Congelati i conti Yukos in Siberia

Congelati i conti Yukos in Siberia Congelati i conti Yukos in Siberia MOSCA Il governo russo è pronto a mettere all'asta alcune proprietà del gigante petrolìfero Yukos del magnate Mikhaìl Khodorkovski, a copertura del pagamento del debito fiscale da 3,4 miliardi di dollari. Lo ha detto ieri ìl viceministro delle finanze russo Serghiei Sbatalov, poco prima che si rendesse esecutivo un nuovo intervento degli ufficiali giudiziari che, dopo i blitz dei giorni scorsi negli uffici centrali della Yokos, hanno congelato alcuni conti dì transito della Tomskneft, una società petrolifera sussidiaria del gruppo. Il provvedimento è stato formalizzato in una banca della regione siberiana dì Tomsk. Secondo gli esperti, ìl sequestro potrebbe alla lunga anche influenzare la capacità della Yukos di rendere disponibile sul mercato ìl petrolio da lei controllato. Ad essere colpiti sono in particolare ì conti correnti per i trasferimenti elettronici, utilizzati per custodire il denaro proveniente dalle transazioni di Borsa. Il sequestro si sarebbe reso necessario dopo la presunta decisione della Yukos di trasferire le proprie quote azionarie nelle aziende controllate alle stesse sussidiarie, in modo da proteggerle da eventuali sequestri. Una decisione analoga potrebbe essere presa nei confronti dì altre due tra le principab controllate, la Yuganskneftegaz e la Samaraneftegaz. Il viceministro non ha escluso però la possibUità che il governo accetti in extremis di esaminare una proposta di dilazione e scaghonamento del debito, qualora la Yukos la presenti in modo formale. Un'ipotesi, ventilata più volte dalla compagnia, ma finora ignorata dalle autorità. Intanto il tìtolo della compagnia petrolifera ha imboccato la via dei ribassi sulla borsa di Mosca segnando 7,60 dollari sul Micex, mentre prima dell'annuncio viaggiava a 7,70 dollari. Le azioni perdono complessivamente lo O^ rispetto a due giorni fa. [r.e.s.]

Luoghi citati: Mosca, Siberia