Minivane monovolume L'arte di moltiplicare i posti e lo spazio interno di Piero Bianco

Minivane monovolume L'arte di moltiplicare i posti e lo spazio interno SCENIC E VOYAGER HANNO APERTO LA STRADA. IL FENOMENO MULTIPLA Minivane monovolume L'arte di moltiplicare i posti e lo spazio interno Compatti o tradizionali, i Multi Purpose Vehicle sono sempre più richiesti Da B 3 8 OOStl formule ideali Der il laVOrO e ìl temDO libero Piero Bianco QUALCUNO, non i giovanissimi, la ricorderà: ribaltando i concetti tradizionali di stile e di aerodinamica, la Fiat presentò nel 1956 al Salone di Bruxelles un modello fuori dagli schemi. Era la 600 Multipla. Avantreno di derivazione «1100», frontale piatto e coda spiovente. Fu il primo esempio al mondo di vero monovolume. Lunga 3,53 metri, larga 1,45 e alta 1,52, offriva un abitacolo spazioso con 6 posti distribuiti su tre file. Kimuovendoi sedili posteriori, si otteneva un yano carico eccezionale: oltre 1,75 mq utilizzabili per oggetti anche ingombranti. La 600 Multipla, derivata dalla diffusissima utilitaria che con la 500 motorizzò l'Italia del dopoguerra, raggiungeva i 90 km l'ora, costava 730 mila lire e divenne la preferita dai tassisti e dai commercianti, proprio per le sue molteplici varietà d'utilizzo. Il concetto di massimo spazio abitativo è stato riproposto da ima vettura altrettanto ardita: la Fiat Multipla. Il cui nome, non a caso, si è ispirato alla celebre antenata. Sempre sei posti, ma distribuiti su due file di tre sedili ciascuno: ecco la grande novità. Ora la Multipla è arrivata alla seconda generazione, stessa formula ma un frontale completamente ridisegnato, senza più quei fanali «appesi» così curiosi. Adesso ha un musetto garbato e in sintonia con il recente family feeling della marca. La multispazio torinese è una delle tante offerte di un segmento in continua espansione, quello dei monovolume compatti. Una sfida che vede impegnati tutti i costruttori e si traduce in un imperativo: moltiplicazione dei sedili e dello spazio abitabile. Una necessità imposta dal mercato, che vede crescere vorticosamente la richiesta di questa tipologia di vetture. C'è sempre più voglia di modelli capaci di ospitare nuclei numerosi, che abbinino la praticità per impieghi di lavoro alla versatilità per il tempo libero e le vacanze. In questo campo la Renault è stata apripista, ideando nel '96 la Scenic e «inventando» il nuovo segmento, che ha tolto spazio a station wagon e berline. Costruita in due milioni di esemplari, la Scenic (ora abbinata al modello sette posti Grand Scenic) ha fatto scuola e si è rinnovata dragticamente nell'autunno 2003, per contrastare le nuove proposte: Citroen Picasso, Opel Zafira, Toyota Corolla Verso, Nissan Tino, Volkswagen Touran, Ford C-Max e poi Daewoo Tacuma, Hyundai Matrix, Mazda Premacy, Mitsubishi Space Star, Seat Altea, Fiat Idea. Oggi sono una ventina le «minivolume» di successo, in attesa della Lancia Musa. Un business che fa gola anche nel nostro Paese dove questo mercato è cresciuto, nei primi 5 mesi dell'anno, del 2,30Zo rispetto al 2003. Resiste, però, anche il mercato dei monovolume classici. La «moltiplicazione dei sedili» ebbe origine grazie alla Chrysler, che con il famoso Voyager prodotto in oltre 10 milioni di unità e venduto in più di 100 Paesi, ha inondato il mondo. Proprio la Casa americana rivendica la febee intuizione di aver inventato il monovolume moderno (oggi si chiama MPV, Multi Purpose Vehicle) nel novembre '83, quando la fabbrica canadese di Windsor sfornò il primo Voyager. Il modello che ha esibito una lunga leadership intemazionale è stato ritoccato ad aprile. Nuove tecnologie, optionals raffinati, stile moderno. La vera novità è l'adozione del turbodiesel 2.8 Common Rail da 150 Cv abbinato alla trasmissione automatica a 4 rapporti con leva al volante e funzione «kick-down» che permette di passare alla marcia successiva dosando la pressione sull'acceleratore. Tra i tocchi di classe l'airbag che protegge le gambe del conducente, il comando elettrico delle portiere, climatizzatorebizona, navigatore, Dvd. Ma recentemente sul mercato sono arrivati altri MPV di grande fascino, su tutti la elegantissima Lancia Phedra e il Fiat Ulysse, che hanno scalato rapidamente la classifica delie consegna in Italia e all'estero. La Lancia esibisce tessuti e materiali di pregio (alcantara o pelle con inserti in mogano), sedili da business class per sette persone, con possibilità di ricavare, ruotandoli, un vero salotto. L'Ulysse è stato appena arricchito da una nuova motorizzazione (2.2 JTD con 128 Cv e filtro antiparticolato) e da equipaggiamenti più raffinati come l'Emotion con vetri scuri, cerchi in lega, emise control, sensori di buio, pioggia e parcheggio, oltre al navigatore Connect Nav opzionale. La chiave vincente di queste vetture è la flessibilità: configurazione variabile da 5 a 8 posti, sedili anteriori girevoli e abbattibili, poltroncine di seconda e terza fila (3,4 o 5) scorrevoli e reclinabili a portafoglio, per trasfonnarsi in tavolino. Nella grande sfida tra i colossi non si può dimenticare la Espace Renault, che fu il primo grande monovolume europeo. E' giunto alla sua quarta edizione (la prima risale al 1984), ridisegnata due anni fa sulla base dei nuovi orientamenti stilistici della casa francese: cofano corto e spiovente vivacizzato dai gruppi ottici grandi e sfuggenti, posteriore molto personale con fari verticali, pianale basso. La Espace ha festeggiato un milione di esemplari prodotti. IIChiyslerVoyager,quinellaversionerecentementerinnovata,èstatovendutoinoltre10milionidiesemplariintuttoilmondo

Persone citate: Picasso, Space, Volkswagen Touran, Windsor

Luoghi citati: Bruxelles, Italia