Ducati in pole position per Aprilia di Franco Giubilei

Ducati in pole position per Aprilia IN GIOCO LA MAGGIORANZA DELLA SOCIETÀ. SI PUNTA A CREARE UN POLO EUROPEO DELLE DUE RUOTE Ducati in pole position per Aprilia Trattativa esclusiva sino al 31. Piaggio non molla Franco Giubilei BOLOGNA Ducati brucia Piaggio e si aggiudica la pole position nella trattativa per l'acquisto di Aprilia, ponendo così le basi per la nascita del polo europeo delle due ruote. Ieri la Ducati Motor Holding, da mesi in corsaper cercare di rilevare la casa di Node in concorrenza con l'azienda di Pontedera, ha fatto sapere di aver raggiunto «un accordo con Aprilia per la negoziazione in esclusiva; dell'acquisto della quota di maggioranza del gruppo». L'esclusiva vale fino al 31 luglio. Quanto ai contenuti dell'accordo, alla Ducati aggiùngono che sarà necessario un certo periodo di tempo per procedere alla redazione dei documenti contrattuali e per condurre una procedura di «due diUgence» su alcuni aspetti legali, contabili e fiscali: significa die i manager Ducati andraono a sincerarsi da vicino dell'effettivo stato dei bilanci del gruppo. Si tratta comunque, sottolineano a Bologna, di un deciso passo avanti «in una trattativa delicata e determinante per il futuro industriale di Aprilia e della moto italiana. Si apre ora l'importante fase di confronto con tutti i soggetti coinvolti nella ristrutturazione del gruppo Aprilia, nell'ottica di assicurare la continuità della gestione aziendale». Oltre a Ducati c'erano altri soggetti interessati all'acquisto della casa guidata da Ivano Seggio: in primo luogo la Piaggio di Roberto Colaninno, che aveva avanzato un'offerta per il pacchetto di maggioranza dell'intero gruppo, e non della sola Aprilia o della sola Moto Guzzi (marchio appartenente al gruppo veneto, così come Laverda, ndr). Un rapporto privilegiato fia le due aziende era in essere già da qualche anno grazie al contratto di fornitura dei motori per gli scooter, per cui Aprilia aveva abbandonato i prodotti dell'austriaca Rotax in favore di Piaggio. La partita, comunque, non è chiusa: «Abbiamo dato l'esclusiva a Ducati fino al 31 .Jtì^wha spiegato il presidente di Aprilia, Candido Pois, ma - non a|hiaimo con questo escluso dalla Sftàtiva la Piaggio». La stessa Piaggio «conferma la proposta recentemente avanzata» in merito all'ipotesi di intervento nel gruppo Aprilia. Ma dopo l'accordo reso noto ieri, a Bologna cantano vittoria: «Siamo pienamente soddisfatti di come sta procedendo la trattativa e siamo vicini alla soluzione di vm progetto molto complesso - commenta Federico Minoli, presidente e amministratore delegato di Ducati Motor Holding-.Abbiamo un solido piano industriale e confidiamo nell'appoggio di chi dovrà condividere con noi l'operazione di rilancio Aprilia : banche, fornitori, altri creditori, management e forze sociali». Minoli, ricordando come Ducati sia passata dalla grave crisi del '96 agli attuali successi mondiali, ha spiegato la ricetta che intende attuare col gruppo veneto: «Vogliamo mantenere l'identità dei singoli marchi, che sono legati alla loro storia e al loro territorio, sfruttando le sinergie e la massa critica nell'area della distribuzione, in particolare all'estero, nellaricercaintegrata e negli acquisti». Il piano industriale c'è già, entro i primi di settembre si tireranno le somme della fase di negoziazione. L'avvicinamento di Ducati ad Apriba è avvenuto per gradi: lo scorso 22 aprile da Bologna avevano confermato il loro interesse per Moto Guzzi, mentre il 7 luglio è stata presentata l'offerta di acquisto della quota di maggioranza di tutto il gruppo. La situazione di Aprilia d'altra parte richiedeva interventi urgenti. Queste le cifre della crisi: nel 2003 un indebitamento netto di 220 milioni di euro contro i 176,4 del 2000, a fronte di un patrimonio netto di 76,5 milioni. Il fatturato in compenso è cresciuto del 2,80/» nel 2003, ma a maggio 2005 scadrà il bond da 100 milioni, il che rende pressante l'opera di risanamento. L'intervento della Ducati, che vende le sue moto in oltre 60 Paesi epe aggiudicata 12 titoli sugli ultimi 14 del Campionato mondiale superbyke, è stato salutato con soddisfazione dalla Fiom di Bologna: «In questo modo ci si avvia al salvataggio di due importanti aziende, Apriba e Guzzi, che erano destinate al-fóllimento. La Ducati ha lavorato bene èlia tutì^, le carte in regola per rilanciare i l due siti produttivi». Un miglialo sono i dipendenti di Ducati, altrettanti quelli di Apriba più 300 stagionab, mentre l'oiganico della Guzzi è di 240 unità. I NUMERI DELL'APRILIA Fondata nel1975aNoaIe(Venezia) Modelll prodottl ISOmila Fatturato 524 mHioni di euro DebHolordo 459,9 milionidi euro Deblto con i fornltori 133,3 milloni d! euro Dipendenti diretti 1.650 indotto 3.500 Immatricolazioni 6.658 moto (gennaio-marzo 2004) (-^ rispetto all'anno precedente) NELLO SPORT Titoli mondiali nella velocità 22 Vittorie con piloti, tra gli altri, 164 Max Biaggi, Valentino Rossi, Loris Capifossi e Marco Melandri Successi nella Superbike 8 Titoli mondiali nel Trial

Persone citate: Federico Minoli, Ivano Seggio, Loris Capifossi, Marco Melandri, Max Biaggi, Minoli, Roberto Colaninno, Valentino Rossi