Come non fare tanto rumore per nulla

Come non fare tanto rumore per nulla Al Centro San Secondo giovedì convegno su acustica ed edilizia curato dal Collegio dei geometri Come non fare tanto rumore per nulla Asti città-campione in uno studio regionale e nazionale ASTI Oltre una certa sogha il rumore provoca dolore. Ma anche quando il livello non raggiunge pìcchi insopportabili, il rumore crea disagio, rovina l'esistenza e alla lunga può causare danni fisici e influire sull'umore. Il «baccano», insomma, è considerato uno degli elementi inquinanti più pericolosi, al quale per la salvagurdia della salute pubblica è necessario porre rimedio. E per contribuire a migliorare la qualità della vita il «Collegio dei Geometri» della provincia di Asti ha organizzato un convegno sull'acustica, che si svolgerà al Centro culturale San Secondo giovedì prossimo alle 14,30. Il tema dell'incontro è «pratiche edilizie ed inquinamento acustico, requisiti acustici passivi degli edifici». Interverranno Claudio Varaldi e Nino VentimìgUa, del Dipartimento Arpa di Asti; Giampiero Colombo e Marco Montrucchio, del settore Urbanistica del Comune di Asti; Giampaolo Agnella, Ivo Sosia, dell'Eia (Ecologia lavoro ambiente) dì Asti, ditta con una lunga esperienza nella prevenzione dell'inquinamento acustico Moderatore sarà Giulio Berruquier. Il convegno rappresenta uno dei momenti dell'attività formativa e informativa del Collegio geometri e pur nella particolarità dell'argomento, è aperto non solo agli operatori del settore ma anche a chi voghe documentarsi per far fronte, in modo consapevole, a quello che è diventato un serio problema del nostro tempo. Un momento di sensibilizzazione dunque - come dice Mario Dellepiane, presidente del Collegio geometri di Asti - per sapere quali sono i diritti e i doveri del cittadino in un settore tanto delicato dell'urbanistica. Si parlerà della «ricaduta» nelTedilizia, dovuta all'approvazione (imminente) da parte del Consiglio comunale, della «zonizzazione acustica» di Asti. Un regolamento già adottato dal Comune fin dal dicembre scorso, che indica quali sono i criteri di cui si deve tener conto, a seconda delle aree della città in cui si costruisce. Criteri costruttivi che servono a mitigare i disagi del rumore, che varia di intensità a seconda della zona, come conseguenza di attività produttive o del traffico. •In base ai monitoraggi e agli studi delle istituzioni preposte (l'Arpa sta preparando una mappa che «fotografa» la città dal punto dì vista acustico) il capoluogo astigiano è stato suddiviso in 6 classi, che vanno da quelle più tutelate (classe prima), dove si trovano scuole, ospedali, case dì cura, a quella (la sesta) che si trovano all'esterno, adibite esclusivamente ad attività industriali. Ed è in base a tali classificazione ì criteri dì costruzione degli edifici devono essere rispettati, mettendo in opera accorgimenti che proteggono l'interno da intrusioni rumorose o neutralizzano even¬ tuali «emissioni» che possono recare fastìdio. Tali regole, come tengono a precisare ì funzionari di Arpa, Comune e CoUegio dei geometri, non vengono espresse in funzione limitativa o come ostacolo all'attività produttiva, ostacoli che potrebbero causare danni economici agli operatori, ma servono a migliorare la quahtà della vita dell'intera comunità: lo scopo della regolamentazione, quindi, è, prima di tutto, la prevenzione. E proprio da questo punto di vista i risultati sono già confortanti. Asti è una delle città italiane che verranno prese a campione in uno studio a livello regionale e nazionale. Il CoUegio dei Geometri della Provincia di Asti, fondato nel 1877, ha sede in città in via del Cavallino. Conta 600 iscritti. Tra i più anziani si registra Pancrazio Venturino di Nizza Monferrato, classe 1916. Da sin., Giampaolo Agnella, Claudio Varaldi, Marco Montrucchio e Mario Dellepiane. Sotto, un rilevamento di inquinamento acustico dell'Eia (Ecologia lavoro ambiente)

Luoghi citati: Asti, Comune Di Asti, Nizza Monferrato