Troppi detenuti, in carcere è emergenza di Giampiero Maggio

Troppi detenuti, in carcere è emergenza IVREA DOMANI ISPEZIONE DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DOPO IL SUICIDIO DI UN MAROCCHINO Troppi detenuti, in carcere è emergenza Giampiero Maggio Sovraffollamento all'interno delle celle e una carenza di personale giudicata drammatica. Non solo: ora c'è anche il suicidio di un detenuto di origine marocchina, avvenuto due settimane fa, a far piombare il carcere di Ivrea dritto nel centro della polemica. Gli attacchi arrivano da più direzioni. Uno è quello del consighere regionale di Rifondazione comunista Mario Contu (una delegazione del partito, pochi giorni fa, è stata in visita nella casa circondariale), che punta il dito contro il sovraffollamento, il numero esiguo di agenti di polizia penitenziaria ed altri aspetti che, in generale, riguardano comunque molte altre realtà carcerarie. Ma anche Giorgio Panettoni, parlamentare ulivista e i due educatori della casa circondariale eporediese, Annando Michehzza e Giulio De La Pierre parlano di «numeri che evidenziano una situazione drammatica». E poi, attraverso il documento inviato all'amministrazione comunale e al Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, contestano la gestione da parte dei vertici del carcere in relazione al suicidio di Salah Talbouz, il ventottenne detenuto per rapina e che due settimane fa si è tolto la vita. «Sorprende e amareggia spiegano - la gestione che è stata fatta della morte di quel detenuto: una censura totale senza neppure informare la stessa amministrazione comunale della città». Proseguono: «Ciò che accade in un carcere è un fatto che riguarda la Comunità e nessuno ce ne può privare». Per domani è prevista una visita-ispezione da parte del Comitato Carceri della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. A guidare la delegazione sarà l'onorevole Enrico Buemi, ci saranno anche il suo vice Francesco Carboni e lo stesso Panattoni. La casa circondariale di Ivrea sarà solo una delle tappe previste dalla Commissione (altre visite sono state fissate a Cuneo e alle Vallette). Ma proprio le questioni legate ai problemi di sovraffollamento e di carenza di personale, oltre alla vicenda del detenuto suicida, saranno al centro dell'attenzione della delegazione. Un'ispezione che arriva pochi giorni dopo quella effettuata da Contu, dal vice sindaco di Ivrea Salvatore Rao e dal collaboratore Roberto Moretto. L'esponente di Re snocciola le cifre relative al penitenziario: «Una struttura - spiega Contu -, prevista originariamente per 208 detenuti e che oggi ne ospita invece 281. E poi è gravissima la carenza di personale relativa agli agenti di polizia penitenziaria: attualmente ce ne sono 177, nonostante la pianta organica ne preveda 200. Chi lavora è spesso costretto ad operare su 3 turni da 8 ore, anziché, come previsto dal contratto, su 4 turni da 6 ore». Tutto ciò, secondo l'esponente di Rifondazione Comunista, comporta gravi limitazioni ai diritti contrattuali degli agenti «con pesanti ricadute sulle condizioni di vita dei detenuti all'interno del carcere». A tutto ciò, è scritto nella relazione, si deve aggiungere il problema nel comparto amministrativo, dove la pianta organica è inferiore del 50 per cento rispetto alle reali necessità. Il carcere di Ivrea al centro delle polemiche per sovraffollamento e carenza di agenti

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