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Carrù: il fitness della Piemontese IL«BENESSERE ANIMALE» AL CENTRO DI UN CONVEGNO DELL'ANABORAPI Carrù: il fitness della Piemontese Allevamento allo stato semibrado in molte aree della «Granda» CARRO' Si chiama «benessere animale» e, in sostanza, è il miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie degh animali da considerare non solo còme fonte di servizi e di nutrimento. Se n'è parlato in un convegno svoltosi ali Associazione nazionale allevatori di razza piemontese (Anaborapi), a Carrù, il centro internazionale fiore all'occhiello del Piemonte a cui si affidano tremila aziende con duecentomila capi iscritti nel Libro genealogico stilato ogni anno. Numeri impressionanti che collocano l'Anaborapi al terzo posto, in Italia, dopo l'Anafi (che si occupa di mucche frisone e dell'Anarb (razza bruna). Nel Centro tori la produzione di seme supera le trecentomila dosi all'anno. Òggi ci sono novantamila fattrici iscritte che originano, ogni anno, trentanovemila vitelli maschi (circa settecento capi alla settimana). A Carrù la Società italiana di buiatria, con l'Asl 16 Mondovì-Ceva e l'Istituto zooprofilattico di Torino, hanno confermato che l'attenzione al benessere animale agevola le performance della Piemontese in generale. «Il benessere degh animali - dice Albino Pistone, presidente Ahaborapi - è sempre stato una preoccupazione primaria degh allevatori, anche perché benessere significa quahtà della produzione e maggior competitività dell'azienda zootecnica. Alcune forme di allevamento ultra-intensivo pongono problemi in questo senso. L'allevamento della Piemontese, caratterizzato da ampio utilizzo del pascolo e dell'alpeggio, con aziende di dimensioni medio piccole e a conduzione familiare, è avvantaggiato. L'Anaborapi sta promovendo, in alcune aree del Piemonte, in particolare nelle zone collinari, l'allevamento allo stato semibrado, che oltre ad offrire ottime condizioni di benessere, permette il recupero di aree che altrimenti andrebbero incontro ad inevitabile degrado ambientale». [g.sca.1