Con l'auto che vola addio agli ingorghi

Con l'auto che vola addio agli ingorghi | TRASPORTI | SOLUZIONE RIVOLUZIONARIA PER SNELLIRE ILTRAFFICO Con l'auto che vola addio agli ingorghi E' LO «SKYCAR», COSTRUITO IN CALIFORNIA, IL CUI PROTOTIPO STA GIÀ' COMPIENDO TRAGITTI AEREI SIA PURE RESTANDO PER ORA ANCORATO AD UN CAVO D'ACCIAIO Giancarlo Riolfo 'AUTOMOBILE che vola. Alzi la mano chi, imbottigliato nel traffiLm co, non ha sognato per un attimo di potersi librare nell'aria. Finora questo mezzo avveniristico lo era si era visto solo in innumerevoli film di fantascienza, da "Biade Runner" a "Il quinto elemento". Ma per l'azienda californiana Moller International il sogno potrà diventare realtà entro pochi anni..L'M400 Skycar ("auto del cielo") è il progetto di un incredibile velivolo a quattro posti, ideato per stare in un normale garage, capace di decoUare e atterrare verticalmente e di trasportare quattro persone alla rispettabile velocità di 500 chilometri l'ora. Grazie ai comandi computerizzati, il pilotaggio sarà alla portata di tutti, anche se le autorità aeronautiche americane richiederanno, almeno inizialmente, una licenza di pilotaggio. Non è tutto. Il prototipo dello Skycar già esiste e sta compiendo i primi voli, sia pure ancora legato per sicurezza a un robusto cavo d'acciaio. Sulla carta, le prestazioni deU"'auto del cielo" sono straordinarie. La velocità massima è di 560 chilometri l'ora a 7500 metri; quella di crociera varia da 225 a 500 chilometri l'ora, a seconda della quota. Il consu¬ mo ipotizzato è di un litro di benzina per 8,5 chilometri. Ma quello che fa la vera differenza tra lo Skycar e gli altri velivoli deU'aviazione generale, sono la capacità di decollare verticalmente, come un elicottero o come un cacciabombardiere Harrier, e il sistema di guida concepito per rendere il pilotaggio istintivo anche per chi non ha mai toccato la cloche di un aereo. Iniziamo dal primo punto. Per decollare verticalmente ci vuole una grande potenza. La differenza tra l'aereo e l'elicottero è la stessa che passa fra portare un peso tirando un carretto, oppure caricandolo sulle spalle. Nell'elicottero tutta la massa sta "appesa" al motore, che deve erogare tanti cavalli e, di conseguenza, consuma parecchio. Chi non fosse convinto può andare a chiedere in giro i costi operativi di un aereo da turismo e di un piccolo elicottero: poter atterrare ovunque è un lusso che costa caro. La soluzione proposta dalla Moller è l'impiego di ben 8 piccoli motori Wankel, abbinati due a due, che muovono delle eliche intubate. La rotazione dei propulsori di circa 45 gradi e l'azionamento di speciali flabelli che dirigono il flusso d'aria verso il basso permettono al velivolo di sollevarsi verticalmente, così come di fermarsi a mez- z'aria. I motori, da circa 150 cavalli ciascuno, sono molto leggeri, efficienti e, grazie al pistone rotante, producono meno vibrazioni dei tradizionali propulsori a scoppio. La ridondanza permette di volare senza difficoltà anche in caso di guasto a un paio motori. Per le emergenze, poi, è previsto un doppio paracadute, capace di salvare velivolo e passeggeri. Sempre a proposito di sicurezza, le eliche intubate eliminano il rischio che qualcuno a terra possa farsi male. Una volta raggiunta la velocità necessaria, lo Skycar volerà grazie alla portanza generata dalle ali. Come un aereo normale, con potenza ridotta e consumi contenuti. Quanto al pilotaggio, ci pensano tre computer, di cui due di riserva. I comandi sono due semplici cloche, che servono a comunicare al sistema le intenzioni del conduttore. La messa a punto del software di questi controlli fly-by-wire è uno dei passi più complessi nello sviluppo del velivolo. Che, per tener fede al suo nome, potrà anche viaggiare su strada a una velocità di oltre 50 chilometri l'ora. Per il momento, il prototipo dello Skycar ha compiuto una serie di collaudi in volo stazionario a pochi metri da terra. Dimostrando una buona stabilità con forte vento e la capacità di sollevarsi anche con un motore fermo. Secondo la Moller, nei prossimi tre anni verranno costruiti altri esemplari, per arrivare non prima del 2008 alla certificazione da par¬ te delle autorità aeronautiche. Il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 500 mila dollari, ma potrebbe scendere a 60-80 mila se la domanda dovesse giustificare una produzione su larga scala. L'azienda californiana al momento avrebbe già ricevuto oltre cento prenotazioni. Difficile dire quale sarà il futuro dello Skycar. La storia dell'aviazione ha visto nascere macchine strane, nelle quali inizialmente credevano in pochi, ma che hanno avuto suc¬ cesso. L'elicottero è una di queste. Per contro, sono assai numerosi i velivoli mai usciti dalla fase sperimentale. Molti ricorderanno, per esempio, lo "zaino a reazione". Secondo i suoi inventori avrebbe dovuto rivoluzionare il trasporto individuale. Nella realtà fece una breve apparizione in un film di James Bond a metà degli anni '60, fu utilizzato per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Los Angeles e poi finì tra le curiosità inutili. Staremo a vedere. CON UN A VELOCITA' DI CROCIERA TRA 225 E 500 KM/ORA SECONDO LA QUOTA CONSUMEREBBE UN LITRO DI BENZINA OGNI 8 CHILOMETRI. DECOLLO VERTICALE, OTTO MOTORI, DOPPIO PARACADUTE. LA CERTIFICAZIONE NON PRIMA DEL 2008 MM^y vv?C f*wfe®S. V'-*;-- "i^y. . "" ' .' . - iÙà !l '".''.■'«.'■ìv"-"' "-i. . - . .- '' .'' J,- .i;v^iVp-,iJ" ^V." - \'-''aiiZ.'' ::4«5i'«^;^«7« ^tó-s Il prototipo Skycar della Moller International. Il prezzo indicativo attuale è di 500 mila dollari e le prenotazioni sono già oltre cento

Persone citate: Giancarlo Riolfo, James Bond, Moller, Wankel

Luoghi citati: California, Los Angeles