Un dio egizio al colle del Gran San Bernardo

Un dio egizio al colle del Gran San Bernardo racconto Un dio egizio al colle del Gran San Bernardo Lorenzo Gillo RESTAfermo cosà, senzamuoversi. Poi, chiude gh occhi e, quasi senza accorgersene, fissa il sole. E vede, nella sua mente, formarsi degh strani oggetti. Prima erano solo macchie di colori bellissimi, senza forma particolare. Infine si accorge che sono dei fiorellini. Sì, non si stupisca il lettore: dei fiorellini. Korellini gialli, molto piccoli, fiori, sempre gialli, ma tipo le margherite, di quelli che nascono in primavera proprio vicino alla neve che si sta sciogliendo. Poi fiorellini bianchi e blu-viola. Anch'essi, amano nascere dove la neve se n'è appena andata. E, infine, la meraviglia. Un gruppetto di fiorellini blu, piccoli, ma splendidi. Chissà cosa volevano dire. Non può fame a meno. Lui che era rotto a tutte le difficoltà, le sofferenze, le durezze della vita. Lui che era aDcheunguerriero.Simetteapiangere. E si stupisce di questo, perché non era aduso a lasciarsi andare. Ma, evidentemente, il dio Bah, che lui stavaguardando negli occhiattraverso le sue palpebre, gii aveva toccato il cuore. Ma perché il manoscritto parlava di queste cose? Christensen non si dava pace. I documenti dell'antichità sono sempre resoconti ufficiali, registraziom notarili, iscrizioni fiinera- rie, editti, disposizioni di legge, onori a re vittoriosi scolpiti nellapietra. Ma come era'possibile che un documento così antico si mettesse a parlare di un uomo che piange perché vede dei fiorellini? Poi capì. Il viandante fa l'ultimo sforzo. E arriva al colle. li si inginoccbia, lui che non credeva in niente, se non nelle sue forze. E ringrazia il dio-sole Bah e la deaterra fonte di fecondità e di vita. Christensen capi II dio-sole Bah e la dea madre erano untempo la stessa cosa (sono la stessa cosa?). La Venere diWillendoifsiè unita al dio-sole Bah. O meglio: si sono fusi. O meglio ancora: è tornata ad essere fusa con il dio, come lo è sempre stata nella notte dei tempi. Nota: il colle in questione è quello che oggi, dopo la conquista cristiana di 1000 anni fa órca, viene chiamato colle del Gran San Bernardo. Unisce, attualmente, l'Italia alla Svizzera. Il villaggio (l'ultimo villaggio prima del colle) esiste ancora. Si trova sul versante italiano e si chiama St. Bhemy. Il tennine Debus ha fatto impazzire molti ricercatori: è probabile, tuttavia, che sia una trasformazione linguistica di Deus, intervenuta in quell'epoca in cui i cristiani non avevano ancora abbattuto, con furia iconoclasta, le statue e i templi costruiti anticamente al colle (che solo oggi si stanno lentamente recuperando), per erigervi le statue dei loro santi e del loro dio unico. Va ricordato infine che non deve stupire il fatto che un dio egizio si «trovasse al colle». Per esempio, ancora attorno al 1000, molte zone vicine ad esso erano controllate dai saraceni. 3/Fine

Persone citate: Bernardo Lorenzo Gillo, Christensen, Debus

Luoghi citati: Italia, Svizzera