Ciampi agli stilisti «Innovate sempre» di Antonella Amapane

Ciampi agli stilisti «Innovate sempre» L'ALTA MODA IN QUIRINALE Ciampi agli stilisti «Innovate sempre» Il Capo dello Stato elogia l'italian style: «Vi possono solo copiare» L'omaggio della Curiel alla madre con una collezione Anni 40-60 Gli abiti sensuali di Chiara Boni e l'underground di Farhad Re Antonella Amapane Maria Corbi ROMA Il Quirinale apre le porte per il secondo anno al mondo della moda e il presidente Ciampi accoglie stilisti e manager a cui dice: «Siete condannali ad innovare». Parla del vantaggio che contraddistingue gli italiani, dotati di ingegno e fantasia, e suggerisce agli operatori del settore di combinare flessibilità con economie di scala. E cita un esempio di questa sua ricetta: il Tari, il centro orafo di Marcianise che unisce circa duecento aziende operanti nella progettazione, lavorazione e vendita di oreficeria e gioielleria. Insomma, uniti per vincere e per superare la crisi che, come ha ricordato il presidente, quest'almo ha significato ima flessione del fatturato del settore a 68 mila miliardi. «L'Italia non è un paese qualunque, ha in:sè qualcosa di particolare - ha détto ancóra il capo dello Stato che si manifesta in quello che è 1' "italiàn style"». «E questo nessuno ve lo può levare, magari ve lo potranno copiare». Anche Stefano Dominella, presidente di Alta Roma, ha sottolineato come questo sia stato il periodo più buio per la moda negli ultimi 30 anni, mentre il ministro delle Attività produttive Antonio Marzano ha messo in cantiere il progetto di alleggerire la pressione fiscale. Dopo i discorsi di rito, un cocktail nel salone delle Feste dove la signora Franca Ciampi ha fatto gU onori di casa. C'erano tutti gli stilisti dell'alta moda romana e anche manager e imprenditori tra cui Matteo Marzotto, direttore generale operativo della griffe disegnata da Valentino Garavani. A una signora che le chiedeva chi sceghesse le cravatte al presidente donna Franca ha risposto: «Un tempo lo facevo io, ma adesso ha talmente tante ammiratrice. Gentile e spiritosa come sempre, stringe affettuosamente le mani della giornalista Adele Cambila a cui la lega la sarta Eurilla. Parla con lo stilista di gioielli Fabio Salini che ammira le sue perle: «Le metto sempre, trovo jche.xiiano.luce», dice. Albavero donna Franca ha una spilla con un mosaico antico, le fanno i complimenti e lei ringrazia. Intanto ieri sulle passerelle l'alta moda si è svecchiata, liftata da stilisti che si sono ispirati al passato con gli occhi di oggi. Raffaella Curiel rende omaggio alla madre Gigliola -fondatrice dell'ateher meneghino- mandando in pedana non solo dieci capi ^ vintage della maison creati gh Anni '40 e '60, ma un'intera collezione di 72 modelli giocata su ima rivisitazione d'archivio di quel trentennio. «Mi sentivo pronta ad affrontare imo stile assolutamente puro che mia madre aveva saputo tradurre così bene in quei famosi curielini di disarmante semplicità, vestiti lineari, da cocktail, fatti in modo superbo», spiega la stilista moi strando anche strepitose toilette in faille Cipria doppiate di pizzo nero, alla Assia Noris, o di velluto percorse da ventagh point d'esprit. Sono impeccabili i tail¬ leur da vera signora con i bottoni d'epoca e la baschina increspata da piccoli volant. Dalle foto dei capi d'epoca nascono le riedizioni attuali lavoratissime. Hanno i riflessi del mare le lunghe tuniche di paillettes senza maniche, sbocciano violette sul tulle di bustier e sottane verde bottigha. Tutto profuma di eleganza vera, senza concessioni al superfluo. Applaude la platea di 400 perso- ne ipnotizzata da tanta perfezione, mentre le note di «Maramao perché sei morto»- rivista da Arbore in un ed che uscirà a novembre-riempiono la sala. Nel gran finale Katya Noventa sfoggia l'abito dedicato alle Olimpiadi, dai grandi medaghoni ispirati alle varie discipline sportive. Anche Chiara Boni ringiovanisce la couture. E sposa le marsine '700 a sensuali abiti in jersey dai body incorporati che disegnano il sedere col compasso. Ai corpetti e ai calzoni da paggio in pelle dark si intercalano sontuosi abiti dipinti a mano e un immenso mantello realizzato con sessanta metri di volant. Zac, un colpo di rasoio e si taglia col passato. Col persiano Farhad Re, trionfa l'underground couture. Fra lamette di Strass, parrucche rasta, jeans e pantalonacci militari abbinati a corsetti e sottane grondanti jais, sfila anche Rosalinda Celentano in sottanona di mongolia. Sono invece del libanese Tony Ward le tenute per creature da harem, amanti di sottovesti da sera di velo tripudio di farfalle e marabù, pizzi e trine, scaldate da giubbotti chiodo second-skin. La signora Franca «Le cravatte di Carlo? Una volta le sceglievoiò Adesso ha talmente tante ammiratrici...» Il ministro Marzano promette alle maison di alleggerire la pressione fiscale per uscire dalla crisi Il presidente Ciampi accoglie gli stilisti ^M. Un modello della collezione di Raffaella Curiel

Luoghi citati: Assia Noris, Italia, Marcianise, Marzano, Roma