Finale di chitarre in blues

Finale di chitarre in blues Finale di chitarre in blues Alla Maison Musique chiude il Torino Festival con Anson Funderburgh e Melvin Taylor PROSEGUE a Rivob, aba Maison Musique (via Rosta 23), la nona edizione del Torino Blues Festival, tenacemente voluta dal Folk Club dopo ripetute difficoltà logisticbe legate ancbe aba ricerca di una sede adatta per gb spettacob. Venerdì 2 sono di scena Anson Funderburgh S The Rockets, uno dei più riusciti esempi di complementarità tra generazioni, stib regionab e linee estetiche differenti, fl dabasiano Anson, biondo bandleader di ceppo scandinavo, ba i suoi naturab riferimenti neba tagbente scuola cbitarristica texana. A differenza di altri cobeghi, piuttosto che sperperare energie e watt in assob fragorosi e prevedibib, preferisce sperimentare le potenziabtà della Fender Stratocaster a tutto vantaggio di una dinamica sonora brQlante e ingegnosa: pura eleganza ritmica e, nei saloon attrezzati, un invito palese a danzare il blues. Ma è Sam Myers, imponente cantante e armonicista del Mississippi, l'autentico front-man del gruppo (Funderhurgh suona e fa ruotare gb ingranaggi, ma raramente canta). Già popolare nei fiorenti anni Cinquanta con classici come «My Love Is Here To Stay» e «Sleeping In The Ground», amatissima da Eric Clapton, Myers ha saputo mantenersi attivo dopo il successivo trasferimento a Dallas. Poco disponibbe al prepensionamento nonostante la quasi totale cecità, integra aba perfezione la propria ruvida autorevolezza, da cantastorie del profondo Sud (e la versatibtà nei diversi registri ab'armonica, tuttora un modebo per molti), con la dinamica elettrodomestica dei Rockets. I quab, anche per proprio conto, non sono comunque abe prime armi: il ed «Which Way Is Texas?», uscito l'anno scorso, ne festeggiava U venticinquesimo compleanno. La conclusione, sabato 3, è ancora per un chitarrista, Melvin Taylor, la cui velocità e precisione sul manico hanno pochi rivab. Taylor, originario, come Myers, di Jackson, Mississippi, è rappresentativo debe ultime leve di bluesmen chicagbani, quelb che si dichiarano prosecutori della tradizione ma rifiutano di inchinarvisi con ossequiosa riverenza. Permeabbe ad influenze contigue, abe mabzie del funk, agb avventurismi del rock e abe virtuosità jazz di maestri come George Benson e Wes Montgomery, Melvin ridisegna il blues a vantaggio dei fans dei due mondi. Da tempo immemorabbe la sua Slack Band costituisce l'orchestrina di casa del Rosa's Lounge; quando non è in tour, vi suona praticamente ogni sera (nota per i turisti: b Rosa's, situato al 3420 di West Armitage Avenue, ab'avanguardia del blues di Chicago sia classico che contemporaneo, è duetto da un simpatico oriundo itabano, Tony Mangiubo, nativo di Rho), ma la fama delle sue straordinarie maratone bve è estesa anche al Vecchio Continente. Una serie di album la documentano a puntino. Neb'ultimo, «Rendezvous With the Blues», si confronta ad armi pari con altri due ex fanciulb prodigio, Lucky Peterson e Mato Nanji. b prezzo dei concerti è 15 euro; l'orario è fissato abe 21,30. La Maison Musique, l'ex mattatoio e fabbrica del ghiaccio trasformato in struttura pobvalente dedicata aba musica popolare, è raggiungibbe daba tangenziale, uscita a Rivob e imboccando la dbezione del Castebo. Info abo 011/ 9561782 e al sito www.maisonmusique.it. Edoardo Passio Anson Funderburgh 8i The Rockets alla Maison Musique di Rivoli venerdì 2

Luoghi citati: Chicago, Jackson, Rho, Rivoli, Texas, Vecchio Continente