni, che abita a Villanova Mondovì, farà parte della staffetta italiana 4x100 alle Olimpiadi. Com'è stato il suo ingresso nella grande atletica? «Ho capito subito che avevo trovato il posto giusto, che mi permetteva di uscire da un periodo diffìcile della mia vita. Anno dopo anno, sono entrato a far parte di questo mondo». Ha trovato ostilità razziali nell'ambiente sportivo? «Ostilità razziali no, assolutamente. Semmai ostilità sportiva, qualche gelosia, man mano che mi facevo valere come atleta, cominciando a vincere». Come se la immagina un'Olimpiade? «Credo sia qualcosa di talmente grande e unico, che non riesco 'ancora a concepirla, neppure vagamente. Non ho riferimenti. Preferisco non pensarci, mi sembra ancora impossibile..». Ha ancora contatti con i suoi parenti africani? «Sì, con due mie sorelle: Karima, che abita in Inghilterra, che sento spesso al telefono, e Stefania, che sta in Belgio». Che fa nel tempo libero? «Mi riposo, ascolto musica Hip Hop, sto con gli amici». Ha una ragazza? «No..anzi sì..forse..Ehm, per ora preferisco non parlarne». Un rammarico da atleta? «Agli Assoluti di Firenze, nei 200 metri ero in testa e mi sono lasciato superare come un pivello. Avrei dovuto pensare a correre e basta. Avevo già vinto». Come correrà ai Giochi? «Lasciatemi arrivare ad Atene. Ancora mi sembra un sogno». VITA E CARRIERA a Koura Kaba Fantoni è nato a Kinshasa (ex Zaire, ora Repubblica Democratica del Congo) il 28 agosto '84. E' alto un metro e 92 cm, per 74 chili. n E' in Italia dall'età di 2 anni. Ha frequentato scuole a Orbassano, in Lomellina, nel Pavese e in Friuli. Alla «Corderò di Montezemolo» di Mondovì con Milvio Fantoni ha incontrato prima lo sport, poi un padre adottivo. « Dopo numerosi trionfi a livello giovanile, è salito alla ribalta dell'atletica italiana ai campionati di Rieti, correndo i lOOmetriin 10"81 (miglior prestazione azzurra assoluta dell'anno) e i 200 in 20"81. Koura Kaba Fantoni in azione (Foto Omega/Colombo) e con il papà Milvio