Un sistema di musei per l'avventura del mare di Alessandra Pieracci

Un sistema di musei per l'avventura del mare Un sistema di musei per l'avventura del mare Il Galata in Darsena, poi Pegli, il Castello d'Albertis e la Commenda di Prè Alessandra Pieracci DOPO lagrande opera di ristrutturazione del Porto Antico, Genova si appresta a recuperare altre due storiche aree portuali: Darsena e Ponte Parodi. Nella Darsena gli edifici Gaffa, Metellino, Tabarca e Galata (venivano chiamati come le colonie storiche) sono destinati, completati i lavori di ristrutturazione entro il 2005, a ospitare attività culturali, museali, promozionali, turistiche, del tempo libero, connesse al mare e alla nautica da diporto. H Galata, cominciato nel 1590, ex arsenale, co?truzione più antica sopravvissuta nella Darsena (segnato putroppo durante i recenti lavori nel 2003 da un crollo in cui è rimasto ucciso un operaio rumeno ed è al centro di una vicenda giudiziaria non ancora conclusa) è il primo a essere inaugurato, un complesso di circa 10 mila metri quadrati di cui 6 mila espositivi, costituito da 17 grandi sale, 14 dedicate all'esposizione permanente, 3 ad esposizioni temporanee. Ospita il Museo del Mare e costituisce cosi il centro del sistema Musei del mare e della navigazione di Genova, costituito anche dal Museo delle Riviere di Pegli (apertura prevista nell'ottobre prossimo), il Museo etnografico Castello d'Albertis (in funzione dallo scorso 16aprile) e la Commenda di San Giovanni di Prè, il Museo storico medievale della città e delporto (apertura nel 2005). Il Galata è uno degli interventi più significativi del programma Uihan n, che prevede il cofinanziamento della Uè (11 milioni di euro su 30), in particolare tramite i Fondi europei di sviluppo regionale, in sinei-gia con gli interventi previsti per Genova 2004, definendo così la connessione fisica e funzionale tra il centro storico e il porto antico, riqualificando le aree tra il molo vecchio e la stazione marittima. La struttura nella vecchia darsena aprirà al pubblico il 31 luglio, presentando contemporaneamente la collezione permanente e la mostra ((Transatlantici. Scenari e sogni del mare». Il visitatore seguirà un percor so nel tempo. Si parte dal porto di Genova alla fine del Medioevo e al termine della galleria d'ingresso, si potrà vedere Genova nel 1481, di Cristoforo Grassi, il più antico dipin to raffigurante la città, affiancato da altre tele e da testimonianze storiche dell'epoca, Nella prima sala il XV secolo è segnato dalla figura di Cristoforo Colombo, con la ricostruzione otto centesca delle caravelle e degli stru mentì nautici della sua epoca. Di grande importanza i documenti auto grafi che U navigatore indirizzò"alla sua città e il Libro dei Privilegi, nonché il ritratto dipinto da Ridolfo del Ghirlandaio, uno dei più antichi quadri dedicati alla figura di Colombo. La sala 2 è intitolata «antico arsenale: schiavi, forzati e buonavoglia» e mostra come si viveva nel Seicento negli stessi ambienti che oggi sono il museo, con un plastico che ricostruisce l'area occupata dalla costruzione e la manutenzione delle galee della Repubblica di Genova, oltre a un sistema multimediale. Il viaggio in arsenale contìnua nella sala 3, tra armi e cannoni, con i soldati delle galee a sorvegliare il deposito di anni bianche che formavano la dotazione dei soldati imbarcati e che rimasero custodite in Darsena fino all'era napoleonica. Nelle sale 4,5 e 6 il visitatore può vedere da più livelli e angolazioni la galea, che prende il nome dal greco bizantino galaia, ovvero pescespada, proprio per lo sperone che caratterizza il battello. La sala 7 è dedicata ad Andrea Doria, figura centrale per capire la storia di Genova e i suoi rapporti con il Medkeiranep. La sala 8 è intitolata a «geografi e cartografi», con una straordinaria collezione cartografica esposta attorno a due grandi globi celeste e terrestre di Coronelli. Nella sala 9 il visitatore entra nella galleria dei dipinti dei marinisti Agostino Tassi, Comelius De Wael e Carlo Atnonio Tavella, con un modeDo di vascello veneto del XVTI secolo, un ex voto, il più antico modello navale conservato in Liguria. L'Età delle Rivoluziom, con la fine della Repubbhca di Genova e l'occupazione napoleonica, èillustrata nella sala 10, e nella sala 11 il visitatore si trasforma in un marinaio dell'Ottocento, su una baleniera armata a lancia di salvataggio per affrontare una ricostruzione virtuale di una tempesta a Capo Hom. Ma come si navigava nell'Ottocento? Risponde la sala 12 riservata al Konare e la scienza», con una collezione di strumenti e carte del Museo del Mare e dell'Istituto idrografico della Marina. Nella sala 13 il soggetto è la nave dell'Ottocento e nella sala 14 viene ricostruito il complesso processo con cui si realizzavano le navi: gli uffici, i disegnatori e una sala a tracciare, la falegnamerìa e il laboratorio meccanico e alla fine la fabbricazione di un laudo sulla spiaggia dove un vero maestro d'ascia, Matteo Tappani, dirige i lavori intomo all'ossatura del leudo, tìpica imbarcazione da cabotaggio della Liguria. Il recupero dell'ex arsenale è uno degli interventi più significativi del programma Urban con fondi europei Circa 10 mila metri quadri con 17 grandi sale a tema Tra gli effetti speciali la tempesta di Capo Horn «vissuta» su una baleniera '"vR?:" •VrW ■■;-.,';!vv.:-,.v:1.,-;;v;,,, v, uKU,S:-..,. Lagrande vetrata che unila citta al suo mare: da via Gramsci sarà possibile ammirarela grande galea, lunga 40 metri alta 9, che sarà uno dei «pezzi»più interessantdell'esposizionsulla storia marinara di Genova, della Liguria e dell'Italia