L'Ue salva l'AIitalia. Via libera al prestito ponte

L'Ue salva l'AIitalia. Via libera al prestito ponte IL RIMBORSO DOVRÀ AVVENIRE AL TASSO DI INTERESSE DI MERCATO DEL 4,3 PER CENTO L'Ue salva l'AIitalia. Via libera al prestito ponte Le condizioa: lo Stato sotto il 50o7o entro un anno e tagli al personale Maria Maggiore BRUXELLES Bruxelles salva Alitalia, almeno per adesso, dando un sostanziale via libera al prestito-ponte da quattrocento milioni di euro necessario a traghettare l'ex-compagnia di bandiera verso una nuova fase di ristrutturazione. In cambio, il governo italiano si impegna a privatizzare l'azienda entro un anno, rinunciando alla quota di azionista di maggioranza e a non concedere mai più aiuti di stato ad Alitalia. Ci sono volute settimane di incontri, scambi di mail, riunioni serrate tra i tecnici del ministero del Tesoro (che detiene il es^ della compagnia aerea) e i funzionari della direzione generale Trasporti della Commissione europea. Niente era scontato. Alitalia ha già beneficiato, nel decennio passato, di tre tranches di aiuti (l'ultima nel 2002) nel sistema previsto per le compagnie aeree europee «one time, last time», che permette ima sola volta il salvataggio pubbhco. Il prestito-ponte, per quanto accordato da banche private, è coperto dalla garanzia dello Stato quindi assume le sembianze di sussidio pubbhco. La Commissione non intendeva cedere facilmente, guardata a vista dalle grosse compagnie aeree europee (British Airways e Lufthansa) indispettite dall'idea di un semaforo verde di Bruxelles al prestito ponte. E pronte a dare l'assalto al mercato itahano.- II Governo si è reso, confcr' delle difficoltà oggettive della commissaria Loyola de Palacio a convincere i suoi colleghi della validità del prestito. Così, in queste settimane, gh esperti del Tesoro e dei Trasporti hanno lavorato sodo con i nuovi vertici Alitalia per costruire un dossier di ferro da portare sul tavolo della spagnola e trasformarla in «complice» dell'Italia davanti ai possibili ostacoli che il colleggio dei commissari potrebbe porre all'approvazione finale. Finalmente ieri l'incontro che aveva più una valenza politica che tecnica, visto che i dettagli del prestito erano stati lungamente discussi in precedenza. La squadra italiana era formata dai ministri per le pohtiche comunitarie Rocco ButtigUone, per i Trasporti Pietro Lunardi, dal direttore generale del Tesoro Domenico Siniscalco e per Alitalia dalneo-presidente e amministratore delegato Giancarlo Cimoli. Tutti presenti alle dieci di mattina davanti al palazzo della DG Trasporti per incontrare Loyola de Palacio e ottenére da lei l'assicurazione che il prestito possa essere approvato dalla Commissione nell'ultima riunione prima della pausa estiva (il prossimo venti luglio). Alle undici tutti giù in portineria a spiegare ai giornalisti i dettagli dell'intesa. «La proposta del governo italiano di concedere un prestito ponte a favore di Alitalia mi sembra che riunisca le condizioni che permettono alla Commissione di dire di si' al provvedimento», ha detto de Palacio in itahano. Ma la popolare spagnola amica di Azhar ha subito aggiunto che l'accordo è condizionato a una serie di impegni precisi da parte del governo. Primo il diktat di Bruxelles a privatizzare l'azienda entro la fine del 2004 o al massimo entro un anno. Una condizione che la de Palacio ha preteso per iscritto, costringendo il ministro ButtigUone a inviare nel pomeriggio di ieri una lettera alla commissaria. «A seguito dell'incontro di oggi - ha cominciato il ministro nella missiva giunta al gabinetto de Palacio nel tardo pomeriggio le confermo l'impegno del governo a non concedere aiuti di stato in favore di Alitalia nella fase di ristrutturazione e a garantire la privatizzazione dell'azienda entro dodici mesi». H Tesoro può conservare fino al 49 07o delle azioni della compagnia aerea. Inoltre il prestito deSte essere rimborsato al tasso d'interesse del mercato, fissato al'4,34%. m, "i Va da sé che il prestito di sei mesi, prorogabile soltanto per altri sei mesi, può essere adoperato solo per finanziare gh interventi urgenti richiesti dalla compagnia e non per nuovi investimenti. Nei prossimi sei mesi Alitalia dovrà presentare un business pian sulle tre opzioni possibili; ristrutturazione, ricapitolizzazione o liquidazione. La Commissaria spagnola è convinta che il rilancio del settore aereo passa anche attraverso una necessaria riduzione del personale. Ieri la. de Palacio ha parlato di «tagli del personale» per Alitalia. Ma sui tagli il governo non ha preso nessun impegno con Bruxelles, (da questione sarà sul tavolo quando si discuterà il piano aziendale - ha spiegato Buttigliene - per il quale una riduzione del personale può significare licenziamenti, oppure la vendita di alcune attività». Per il via libera definitivo bisogna ora aspettare la riunione dell'esecutivo europeo martedì prossimo a Strasburgo. GLI AIUTI DI STATO ALL'ALITALI A Finanziamento pubblico 2750 miliardi di lire (1,42 rhiliardi di euro) Oltre 60o7o di 1,43 mld di aumento di capitale 860 milioni di euro Prestito-ponte per 6 mesi, prorogabile, di altri 6 400 milipni di èuro KWM1 ■^'ISHi jfBifc','^ »

Persone citate: Domenico Siniscalco, Giancarlo Cimoli, Pietro Lunardi

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Strasburgo