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il macellaio nega «E' un equivoco» SPOTORNO: ARRESTATO PER QUESTIONI DI DROGA il macellaio nega «E' un equivoco» SPOTORNO Respinge le accuse e sostiene di essere vittima di un equivoco. Stefano Tesi, 36 anni, originario della Val Bormida e abitante a Spotorno dove lavora in una macelleria, arrestato nell'ambito di un'operazione anti-droga coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Caltanissetta,- ieri mattina è stato interrogato dal giudice delle indagini preliminari, Zerilli. L'uomo, incensurato, che è difeso dagli avvocati Amedeo Caratti e Massimo Badella, ha negato tutto con decisione e ammesso di conoscere alcune delle persone coinvolte nella vicenda, ma per motivi che nulla hanno a che fare con la droga. Stefano Tesi ha spiegato infatti di essere un giocatore di calciobalilla, di aver partecipato a numerosi tornei in Italia e all'estero (anche a Las Vegas) e che proprio durante quelle gare avrebbe conosciuto alcuni degli indagati, pure loro giocatori di biliardino. «E' una storia - dice l'avvocato Massimo Badella - ancora tutta da chiarire. Il nostro primo passo sarà quello di chiedere la scarcerazione». Sono una ventina le persone arrestate (l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti) nell'operazione dei carabinieri, do¬ pò mesi e mesi di indagini, appostamenti, intercettazioni telefoniche e ambientah. Secondo gli invistigatori, la droga veniva nascosta in Germania dentro un'automobile che poi portava lo stupefacente in Italia, facendo tappa in varie città e rifornendo il mercato locale degli spacciatori. La droga veniva nascosta in speciah doppifondi identificabili solo attraverso un accurato smontaggio. I trafficanti per entrare in Italia facevano sempre percorsi diversi. Talvolta si imbarcavano sul traghetto Genova-Palermo per poi raggiungere la Sicilia da dove la droga veniva smistata da altri spacciatori. [e. v.] li Centro carni di Spotorno