Un mappamondo di suoni di Paolo Ferrari

Un mappamondo di suoni Un mappamondo di suoni Al Chicobum il pop dei Belle S Sebastian il reggae con I T.OXe il metal coi Rapture ,OCK, reggae e metal del ' Chicobum Festival tengoino accesa l'insegna di Borgaro sul mappamondo della musica intemazionale. Con il Traffic concentrato in tre giorni, l'iniziativa del Barrumba ha mano libera nel resto del mese, per un programma che in settimana fa registrare arrivi importanti da Stati Uniti, Inghilterra e Giamaica. La girandola comincia martedì 6, quando sull'ampio fronte del main stage si affaccia una coppia inconsueta. Sono annunciati come principale attrazione della serata gb scozzesi Belle S Sebastian, che in effetti hanno in questi anni scritto pagine importanti di pop intelligente a cavallo tra la canzone d'autore, rock ed elettronica da camera. Il gruppo dispensa classe e gode della stima di settori di critica e pubblico anche assai distanti tra loro, nonostante gli sfarzi dei dischi di fine Anni 90, «Tigermilk», «If You're Feeling Sinister» e «The Boy With The Arab Strap» siano lontani dallo stato di forma attuale, complice l'abbandono dell'affascinante Isobel Campbell. Ciò detto, la grande attesa circa l'evento proposto dal Chicobum si concentra in realtà su The Rapture, band americana che con il ed «Echoes» si è proclamata capofila del ritomo del funk-rock, chitarre al servizio del groove secondo gli insegnamenti di grandi firme del passato. Gang Of Four, Shriekback, Talking Heads, DNA, Chrome scorrono nel sangue sonante del quartetto, la cui esibizione merita di essere abbinata a quella dei compagni di nidiata, apprezzabili la sera del 10 luglio allo Spazio 211 nell'ambito del Traffic. Il biglietto per lo show di Borgaro costa 22 euro. Dopo Sean Paul, la sera di mercoledì 7 toma al villaggio Chico il grande reggae giamaicano, che presenta due firme eccellenti in rappresentanza dell'ultima generazione di matrice dance hall. I T.O.K. sfornano un successo dopo l'altro, e con i Ward 21 hanno portato a Kingston il concetto dì «crew»: qualcosa di simile al Wu-Tang Clan americano, però in versione ragga. L'acronimo abbrevia Touch Of Klass, ma i quattro non tirano esattamente di fioretto. Anzi, accanto agli inni pro-marijuana e ai temi boccacceschi, lanciano rime aspre contro i gay («Chi-Chi Man») che hanno scatenato polemiche a non finire. Una storia vecchia, da inquadrare nel flagello dei turismo pedofilo bianco che invade i Caraibi; bilancia la situazione, la lucidità della sing-jay Ce'clle, regina della serata a sua volta adorata nelle dance hall di Kingston e consumata a 45 giri dai sound system di tutto il mondo. Il concerto si tiene al Barrumba Stage, cui si accede con 15 euro. Giovedì 8 lo stesso spazio cambia registro, per passare al metal «indie» dei Fear Factory, che dall'immaginario metallico di partenza hanno in un decennio sviluppato traiettorie devianti in direzione digitale. Se la loro fama è legata in gran parte allo storico «Demanufacture» e al successo di «Obsolete», il cortocircuito death-informatico è ben rappresentato dal titolo del più recente «Digimortal». Guidato da Dino Cazares, il gruppo di Los Angeles è preceduto sul palco dai giovani allievi francesi Dagoha; il biglietto costa 15 eviro. Il programma settimanale dei concerti è completato dalle cover dei Queen proposte gratuitamente venerdì 2 dai QueenSland. Gli spettacoli cominciano aDe 21,30, informazioni al sito www.barrumba.com e al numero telefonico Oli/ 8194347. Paolo Ferrari I protagonisti delia settimana al Chicobum: in alto gli scozzesi Belle 81 Sebastian, in basso a sinistra i Fear Factoiy e a destra The Rapture

Persone citate: Dino Cazares, Fear, Gang Of Four, Isobel Campbell, Sean Paul, Tang Clan, Touch Of Klass

Luoghi citati: Borgaro, Giamaica, Inghilterra, Stati Uniti