Asti e Cuneo prime della classe

Asti e Cuneo prime della classe L'ANALISI DEI DATI MOSTRA UNA REGIONE CHE SI MUOVE A PIÙ' VELOCITA' Asti e Cuneo prime della classe «Torino deve allearsi con le altre province» E' un Piemonte a più velocità quello descritto nell'annuario presentato ieri. Asti e Cuneo detengono quasi tutti i primati se si tratta di indicatori economici di crescita e sviluppo, mentre numerosi sono i dati negativi sul Verbano e il biellese alle prese con le difficoltà del tessile. Torino, pur penalizzata dalla crisi del settore meccanico, appare in realtà in posizione migliore di quanto si creda: la congiuntura di stasi la colloca in posizione intermedia in quasi tutti i parametri. Lo ha sottolineato ieri Renato Viale, presidente dell'Unioncamere, secondo il quale «La lettura dei dati provinciali mostra tassi di crescita e andamenti assai diversi. La deindustrializzazione è stata arginata solo con la diversificazione produttiva: Vercelh ha saputo trasformare la sua cultura agricola puntando sulTInfoimation technology e sul turismo, settore forte anche nel Verbano. Biella sta cercando nuove strade - ad esempio dal dialogo tra tessile e medicina nascono tessuti con microchip -. Per anni si è sottovalutato l'impatto dell'agroalimentare che traina il Cuneese, anche grazie alia Ferrerò». Per Viale, «fi futuro di Torino sta in un rinnovato patto con le altre province, che la spinga ad abbandonare definitivamente l'im- postazione monoculturale, fenna restando 'importanza dell'industria manifatturiera». La «lezione» delle altre città piemontesi è evidente dall'esame dei risultati economico-finanziari. L'exploit di Cuneo ed Asti si legge innanzitutto nelle esportazioni: il loro -1-1,9 e -F4,707o bilanciano, nella media regionale, il -6,3 di Biella e il -7,507o del Vco. Rispetto a questo parametro, Torino (che comunque pesa per poco più di metà dell'export regionale, con 15 miliardi e 399 milioni di euro) è stabile - o in stasi -, con appena un +0,l%. La dinamica delle imprese (il saldo tra società avviate e cessate) pone in testa alla classifica di sviluppo Asti (-l-l,807o), seguita da Cuneo e Novara (-1-1,7), Torino (1,3,), Alessandria (1,1) e il Vco (0,6), con un rotondo 007o per Biella e VerceUi. Cuneo è la provincia con più sportelli bancari Der abitante (0,85 per mille), seguita da Verceli (0,75). La maglia nera tocca a Torino, con 0,49; qui, però, i tassi di interesse sono i più bassi (al top a Vercelh ed Asti). Sul fronte dei trasporti, l'aeroporto di Caselle cresce dell'l,207o, in linea con la media italiana, mentre il numero di veicoli circolanti resta in Piemonte sopra la media nazionale. In testa è Torino, con 812,2 veicoli per mille abitanti. Anche la criminalità non colpisce allo stesso modo in tutte le province. Dal '97 al 2002 i delitti denunciati sono saliti a Biella da 4.921 a 6.120, ad Alessandria da 12.290 a 15.665, e a Vercelh (si passa da 4.022 a 4.348). In calo nel Vco (da 5.675 a 4.857) e ad Asti (9.179 a 8.466). I reati sono invece stabili a Torino (da 137.561 a 137.334) e Cuneo (da 15.548 a 15.568). Renato Viale di Unioncamere

Persone citate: Renato Viale